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DIGIMON 02
ADDIO!
Quando Sora scaricherà Tai per Matt
(spero
mai!! Matt è mio!!!! ND Viki'88)
Ormai glielo doveva dire: lei amava Matt, era ingiusto
continuare
a nasconderglielo e tradire così la sua fiducia. Doveva
rompere
ora, prima che la situazione divenisse insostenibile.
Doveva far-
lo....
Sora era davanti a casa Kamaya da 5 minuti buoni, decisa
su quel
che voleva fare ma con una gran paura di farlo.Finalmente
suonò il
campanello.
DRIIIN. Kari corse ad aprire.
Kari: Ciao Sora! Entra pure! Tai è in sala!
Sora: Ciao, grazie!
Le due ragazze raggiunsero Tai in salotto, con lui c'era
anche TK.
I ragazzi stavano guardando la televisione.
Sora: Oh, ciao TK! Non pensavo ci fossi anche tu!
TK: Bhe, Comunque ci sono!
Sora: Tai potremmo parlare in privato? E' un a cosa
urgente!
Tai: Certo! Vieni in camera mia....
Dal tono di voce di lei, Tai capì che era una cosa
seria.Si sareb-
be aspettato di tutto, fuorchè quello.
Sora: Non credere che per me dirti quello che sto per dire
sia fa-
cile...
Tai: Sora....
Sora: Tai....addio! Io amo Matt!!
A Tai, che le aveva dato le spalle fino a quel momento, si
sbarra-
rono gli occhi; cominciò a respirare affannosamante, come
dopo una
lunga corsa.
Nel frattempo Kari si era avvicinata alla porta per
origliare, ma
TK la bloccò: dallo sguardo di Sora aveva capito che erano
faccen-
de estremamente personali, e che sarebbe toccato al
fratello rac-
contarle del colloquio, se se la sentiva.
In camera Tai sempre voltato verso la finestra tratteneva
a stento
le lacrime. Ad un certo punto si voltò.
Tai: Sai cosa mi fa più male?
Sora scosse la testa
Tai, alzando leggermente la voce: Il fatto che in tutto
quel tempo
passato insieme, durante i piccoli litigi, quando mi
baciavi....in
fondo pensavi a Matt! E questo è peggio che essere
scaricati!
Sora, con la voce rotta: Questo non lo devi pensare!Tutti
quei mo-
menti erano sinceri! E' solo che....
Tai: "Solo che" cosa?
Sora: Quest'estate, mentre tu eri via, ho avuto modo di
passare un
po' di tempo con Matt, MA SOLO COME AMICI, e così, pian
piano ho
cominciato a volergli bene più che come a un amico fino a
giungere
a questa conclusione.Capito? "Cominciato" e non
"mi sono accorta",
questo sentimento è nato quest'estate, prima non
esisteva!
Tai: E Matt lo sa?
Sora: Se n'è accorto lui. Ieri me ne ha parlato, mi
corrisponde, e
è stato lui a convincermi a lasciarti. Illuderti non
sarebbe stato
giusto.
Tai pensa "E ti sembra giusto quello che sto
passando?", ma dice
soltanto: E poi?
Sora: E poi niente.C'è stato davvero qualcosa fra noi e
non mi
sembrava giusto fare anche la più innocua cosa all'infuori
della
amicizia senza prima aver troncato con te.
Tai: Ma che gentile....
Sora, con la voce rotta da qualche lacrima che le rigava
il viso:
Ti prego non essere sarcastico!!
Tai: Non sono sarcastico, è solo che mi sare aspettato DI
TUTTO
tranne questo! Avresti potuto almeno farmi qualche bidone,
non
farti trovare quando ti chiamavo, e invece no! Di tutto mi
sarei
aspettato ma non questo!
In quel momento cadde il silenzio: Sora guardava fisso
fuori e Tai
giocherellava con i tasti del computer spento, quando
all'improv-
viso si girò verso Sora e le si avvicinò. Avrebbe voluto
abbrac-
ciarla stretta, per impedirle di andare via, per farla
stare lì
per sempre, ma ormai no
poteva più: lei non era più "sua".
In un istante gli balenarono nella testa tutti i momenti
in cui
avrebbe voluto baciarla, abbracciarla, o solo starle
vicino ma non
l'aveva fatto; maledì quei momenti e mandò a quel paese se
stesso.
Invece, malgrado tutti questi pensieri, disse soltanto:
Prima che
anch'io ti dica addio, ti posso dare una cosa?
Sora annuii.
Tai le si avvicinò e la baciò dolcemente sulle labbra. Con
un ba-
cio la loro storia era iniziata e con un bacio la loro
storia era
finita.
Quando si staccò da Sora, Tai sussurrò soltanto un
"Addio" e si
voltò dall'altra parte per nascondere gli occhi lucidi.
Sora non disse nulla e uscì dalla stanza donando un ultimo
sguardo
a chi era stato il suo primo amore. Al rumore della porta
che si
chiudeva Tai si accasciò sul letto e iniziò a piangere.
Intanto Sora si stava dirigendo verso l'ingresso.
Sora: Ciao Kari, ciao TK! Ci sentiamo!
E uscì dalla porta senza guardare i due ragazzi.
Corse fino a casa piangendo e cercando di convincersi di
aver fat-
to la cosa giusta. Non credeva che sarebbe riuscita mai a
dire a
Tai cose come "lasciarti" e "aver troncato
con te", e invece lei
l'aveva fatto. Quella sera si chiuse in camera e non ne
uscì fino
alla mattina successiva.
A casa Kamaya TK se ne era appena andato e Kari stava per
mettersi
ai fornelli, siccome i genitori avevano in programma di
tornare
tardi quella sera. La ragazza bussò più volte alla porta
della
camera ma tutte le volte si sentiva urlare un "VA
VIA!!"; non riu-
scì a tirar fuori il fratello nemmeno a cena pronta.
Il giorno successivo Tai non andò a scuola. Quello dopo
c'era ma
aveva la testa persa chissà dove e non prestava attenzione
nemmeno
ad una parola di quel che gli succedeva intorno, quel
pomeriggio
saltò anche gli allenamenti di calcio.
Al terzo giorno Kari decide di affrontare Sora all'uscita
da scuo-
la, siccome dal fratello non otteneva nulla.
Kari: Ciao Sora!
Sora: Ciao Kari!
Kari: C'è una cosa che vorrei sapere, e forse tu mi puoi
aiutare.
Sora annuisce.
Kari: Ultimamente mio fratello si comporta in modo strano.
Tu ne
sai niente?
Sora: Sì, so tutto. Sta così perchè io l'ho lasciato.
E se ne andò.
Kari ci rimase di sasso. Tuttavia la raggiunse.
Kari: OK! Non sono fatti miei, ma ti chiedo solo una cosa:
almeno
come amica stagli vicino! Vi conoscete da così tanto tempo
che or-
mai, volenti o dolenti, siete l'uno un pezzo di vita
dell'altra.
Non ti prepoccupare, mio fratello si è messo il cuore in
pace ed è
pronto per rincominciare un rapporto di amicizia con te; è
vero
che è a pezzi, ma il tempo guarisce tutte le ferite, no!?
Non
voglio una risposta ne ora ne mai, ti dico solo:
"pensaci", ok!?
Ciao!
E scappò via.
Sora non aveva la più pallida idea di ciò che avrebbe
fatto, ma di
una cosa era sicura: ci avrebbe pensato.
Il sabato successivo i ragazzi avevano una riunione. Era
una cosa
abituale, giusto per non perdersi di vista, considerando
il fatto
che frequentavano sia scuole che amicizie diverse.
Come al solito c'erano tutti: Kari e TK sempre insieme,
Davis più
geloso che mai, Yolei e Ken che si facevano gli occhi
dolci, Izzi
incollato al computer, Joe che tra un libro e l'altro
sbirciava
Mimi, Codi calmo come sempre, Mimi perennemente incollata
al cel-
lulare, Matt che tuttavia non aveva ancora chesto a Sora
di met-
tersi con lui (Tai era pur sempre un suo grande amico),
Sora più
confusa adesso di prima e Tai che ormai aveva incassato
bene il
colpo. Non sempre avevano delle cose da dirsi ma a loro
piaceva
stare insieme un pomeriggio, tanto qualcosa da fare c'era
sempre.
Si ritrovavano al parco quando c'era bel tempo; quando
pioveva,
invece, il quartier generale era, in genere, la casa di
Izzi.
Quello era un caldo sabato pomeriggio di fine estate,
sembrava di
essere ancora in vacanza, anche se la scuola era
cominciata da
quindici giorni buoni.
Erano quasi le sei e mezza, il sole stava per tramontare e
Tai era
seduto su una panchina a osservare l'orizzonte.
"E' libero?" chiese una voce accanto a lui: era
Sora.
"Certo!" rispose.
Per un po' rimasero in silenzio, poi Sora disse: Bhe,
possiamo
sempre rimanere amici. Ci conosciamo da tanto tempo che
ormai fac-
ciamo l'uno parte della vita dell'altra!
Quelle erano parole di Kari. "Se solo Tai sapesse che
cosa ha fat-
to sua sorella per lui" pensava intanto Sora.
Alle ultime parole della ragazza, il viso di Tai si
illuminò.
"Hai ragione!" rispose. E continuarono a
guardare insieme il tra-
monto.
Non avrebbe rinunciato a lei, ne ora ne mai. E' vero che
Matt era
suo amico, ma era anche vero che in quei giorni aveva
capito il
roulo fondamentale che Sora aveva nella sua vita.
"Ci penserò domani, sarò più forte allora.
Domani penserò al
modo di riconquistarla,
Dopo tutto domani
è un'altro giorno!"
In fondo avevano solo quindici anni e un'intera vita
davanti!
Chissà quante altre cose sarebbero successe! E poi mica si
sareb-
bero dovuti sposare il giorno successivo, no!?
Viky'88
P.S.:Ribadisco: Matt è mioooooooo!!!!!!!! (ND Viky'88,
l'autrice
disperata!!!!)
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Questa è IL mio capolavoro risalente al lontano 30
Settembre 2002, precisamente alle 9 e venti di sera!! Avevo pensato di
aggiustarlo un po’, ma poi ho preferito lasciarlo puramente uguale a come è
nato quella sera!!!! In fondo, è una storia a cui sono molto affezionata, anche
se non è un granché nella forma!!
Allora?? Come vi sembra?? Lo so, vado continuamente a capo
ma è perché in origine l’avevo scritto nel “Blocco Note” (il mio World fa un
po’ i capricci!!) !!!!
Grazie mille per aver letto la mia storia senza
denunciarmi!
Grazie anche a una certa Fox che quando l’ha letta (4 anni
orsono) mi ha detto che potevo fare la scrittrice!!!! Al contrario di mia
sorella che ha insistito perché la finissi in serata e poi non si è rivelata
per nulla entusiasta!!!! Grazie a Jin88, che l’ha letta anche lei anni fa (e mi
ha permesso di pubblicarla x la prima volta su manga.it creandomi lei un
nick)!!!! E grazie a Kia e a Maretta che ho deliberatamente costretto a sentire
questa storia sul pullman a ritorno da scuola (anche questo anni fa ^_^)!!!!
E Ancora GRAZIE infinite a tutti coloro che hanno
commentato su manga.it ^_^ e a chi commenterà qui su efp!!!! Non sapete quanto
mi faccia piacere ^_______________^!!!!!!!!
Ciao-Ciao!!!! !!!!
ViKy_FrA (o ViKy-chan o ViKy’88 ^^”)
PS: Bene, ora che ho esordito con questa fic a cui sn
molto affezionata, posso lanciarmi a pubblicare le prossime *_* Ihihihih…
RiCiao-RiCiao!!!!