La nostra eroina e il pescatore di fiducia.

La nostra eroina, si dirige con passo spavaldo verso il mercato, con una mano trascina il carrellino, con l'altra regge la busta dove ha riposto sei grosse fette di torta alle mele incartati singolarmente. Il sabato precedente il pescatore di fiducia aveva espresso il desiderio di assaggiare la sua cucina. La nostra eroina si diletta a cucinare; ma non era certo uno chef, solo una semplice eroina che si contenta di ingoiare pure le pietanze che risultano mediocri. Pensa di poter convincere il pescatore di fiducia che la sua cucina non è niente di speciale, perché a suo parere la torta è buona ma non è certo perfetta! Ma non aveva fatto i conti con la fame...
Il pescatore di fiducia vede la nostra eroina e le augura il buongiorno con un grande sorriso mentre i cuoi compagni gridano a gran voce il prezzo del pesce.
-Buongiorno cara! Cosa ti do oggi?-
-Un pugnetto di seppioline.- risponde la nostra eroina, chiedendosi perché il pescatore di fiducia le dia immancabilmente del tu... In ogni caso si dirige verso il retro della bancarella e allunga al pescatore di fiducia il sacchettino del misfatto, facendosi fintamente imbarazzata:
-Voleva sentire come cucino, no? Non è nulla di speciale, ma credo che baldi giovini lavoratori come voi che si svegliano alle quattro del mattino abbiano fame adesso.-
Il pescatore di fiducia guarda la nostra eroina con una faccia da settimo cielo:
-Non ci credo... Grazie carissima!- Scocca due baci sulle guance della nostra eroina lasciandola impietrita con un sorrisino teso, poi si volta verso i compagni: -Ehi voi ringraziate la signorina che ci ha portato la merenda!-
Con quel suo accento napoletano... La nostra eroina spalanca gli occhi: la bancarella si ferma, ignorando palesemente i clienti con in mano i soldi, tutti si fiondano sul sacchetto come avvoltoi accecati dalla fame, prendono una fetta di torta e tornano alle proprie mansioni mangiando e parlando a bocca piena, soddisfatti. Dopo due minuti di stasi in cui il pescatore di fiducia parla incessantemente a bocca piena, schifando la nostra eroina, e toccando il pesce con le mani sporche di torta, giusto per sbeffeggiare le norme di igiene, un coro di "Buona buona" si alza.
Il pescatore di fiducia prende da parte la nostra eroina e le dice:
-Guarda ma lo sai quanta roba mi portano? Non mangio mai niente, perché non so come lo fanno! Invece la tua torta l'ho mangiata subito, mi fido della tua cucina... capisci a me.-
-Capisco...-
La nostra eroina protesta vibratamente quando il pescatore di fiducia le allunga il sacchetto senza aver pesato le seppioline, chiaro segno che non la vorrà far pagare. Niente da fare...
Non ha fatto passare la fantasia ai pescatori, troppo affamati per assaporare veramente la torta, né è riuscita a farsi valere. Un pugno di seppioline gratis? Magra consolazione.

Cari lettori e ancor più carissimi recensori! Una piccola storiella che più originale di così non si può, dato che è una forma romanzata di ciò che mi è successo sabato mattina. La storia mi è venuta fuori dalle dita così, senza che me ne accorgessi, mentre scrivevo un messaggio a LaNana, mia amica di vecchia data che ho ritrovato su EFP dopo tanto tempo. In onore della nostra amicizia pubblico questa storiella che vuole essere un po' comica, scritta senza pretese, mimando un manga/anime: Guru Guru (la strega e il valoroso guerriero, per intenderci).