Anche quel giorno in casa Kurumi si era scatenato un inferno in terra a causa di una delle due sbarellate gemelle ritardatarie. Questa, difatti, si era appena accorta di essere in notevole ritardo a causa della sveglia che rifiuta di collaborare e si stava affannando per svegliare la sorella, vestirsi e fare colazione contemporaneamente.
"Loreee!!! Svegliati disgraziata! Non abbiamo ancora capito da che parte si infili quello stupido vesitito di nonna papera!!!"
Infatti, mentre Lily si uccideva incastrandosi nella divisa, Lore ronfava ancora alla grossa, ignara di dover iniziare il primo giorno di scuola nel prestigioso Liceo Ouran.
Le due gemelle si erano appena trasferite dagli Stati Uniti, più precisamente dalla confusionaria e affollata New York, seguendo il padre, proprietario di una linea di pasticcerie, nella sua terra natia e, non esattamente abituate ai rigidi orari nipponici, si erano ritrovate in una situazione alquanto critica già dal primo giorno di scuola.
“Lore! Diamine, dobbiamo andare a scuola, è il nostro primo giorno! Non siamo a New York, non se ne parla di andare male, lo sai che poi papà ci toglie i videogiochi."
"I VIDEOGIOCHI NO!" esclamò la ragazza, saltando verso la stanza dei videogame e controllando che i venti lucchetti e le cinquanta catene che la circondavano non si fossero mosse di un millimetro.
"Bene, alzati e vestiti. Ma prima... aiutami a sistemare questa roba!" gridò Lily, notando che qualcosa, nel bozzolo che era riuscita a formare con la divisa, non andava.
"Non posso credere che i giapponesi portino la divisa..." disse Lore, cercando di ritrovare la testa della sorella nel mucchio di stoffa "Davvero non possiamo farne a meno?" intravvide un paio di ciocche blu e li strattonò, fino a trovare la testa di Lily
"Delicatezza zero eh sorella?!" affermò Lily, massaggiandosi la testa dolente. "Ora muoviti, non abbiamo tutto il giorno, fra cinque minuti dobbiamo essere a scuola!"
"E va bene, io mi vesto, tu intanto chiama l'autista!"
***
"Oh, le signorine Kurumi, vostro padre non è con voi? Comunque, benvenute nel mio istituto, io sono il signor Suou, il preside, vi faccio i miei migliori auguri per la permanenza. E' stata dura abituarsi alle regole di un altro paese?"
"No non è stato molto difficile... siamo venute spesso qui in Giappone per trovare la famiglia di nostro padre."
"Sa, signor preside, voi giapponesi avete davvero dei modi di fare molto diversi, ma ci siamo sempre trovate bene e ci impegneremo a fondo per eccellere negli studi, così da rendere fiero nostro padre." disse Lily, sfoggiando un sorriso di circostanza.
Lore sghignazzò internamente: si sarebbero impegnate a fondo per eccellere negli studi così da evitare il sequestro dei videogiochi!
Se c'era qualcosa di positivo nell'essere ricchi sfondati -oltre alla bella vita, i ragazzi, i soldi e l'elettronica- era la necessità di fare sempre una buona impressione di fronte ad uomini dalle alte cariche. Questo era proprio il campo delle ragazze: le gemelle Kurumi non si erano mai fatte problemi ad usare ogni tipo di metodo pur di ottenere quello che volevano, salvo poi sbarazzarsene appena intravvedevano qualcosa di meglio. Con il passare del tempo erano diventate abbastanza brave a ottenere tutto quello che potevano desiderare, al punto che nella vecchia scuola nessuno si sorprendeva se entravano in classe ore in ritardo, senza seguire le lezioni a cui partecipavano riuscendo tuttavia a passarla liscia. In qualche modo avevano fatto del nascondere i loro veri volti un’ arte.
"Bene ragazze, siamo arrivati. Siete in I° A, buona fortuna per l'anno scolastico, sono sicuro che, educate e mature come siete, non avrete nessuna difficoltà a recuperare gli argomenti del primo semestre!" disse il preside con un largo sorriso.
"Grazie mille signore, a presto!" esclamarono le ragazze, in coro, prima di bussare alla porta.
"Scusi l'interruzione, siamo le ragazze nuove..." si era fatta avanti Lore, quando il professore di turno le aveva autorizzate a entrare.
“Io sono Lily e lei è Lore Kurumi, anche se siamo sicure che nessuno riuscirà mai a distinguerci. Ci siamo trasferite qui da poco, veniamo da New York e saremmo davvero felici di riuscire a diventare vostre amiche. " iniziò Lily, sfoggiando un sorriso smagliante e giocherellando con una ciocca dei lunghi capelli blu.
"Ci siamo trasferite da poco e non siamo molto pratiche con la cultura giapponese... speriamo di non combinare dei disastri!" continuò Lore, fingendosi orripilata all'idea. Era certa che pure la sua sorellona avesse la sua stessa espressione finto-imbarazzata addosso. "Per cui vi chiediamo di essere gentili con noi..."
La classe esplose in un coro di "ooh" e di "aah", commentando ciò che le nuove arrivate avevano detto, mentre due figure osservavano le ragazze con sguardo scettico. "Fratello, qui c'è qualcosa che non va." esordì uno dei due.
"Già... penso di aver già sentito una presentazione simile in qualche manga!" disse il secondo. Nel frattempo il professore aveva indicato alle ragazze un paio di banchi vicino alla porta.
“Dici che ci hanno creduto, sorella?" aveva sussurrato Lily, sedendosi.
"Perché non avrebbero dovuto?" ridacchiarono insieme "Forse ho esagerato? Magari non dovevamo guardare Toradora ieri, la presentazione è uscita un po' simile a quella di Ami..."
"Ah, ma chissenefrega! Basta che prendiamo due-tre buoni voti, ci facciamo una bella reputazione e poi avremo di nuovo la scuola ai nostri piedi. Come ai bei vecchi tempi!”
"Ti ricordi tu di dire al maggiordomo di passare davanti al negozio di manga? Esce Uragiri!"
"Speriamo che quell'idiota non si confonda. L'ultima volta abbiamo dovuto aspettare dieci minuti in più in macchina per colpa sua!"
“Oh, i maggiordomi! E nostro padre lo paga anche! E' uno scansafatiche, lui non fa altro che lavare, pulire, cucinare, apparecchiare, stirare e tutti quei bei lavoretti mentre noi dobbiamo far finta di essere le bimbe perfette di papà!"
"Dato che le signorine Kurumi sono arrivate a metà anno direi di fare le presentazioni." annunciò il professore. Le ragazze sospirarono, rassegnate a ricevere una sfilza di nomi si seguito mentre i gemelli Hitachiin in lontananza confabulavano: “Hey Hikaru, se il Lord le vede, scommetto che tirerà fuori la vecchia storia che il Club serve per la felicità delle clienti.”
“In effetti, sembrano come noi qualche anno fa... il Lord non resisterà a cercare di aiutarle.”


Angolo di due tipe a caso (?):
Okay, stavolta pubblico io perché la Lore ha problemi con l'account, anche se sono pigra :3
Un ringraziamento abnorme a Rowena, che ci ha fatto capire che moltissime cose nella fic non andavano assolutamente e alla quale chiediamo, se è disponibile e se ha voglia, se potrà possibilmente segnalarci altro in caso ci siano problemi. C:
Le gemelle ora sono davvero delle Mary Sue volute, ma cosa combineranno poi gli Hitachiin ed il Lord?
Ora il duo vi saluta, abbiamo un senso del dovere anche noi e c'è una threesome che dobbiam scrivere!
Bye bye, Lily. ~