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Autore: HarukaHikari    15/01/2012    0 recensioni
Ok, questa dovrebbe essere una shot riguardante Rin ( e anche Kuro fa la sua parte diciamo :P ), però penso che avrà tre o quattro capitolo, devo ancora decidere xD, comunque sia ho pensato a questa storia ascoltando Monster degli Skillet e poi trovandoci un video su You tube. Spero che sia di vostro gradimento: Enjoy !
L'intera accademia della True Cross era in fiamme.
“Sono tutti morti … ?” pensò Rin, lo sguardo vacuo rivolto oltre quella finestra, sul quel mare di fiamme blu.
Ed era solo colpa sua.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3:

E Lacrime E Pioggia E Inchiostro Nero


Un regalo sulla scrivania.

Una penna e un paesaggio piovoso.

Grigio.

La prima parola che scrisse su quel regalo fu: grigio.

Rin Okumura, seduto alla sua scrivania, fissava quel diario di pelle nera, quel regalo improvviso.

Aaah che stupidaggine”

Lo chiuse e andò sul tetto.

Un leggero vento freddo sibilava in quella giornata grigia, entrandoti nelle ossa. Nella pelle.

Rin osservava l'accademia, il diario dietro la schiena, la penna poggiata sull'orecchio.

Prese la penna e la osservò, agitandola di qua e di la. Sorrise e iniziò a pensare a quel regalo e all'arduo compito che i ragazzi gli avevano affidato: scriverci sopra.

La cosa che più lo seccava era il fatto che non gli riuscisse neanche scriverci più di una parola.

Gli altri glie lo avevano regalato per sfogarsi. Che cosa inutile, una vera stronzata. Uno spreco di soldi. Sfogarsi per cosa poi ? Per gli incubi ? Per la carenza di sonno ? O per la mancanza del padre biologico o di quello adottivo? Per il fatto che probabilmente suo fratello lo odiava ? Per il fatto di essere stato all'oscuro di tutto fino ad adesso ? Nah, non ne aveva bisogno.

Tsk, e magari poi lui ci scriveva dentro che era il figlio di Satana e magari quelli si erano tenuti una chiave di scorta e … aaah, ma che cosa andava a pensare.

Si sdraiò su quel tetto a fissare quel cielo nuvoloso.

Troppe nuvole. Il cielo dovrebbe sempre essere limpido, solo un cielo blu. Già, blu …” un sorriso triste si dipinse sul suo volto. Mah, forse quel diario non era così inutile. Forse poteva scriverci qualcosina. Forse. Prese il diario da sotto la schiena. Lo sollevò e lo guardò, mettendolo a confronto con il cielo grigio. Era proprio un bell'oggetto.

È un peccato non scriverci nulla sopra …” si mise a sedere, poi si affacciò e guardò giù dal tetto, per vedere se c'era qualcuno sotto. Per fortuna il loro edificio era più isolato rispetto agli altri dormitori. Si guardò un altro po' intorno, poi prese tre candele argentate che aveva comprato, così, per scazzo e se li mise davanti al diario. Lo aprì e intanto si erano accese tutte, partendo da destra verso sinistra, una alla volta, lentamente. Aveva dovuto concentrarsi e gli sfuggì un sorrisetto di soddisfazione alla vista di quelle fiammelle azzurre tremolanti. Bene o male quelle fiamme blu, non gli dispiacevano, anche se ogni volta, vederle gli metteva addosso una malinconia mai vissuta prima. E vederle adesso, forse, era proprio quel che gli ci voleva. Perché aveva preso la piuma in mano e aveva cominciato a scrivere in corsivo ed in inglese una sola parola, la seconda parola di quel diario:

Monster ...” A capo, la precisazione.

I am a Monster.

E da li, le parole iniziarono a scorrere lente sulla carta, una semplice e dettagliata narrazione dei fatti: L'episodio al supermarket, i piccoli demoni neri nell'aria, quel demone che aveva posseduto quel teppista figlio di papà, lo stesso demone che lo stava per sfregiare a vita e che poco dopo lo chiamò: Signore.

Sulla sua faccia, che fino ad allora c'era stato un volto neutro e impassibile, si manifestò una smorfia di disgusto, sostituita subito dopo da un espressione di infinita tristezza. Quello che lo aveva salvato era stato … era stato …

Padre …”

Si alzò in piedi.

Chinò la testa.

Sull'accademia, iniziò a piovere.

Il ricordo del primo funerale a cui aveva assistito lo investì con la forza di un tir.

Padre ...”

Sul tetto di quel dormitorio abbandonato, iniziarono a cadere gocce d'acqua.

Dolci e salate.

Lacrime e pioggia.

Le parole scritte velocemente, in preda ad uno stato mentale instabile, iniziarono a contorcersi e ad espandersi, fino a diventare un'informe agglomerato di inchiostro nero e acqua.

Le pagine di quel diario, le parole cominciarono a bagnarsi. Ma a Rin non importava.

La tempesta era iniziata. E non solo quella esteriore, ma anche quella interiore di quel ragazzo sul tetto. La consapevolezza di aver causato la morte del padre, la consapevolezza dell'odio fin troppo razionale di suo fratello e il fatto di essere il figlio di Satana, lo avevano sovraccaricato in una maniera mostruosa di un fardello troppo pesante da tenersi dentro. In quel momento, piangendo sotto la pioggia, urlò contro il cielo. Un urlo di rabbia, di disperazione. In quell'urlo incontrollato, le fiamme blu esplosero in una vampata, liberando il demone che era in lui.

In un attimo, tutto si fermò.

La pioggia.

Le fiamme che fluttuavano sul tetto.

L'ultima lacrima sul volto del mezzo demone.

E le pagine del diario, che, come farfalle nere, stavano per volare, sollecitate dalle fiamme blu.

E la consapevolezza si insinuò nel ragazzo.

La consapevolezza che quella pioggia non era lì per punirlo, ma per purificarlo.

Ogni cosa, in quel momento, scivolò via.

Scivolarono via le lacrime dal suo viso.

Scivolarono via i suoi sensi di colpa.

Scivolavano insieme alla pioggia.

Rin apri le braccia, come a voler abbracciare il cielo.

Alzò la testa verso le nuvole, che si stavano diradando, spinte dal vento.

E rise.

Rise e tutto spariva.

Sparivano le macchie dal suo animo.

Sparivano le fiamme dal tetto.

Spariva la cenere di quel diario perfetto.

Spariva tutto.

Rimaneva solo la pioggia.













Nota Dell'Autrice:


Non ci credo. Sono riuscita a finire una fan fiction. Cavoli, mi sento realizzata *___*. Comunque sia voglio ringraziare tutti quelli che l'hanno seguita fino alla fine e spero che vi sia piaciuta. Se trovaste degli errori di battitura o se avete dei consigli o dubbi o altro potete dirmelo con un semplice commentino <3. Alla prossima fanfic !


P.S.


Dopo c'è un momento di cazzutaggine che mi era preso, se volete leggervelo, lo metto come capitolo aggiuntivo. Alla prossima, SAYONARA <3!

  
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