14/01/2012
11 recensioni- Avanti, Watson! Cerchi almeno di distribuire un minimo il suo peso! Guardi che non è una piuma…- gli feci notare, ansante.
Il taglio alla guancia che mi aveva provocato quel maledetto cosacco, inviato da Moriarty per uccidere madame Simza, mi bruciava.
Spinsi la porta con il piede, lasciando alle nostre spalle i miasmi del club per gentiluomini.
Il mio corpo, pieno di lividi e contusioni, fu felice di immergersi nel freddo della notte londinese.
Watson perse di nuovo l’equilibrio, rischiando, così, di finire a terra.
- Du du du, tra la la…- canticchiava il dottore, ridendo amabilmente.
- L’avevo avvertita… Non doveva bere così tanto…- mormorai, afferrandolo per le spalle.
Watson mi puntò un dito contro la giacca, sporca e lacera. I suoi occhi, offuscati dall’alcool, mi fissarono con intensità:- E lei non doveva atterrare sul… sul tavolo dove stavamo scommettendo… Sa quanti sssssoldi mi hanno rubato, stasera?
- Era una questione di vita o di morte, Watson.- gli feci notare - Oh, perdo solo il mio tempo a discutere con un… ubriaco!- sbottai.
- Io-non-sssono-ubriaco, Holmes! Sono perfettamente lucido. E, come ho detto a suo fratello Mycroft, poco fa, guido io!-
Alzai gli occhi al cielo.
- La macchina è ancora lontana, Watson…- gli dissi, accondiscendente – Ora si concentri: faccia un passo dopo l’altro…-
Watson piegò la gamba. Poi, si voltò verso me:- Mi chiede sempre di fare cose difficili, Holmes…-
Lo vidi alzare lo sguardo opaco.
It’s a beautiful night
- Holmes, è una notte meravigliosa, non trova?-Gli occhi di Watson si riempirono di lacrime.
“Ci siamo… Ecco la sbornia triste…”
- Sì, Watson, è bellissima. Continui a camminare, però…-
We're looking for something dumb to do
- No!- disse, scostandomi e sbattendo la sua schiena contro un muro. – E’ il mio addio al celibato! Devo fare qualcosa di stupido…- continuò, intestardendosi.
- Non le basta aver scommesso l’equivalente di tre mesi d’affitto a Baker Street, aver dato inizio ad una rissa ed aver bevuto brandy fino a pochi minuti fa?-
Lui scosse vigorosamente la testa, provocandosi un lieve capogiro.
- Non mi basta, no! Perché tutte queste cose le ho fatte senza di lei!-
Sbuffai, quasi ringhiando:- Oh, mi perdoni! Io ero occupato a salvare una giovane donna, e con essa, forse, il mondo intero…
- Non mi ssssembra una giustificazione valida.- sibilò.
- Su, su, Watson… Lasci perdere!- esclamai – Pensi solo a camminare.-
Mi misi un suo braccio dietro le spalle, per dargli ulteriore stabilità.
Quando era ubriaco, Watson diventava più insopportabile del solito…
Il mio socio si fermò di botto.
- So che cosa posso fare di stupido con lei!- urlò, puntando il dito verso una cappella in un vicoletto scuro.
I think I wanna marry you
- Possiamo sposarci!- affermò, sicuro.Inarcai le sopracciglia, eloquente. – Io con lei?-
Lui annuì.
Mi misi a ridere. Fino alle lacrime.
Poi, asciugandomele con il dorso della mano, ripresi il mio autocontrollo.
- Guardi che io dico sul serio! Io penso di volerla sposare!- esclamò Waston, indignato.
- Certo, come no, Watson!- lo rassicurai.
- Sarà una cosa fruttuosa sia per me che per lei…-
- Davvero? E in che modo?-
- Io le voglio bene, lei mi vuole bene… Sarà un matrimonio felice!-
Era ridicolo. E, naturalmente, per questo, molto divertente.
- Io non le voglio bene, Watson… Soprattutto quando si trova in questo stato!- gli confidai.
- Lei mente…- sussurrò con voce cantilenante – Lei mi vuole bene, perché, altrimenti, non sarebbe qui a sorreggermi, non le pare?-
- Le dimostro che non le voglio bene, d’accordo?-
Detto questo, lo mollai di peso.
- Holmesss!-
- Visto? Non sarebbe un buon matrimonio…-
- Ma come? Io le stavo offrendo un modo per non rimanere solo…-
Quelle parole mi urtarono.
Distolsi lo sguardo dal mio ex-coinquilino.
Well I know this little chapel on the boulevard we can go,
no one will know,
come on
- Andiamo Holmes! C’è una chiesetta proprio lì! Ssssu, dai! Nessuno lo saprà!-
Stetti in silenzio, storcendo la bocca e osservandolo lì, accucciato in terra.
Una signora di facili costumi ci passò accanto, fissando il mio socio, che si tolse il cappello per salutare. Io le sorrisi.
Lei se ne andò, poi, ridacchiando.
Don't say no, no, no, no-no;
Just say yeah, yeah, yeah, yeah-yeah;
And we'll go, go, go, go-go.
If you're ready, like I'm ready
- Non mi dica no, Holmes… Mi si spezzerà il cuore… Io sono pronto!- mi disse sotto l’effetto del brandy.
- E Mary?-
Lui si riscosse:- Oh, la amo… Ma voglio bene anche a lei, Holmes… Quindi, sposo tutti e due!-
Con un sorriso, mi sedetti accanto a lui.
- Gli amici non si sposano, Watson… Si sposano solo le fidanzate.-
- E lei è…- iniziò Watson, indicando il mio naso.
- Un amico, Watson!- gli dissi, cercando di farlo rinsavire - E tolga quel dito dalla mia faccia!-
- Il dito è attaccato alla mia mano, non alla sua faccia!-
- Allora tolga quello che ha sulla mano, dalla mia faccia.-
Con uno sbuffo lo fece.
- E poi, io non posso sposarmi con lei, in nessun caso…- gli confidai, sollevandolo.
- Perché no?-
- Beh, perché il mio cuore appartiene già ad una donna…-
Il mio pensiero andò ad Irene Adler.
- E’ un peccato sa, che non abbia accettato, Holmes… Io sono un buon partito…-
- Uh, lo so…- commentai – Me ne pentirò sicuramente…- dissi, ridendo.