*Temptation

[350 parole]

No, Duncan non era solo tentato: era fottutamente ed irrimediabilmente tentato!

 Ma non era così facile assecondare quella voglia possente che da tempo gli stava fastidiosamente rosicchiando lo stomaco: per lui sarebbe stato troppo, troppo!
Talmente troppo smielato e zuccheroso che il solo pensarci gli lanciava forti scosse di brividi lungo tutta la spina dorsale.

Eppure sapeva che quello era il momento migliore per fare qualcosa: lei stava dormendo, era buio, nessuna persona  –o dannata telecamera da reality!-   lo stava osservando.

Buio, tutti dormono, nessuno in vista: facile come rubare una moto, Duncan!

E visto che, in campi come quello, Duncan non conosceva dei metodi migliori, provò ad agire proprio come se avesse dovuto rubare una moto: prima cauto per prendere, poi veloce a scappare.
Stando dunque zitto e facendo piano, si chinò su di lei e avvicinò il viso al suo.
 
“…che cosa fai?”
Cavolo!

Duncan si allontanò da Courtney e la osservò sbadigliare, ancora più addormentata che sveglia. D’istinto si guardò attorno, esattamente come faceva ogni volta che si ritrovava inseguito dagli sbirri e cercava una qualunque via di fuga.
Ma ora non c’erano vie di fuga: gli occhi socchiusi di Courtney si erano voltati per guardarlo in attesa di una risposta, assonnati ma pronti a catalogare ogni suo più piccolo movimento.
Se si fosse davvero trattato di un furto di moto, a quell’ora Duncan si sarebbe già ritrovato completamente circondato dai poliziotti.

Un alibi: serviva un alibi!

“Uhm… sai” il suo tono di voce si fece seducente e con la punta delle dita solleticò la spalla nuda della compagna “pensavo ti potesse interessare un terzo round, mh?”
Le palpebre di Courtney, da prima pesantemente socchiuse, si spalancarono d’un tratto. Immediatamente incenerì Duncan con occhi che parevano fatti di brace nera. “Tu non riesci proprio ad essere un po’ romantico, vero?”
“E questa cosa di me ti ha sempre fatto impazzire, Baby.”
“Pervertito!”
Courtney si rigirò inviperita sotto le lenzuola, e Duncan guardò il soffitto trattenendo a stento uno sbuffo un po’ sollevato, e in gran parte sconsolato.

Maledette quelle lentiggini: non poteva neanche baciarle in santa pace!

***

...ahm, uhm, ehm... eh-ehm *tossicchia* sì, di nuovo io °-°"

Che dire... era da un po' che avevo in mente questa storia, ma quando provavo a scriverla su word c'era un continuo copia-taglia-cancella tutto! che mi ha fatto un po' penare xD... alla fine però ce l'ho fatta ed è uscita questa cosa qui -brrrrrr! 

Ho il vago timore che Duncan mi sia uscito un po' troppo sdolcinato O.o ... glup!, sperem...

Comunque sia, grazie infinite a chi è arrivato fin qui ^.^

*il pubblico ringhia mentre tira fuori torce e forconi*

°__° e, ehm... buona... metà settimana a tutti! 

*fugge via piangendo*