Titolo: Nobody's Feelings
Fandom: Eyeshield 21
Personaggi: Shien "Kid" Mushanokoji, Jou Tetsuma
Genere: Introspettivo, Romantico, Malinconico
Rating: Verde
Avvertimenti: Shonen-ai
Note: In questo fandom ci sono tante coppie che mi hanno fatto letteralmente innamorare...
Di solito mi concentro solo su una per renderla al meglio ma voglio provare a scrivere su tutti i personaggi che più amo.
E Kid e Jou sono due di questi.
Spero possiate apprezzare la ff nonostante non abbia alcun senso. <3

Dedicata al mio Kid (che poi è il mio Hiruma e... Dovrei fare un lungo elenco! XD).
Ti amo
E grazie per il bannerino, è meraviglioso. <3


  

 
 


Era ovvio che prima o poi sarebbe accaduto, per questo Shien non si stupì più di tanto nel risvegliarsi completamente nudo accanto a Jou Tetsuma, amico d'infanzia e compagno di squadra nei Seibu Wild Gunmen.

Sbattè più volte le palpebre, quasi volesse constatare di essere veramente sveglio.
Jou dormiva accanto a lui in una posizione rigida e composta che rispecchiava perfettamente la sua persona...

Shien fissò il volto del compagno.
Era stranamente sereno, senza la solita fronte aggrottata - come se stesse sempre cercando di sforzarsi - e l'espressione seria.

Il quarterback sorrise.

- Mi sto cacciando nei guai anche questa volta? - si chiese sottovoce, andando ad accarezzare distrattamente il viso di Tetsuma con la punta delle dita.

Sfiorò le folte sopracciglia, per poi passare a disegnare il profilo del suo naso e infine accarezzare le sue labbra.

Erano dannatamente morbide...

Fu in quell'istante che nella sua mente presero vita i ricordi di quanto fosse accaduto quella stessa notte.

Gli abbracci impacciati di Tetsuma, il suo respiro sul collo, i suoi occhi che - per la prima volta dopo anni ed anni - sembravano essere velati dal desiderio.

Forse era stato proprio il vederlo così che aveva spinto Shien ad abbassare la guardia, a lasciarsi andare del tutto al compagno.

Non l'aveva mai visto desiderare qualcosa tanto ardentemente come in quel momento.
E quando si era reso conto di essere egli stesso l'oggetto tanto bramato da Tetsuma, non era riuscito a fermarsi.

Sapeva a cosa stava andando incontro...
L'aveva sempre saputo.

Stava solo cercando di rimandare il più possibile la sua nuova disfatta!

Avrebbe perso anche questa volta.
Sapeva bene di provare dei sentimenti più che fraterni nei confronti del suo ricevitore e aveva sempre cercato di nasconderli, di non farci caso.

Erano state proprio quelle labbra, che continuava a carezzare distrattamente, a farlo cedere.
A fargli perdere il controllo.

Un bacio.
Un semplice bacio.

Si avvicinò al viso di Tetsuma per poter baciarlo nuovamente e lasciarsi andare ma Jou aprì di scatto gli occhi e, senza dire nulla, si ritrovò a fissare quelli di Kid.

- Ti ho svegliato, eh?
Mi dispiace. - sospirò Shien, tirandosi indietro.

Un movimento forse troppo brusco gli ricordò che non sarebbe stato così libero di muoversi dopo aver passato una notte a letto con l'instancabile "locomotiva umana".

- Kid? - la voce di Jou, piatta come sempre, attirò l'attenzione di Mushanokoji.

- Sto bene, non preoccuparti Jou. - sorrise il castano, cercando di mettersi a sedere senza fare movimenti troppo bruschi per la sua schiena.

Stava di nuovo mettendo le distanze...
Tra lui e Jou, tra lui e quelle maledette labbra.

Quando sentì la mano del ricevitore sul suo polso si riscosse dai suoi pensieri.

- Resta qui... - se la voce di Tetsuma non fosse stata piatta e severa come al solito, quella richiesta sarebbe potuta sembrare una supplica alle orecchie di Kid.

- Ma sono qui. -

Tetsuma però non parve ascoltare il compagno e lo tirò a sé, in un rigido abbraccio.

- Qui. - ripeté il ricevitore per far notare all'altro la differenza.

Shien restò spiazzato.
Si era ritrovato tra le braccia di Tetsuma quasi senza rendersene conto.
L'odore dell'altro lo investiva pericolosamente tanto quanto il suo calore.

E poi...
Arrivarono nuovamente quelle labbra.

Gli impedirono di parlare, di pensare, di muoversi.
Non riuscì più a opporsi, a fuggire.

L'unica cosa che il suo cervello gli impose di fare fu rispondere lentamente a quel bacio.

Era ovvio che prima o poi sarebbe accaduto, se l'era ripetuto sempre di stare attento e di evitare di guardare troppo Jou.
Ma chi era lui per dire di no a quei sentimenti?
Chi era lui per soffocare l'unico vero desiderio di Jou Tetsuma?

Nessuno.
Lui non era più nessuno...
Aveva abbandonato il suo nome tempo prima, quindi non ci sarebbe stato niente di male ad abbandonare anche il corpo e il cuore.