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Autore: Cable    18/01/2012    4 recensioni
Ho visto molte cose nella mia vita, numerosi luoghi fuori dal tempo. Ho viaggiato di città in città, prima per vendetta, poi per giustizia, a diffondere il mio credo. Ho conosciuto ogni tipo di gente, uomini nobili di cuore o assassini spietati e crudeli, e ognuno si sentiva in pace con se stesso.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ezio Auditore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CENERI



Ho visto molte cose nella mia vita, numerosi luoghi fuori dal tempo. Ho viaggiato di città in città, prima per vendetta, poi per giustizia, a diffondere il mio credo. Ho conosciuto ogni tipo di gente, uomini nobili di cuore o assassini spietati e crudeli, e ognuno si sentiva in pace con se stesso.

Sono le azioni a determinare il ricordo glorioso di un eroe o la follia di un pazzo, il nostro lascito deriva da ciò che siamo stati in passato. Io ho intrapreso la via dell’Assassino, che sia per destino o per scelta non importa. Ho giurato di seguire il Credo e di conoscere il mondo in tutta la sua oscurità. Mi sono battuto contro le tenebre, ho visto uomini valorosi morire al mio fianco, ho ucciso coloro che ritenevo nemici. In tutta l’Italia chiunque tremava al nome dell’Assassino. Eppure tutto ciò che resterà di me sarà il ricordo di un vecchio contadino toscano, appesantito da anni di fatiche e incertezze.

Ma ancora prima di lasciare questo mondo vedo un nuovo male fiorire lentamente e recuperare il suo posto nell’eterna battaglia, quasi come per deridermi, per farmi capire che il mio incarico è stato vano e farmi sentire inutile.

La vita mi ha portato via ogni cosa: la gioventù, la famiglia, la felicità. Li rivedo ancora, agonizzanti nei loro ultimi momenti, mentre invocano il mio aiuto. Mio padre e i miei fratelli, sangue del mio sangue, trucidati senza pietà né movente. Ho giurato di vendicarli, di uccidere i traditori. Ho rinunciato alla mia libertà per ottenere la vendetta e ho passato anni ad inseguire il nemico. In ogni città in cui mi recavo un congiura era in atto, in ogni luogo su questo pianeta i Templari cercavano di imporre il loro dominio. E io ho trascorso anni, molti anni, a sventare queste cospirazioni e impedire l’affermarsi dei miei nemici.

Mia amata Sofia, ti lascio con un consiglio. Vivi. Assapora ogni momento, ogni attimo passato con i nostri figli. Non perderti nei rimpianti, vivi senza rancore. Questi anni con te sono stati i più sereni della mia vita, i più spensierati, gli unici in cui mi sia sentito a casa. Dopo la distruzione della mia famiglia ho viaggiato a lungo, ho cercato nuove persone e mi sono seppellito nel lavoro, vivendo per uccidere, per la vendetta. Eppure mi sentivo vuoto, come appassito dopo tutti quegli omicidi. Di colpo mi ero ritrovato solo contro il mondo intero. Ma poi ti incontrai, e mi innamorai della tua passione e della tua energia. La tua voglia di vivere riaccese in me la gioia e la volontà di fare del bene.
È tempo di dire addio a tutto quanto, anche se a malincuore. Ho vissuto intensamente, e ora sento che i miei giorni si accorciano. Presto mi spegnerò, non come tutte le persone che ho assassinato prima del tempo, prive di onore e commemorazioni, ma circondato da coloro che amo, senza soffrire più del dovuto.

Sofia, ricorda i sacrifici che ho fatto nella mia vita, ricordali ai nostri figli. Dì loro che Ezio Auditore è un eroe, e che merita tutto il loro rispetto e la loro ammirazione. Ricorda loro ciò che è successo alla mia famiglia e tutte le ingiustizie del mondo in cui vivono. Fa che imparino a vivere sereni e senza indugi, che possano avere una moglie, dei figli e una famiglia che sia vera.

E se davvero mi hai amato, se davvero ho significato qualcosa per te, porterai per sempre il mio ricordo, come una parte del passato troppo lontana da essere nominata. Ma quando anche tu mi raggiungerai dall’altra sponda, e potremo rimanere insieme in eterno, di me, della mia lotta e dei miei sacrifici non resterà altro che ceneri.

Addio,

Ezio Auditore.



« Quando ero giovane, avevo la libertà, ma non la vedevo. Avevo il tempo, ma non lo sapevo. E avevo l'amore, ma non lo provavo. Ci sono voluti molti anni per capire il significato di tutti e tre, e ora, al tramonto della mia vita, questa comprensione si è mutata in appagamento. Sono il nutrimento che mi permette di andare avanti. »

Ezio Auditore in Assassin's Creed Embers
 


   
 
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