Quella mattina Winry decise di alzarsi ben presto, voleva correre un po’, voleva avere quello che lei chiama “il contatto con la natura”, voleva mantenersi in forma; mise i suoi pantaloncini neri che arrivavano fino al ginocchio, maglietta a mezze maniche nera di microfibra, giacca bianca, fascia per capelli e naturalmente scarpette da ginnastica. Lasciò un biglietto sul tavolo per la nonna in caso si fosse svegliata prima del suo ritorno, prese le chiavi di casa, il suo immancabile i-Pod e finalmente uscì di casa… Prima un’andatura veloce e poi vera e propria corsa. Per essere le 6:15 di un mattino di primavera, l’aria era piuttosto rigida, la città era quasi desolata, eccezione per quei lavoratori che dovevano già essere in marcia a quell’ora del mattino, come i poveri allenatori del Quartier Generale che anche da prima di quell’ora si ritrovavano nel cortile a urlare contro le matricole ancora assonnate e non abituate a sottoporre il loro corpo ad attività estremamente faticose già da quell’ora: c’erano tutti i tipo di espressioni lì, a partire da quella minacciosa e dura del preparatore atletico, a continuare con quelle infuriate dei “novelli-soldati”, quelle indifferenti, quelle sofferenti, e a finire con chi addirittura durante le flessioni restava a terra per riaddormentarsi. Winry sorrise divertita da quello spettacolo, e dopo una breve pausa riprese con la sua “maratona” fino a quando non arrivarono le 7:30 e tornò a casa. Infilò le chiavi nella serratura, aprì la porta, ed entrando vide la nonna già ai fornelli:
-Nonna, che ci fai a quest’ora in cucina? Non è troppo presto per cucinare?-
-No tesoro, è che quando vivi con un elefante in casa, la mattina non puoi fare altro che svegliarti con lui e con tutto il baccano che fa! Ora va a farti una doccia, la colazione è quasi pronta.-
Dopo essere stata definita “un elefante” dalla nonna, Winry decise di non alzarsi più la mattina per avere il suo “contatto col mondo”.
-Che fai questa mattina Win? Vai a lezione?-
-Si nonna, devo seguire le lezioni di biologia per il prossimo esame.-
-Va bene cara, io ho del lavoro a domicilio, esco già, ci vediamo più tardi, ciao Win!-
-Ciao nonna, ti voglio bene!-
“È sempre così indaffarata poverina, ma nonostante la sua età non molla mai”. Winry non aveva molti amici anzi, non ne aveva,si era trasferita a Central da poco, quindi per lei andare all’Università era una specie di scocciatura. La nonna le aveva preparato toast con burro e marmellata ed era scappata a lavoro con la sua fidata cassetta degli attrezzi. Winry salì al piano di sopra e si fece una lunga doccia, “fregandosi” dei toast che si freddavano. Dopo essersi asciugata i lunghi capelli li pettinò con la cosa che di più caro aveva, la spazzola della mamma, indossò semplici jeans e una giacca con la zip, finalmente scese per fare colazione. Quando furono le 9:30 Winry uscì di casa per incamminarsi verso l’Università. Una semplice giornata come le altre.