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Autore: stephen    31/08/2006    2 recensioni
uno sguardo innocente, poi nulla. il nuovo professore di Italiano-latino era alquanto interessante per Kaori, ancora una studentessa. difficilmente avrebbe superato l'anno senza debiti, non riuscendo neanche a rivolger parola a quell'uomo misterioso...sarà amore??
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaori/Greta, Ryo Saeba/Hunter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2

Arrivò la seconda ora.
Il nuovo orario scolastico segnava sessanta,interminabili, minuti di biologia.
D’altra parte, tutti avevano scelto quel corso di lingue terribilmente difficile.
La 3A infatti era nata dalla voglia dei suoi alunni di imparare una lingua straniera, latino e italiano appunto. Nessuno era stato costretto a rinunciare al proprio tempo libero, solo per stare un po’ di più sui libri.
“Kaori?”
Una ragazza tanto stupida quanto antipatica iniziò a stuzzicare la già turbata giovane. “Lo sai chi arriva adesso?”.
Kaori rimase in silenzio, sapendo perfettamente a cosa puntasse quell’oca.
L’insegnante entrò all’improvviso, salutando la classe con un cenno della mano.
Era una donna, alta, fisico perfetto e un fascino inconfondibile.
Non aveva mai avuto problemi di disciplina: i ragazzi erano così impegnati a fissare il suo corpo, (grazie anche ai particolari e succinti vestiti indossati dalla signorina), che non avevano nemmeno il tempo di disturbare le sue lezioni.
Il suo nome? Saeko Nogami.
Ebbene si : la docente di biologia era fidanzata con Hideyuki, il caro, dolce fratello di Kaori.
Prese quindi il registro, accavallando le lunghe gambe, appoggiate leggermente alla cattedra.
Lo aprì fra le mani, fissando quel banco vuoto in prima fila.
“Persino il primo giorno di scuola riesce a mancare…Tetsuya Dezuy…”
Eriko alzò immediatamente la mano, dondolandosi sulla sedia.
Saeko notò il braccio penzolante…
*****gocciolina di sudore su Saeko*****
“Dimmi Eriko!”
“Tetsuya è finito dal preside! È stato il professor Saeba a mandarcelo”.
“E mi sai dire il motivo?”
“Ecco, vede…”.
Eriko esitò a rispondere, provocando involontariamente l’ira di Kaori che, dopo essersi velocemente alzata, iniziò ad aprir bocca:
“Mi ha insultata! Le basta come motivazione?”.
Aveva delle ragioni, per rivolgersi alla sig.Nogami in quel modo.
A causa sua, la sua vita era diventata un inferno: prima veniva semplicemente ignorata, ora invece non passava giorno che qualche bastardo aprisse bocca per insultarla o le lanciasse roba addosso.
Era stufa di quella vita, stufa di tutto.
Saeko la capiva, ma sapeva bene che non poteva avere preferenze tra gli alunni.
Si stava creando in questo modo un circolo vizioso sempre più grande:
Kaori non si comportava a dovere nell’ora di biologia, Saeko ignorava i suoi capricci, e la convinzione dei compagni di una possibile raccomandazione cresceva sempre più.
A quella risposta piena di cattiveria, la prof. Nogami non disse nulla, e chinò la testa, come sempre.
Un bisbiglio fastidioso si diffuse a macchia d’olio tra gli alunni.
In fondo non avevano tutti i torti.
Cercò di recuperare la situazione, cambiando argomento:
“Allora ragazzi, oggi volevo parlarvi del nuovo argomento che impegnerà almeno tre delle nostre lezioni. Aprite ora il libro, a pagina 432”.
Una voce fuori campo interruppe quel silenzio imbarazzante:
“Mi scusi, ma noi non abbiamo il libro oggi! Non sapevamo ci potesse essere la sua materia…”.
Riconobbe il suo errore, e tentò di rimediare:
“Avete ragione, scusate. Spiegherò io allora l’apparato riproduttivo”.
La parte maschile della classe cominciò ad attivare i soliti ormoni mattutini che, come sapranno tutti, provocano il cosiddetto alzabandiera (per le fonti, ringrazio Camilla Ratznovich per il supporto).
“Mi scusi signorina Nogami!”
“Si Takeshi?”
“Dopo la parte teorica, c’è per caso la parte pratica?”
La classe scoppiò di nuovo a ridere; una ragazza, Erika (notare la coincidenza con paso adelante), famosa nella scuola per la sua reputazione da poco di buono, intervenne tempestivamente masticando, come al solito, un chewing-gum alla fragola:
“Sei proprio un idiota!”
“Senti chi parla, zoccola!”.
In fondo se l’era cercata… La ragazza alzò le mani, e così fece lui.
In poco tempo tutti scesero in campo per difendere il proprio compagno: tutti, tranne Kaori. Stava lì , seduta, nel suo mondo incantato.
Guardava fuori, con gli occhi fissi su quel ciliegio in fiore, che lasciava cadere ogni suo petalo rosa come pioggia d’estate.
Mentre la fissava, Saeko pensava a cosa stesse immaginando…
I rumori della classe però, la riportarono sulla terra ferma.
Li lasciava fare, quando era così: fermarli era impossibile.
La campanella risuonò ancora, salvando finalmente la signorina Nogami da quell’inferno: mise i libri nella borsa, e corse verso il corridoio, in direzione della sala insegnanti.
Non appena entrò, si accorse subito del nuovo arrivato….

  
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