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Autore: Glory Of Selene    18/01/2012    1 recensioni
"E prima di poggiare le dita sui bianchi tasti del piano (senza badare a null’altro se non alla propria arte), solo un pensiero ebbe il coraggio di interrompere la melodia che gli stava pazzamente suonando attorno.
Stanotte, ho sognato l’Ispirazione. E ho fatto l’amore con lei."
La mia personalissima interpretazione di com'è nata la bellissima "Scaretale" del nuovo album Imaginaerum: con un incubo di Tuomas ^^ Tutta fantasia, ovviamente! E' una di quelle cose che scrivo di getto, e questo può essere un bene o un male...comunque sia, mi auguro che piaccia a tutti i fan di questo gruppo straordinario. Recensite, mi raccomando! :D
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tuomas Holopainen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E’ solo un piccolo interruttore il lucchetto che schiude le porte alle tenebre.
E fuori, fuori la luna è sorta, sorridente e appuntita col suo sottile spicchio, il suo è il sorriso di un folle – quasi quanto il mio mentre ti accarezzo la guancia –.
E minuscoli puntini bianchi le fanno da palcoscenico; lo spettacolo è cominciato.
Ma che bello spettacolo, il protagonista è il buio e la sua partner l’angoscia, cominceranno a recitare quando si romperà quel fragile lucchetto. Assisti allo spettacolo, se ne hai il coraggio.
Potrebbero avvolgerti nel loro mantello con i loro striscianti passi vellutati, potrebbero sussurrarti all’orecchio le loro parole incomprensibili – ma tu non hai bisogno di comprenderle, vero? –, e la loro voce sarebbe quella di un bambino.
E tu, tu potresti prenderle per mano e lasciarti avvolgere da loro: è tutta adrenalina, un puro e vero senso di terrore che ti stringe lo stomaco in una morsa d’acciaio. Di fronte a loro ti senti piccolo?
Ti senti un bambino che ha paura del buio, che ne è attonito, completamente annientato. Ma questo non ti dispiace… no, non ti dispiace affatto, – seguimi, ascoltami, il mio respiro sul tuo collo ti fa rabbrividire, eppure vedo il tuo sorriso mio piccolo amante – chissà forse ami perversamente questa sensazione.
Per te questo è un richiamo, un richiamo suadente, e questa notte potrai seguirlo – oh, io potrei aiutarti a farlo, potrei, potrei passare le mie labbra gelide sul tuo petto ancora caldo –, potrai seguirlo e lo farai, con tutto te stesso.
Ebbene guarda dove ti trovi, osserva la rappresentazione di una storia senza una trama, senza un inizio né una fine, e il suo essere sconclusionata è inquietante… è l’arte dell’inquietudine, è l’inquietudine che sta nell’arte, non preoccuparti a cercare il significato delle mie parole – è l’inquietudine del tocco dei miei baci e delle mie mani, ti piacciono, e ti portano a cadere nel fondo di un abisso nero –.
Ricorda bene quello che vedrai stanotte: vedrai la pura follia che alberga nell’animo umano, vedrai cose che mai avresti voluto vedere, vivrai una notte nelle fiamme infernali e nelle sguaiate risate dei demoni che vi albergano.
Vedrai il mio corpo e il tuo, li vedrai inseguirsi e avvolgersi nella danza di una notte di paura, piacere, dolore, follia…

…E poi ricorderai di un urlo straziante nella notte, il tuo.
E poi ricorderai di una lunga risata nella notte, la tua.
E quando ti sveglierai…


E’ un raggio di sole quello che ora gli accarezzava il volto? I lunghi capelli scuri gli ricadevano scompigliati sulle spalle, sotto gli occhi due cerchi neri di vecchia matita, sbavata nella notte, il petto nudo dai muscoli appena sporgenti madido di sudore, piccole goccioline che ora brillavano alla luce. Il letto era disfatto, irriconoscibile, ogni coperta o lenzuolo era dovunque nella stanza.
E a lui non importava delle condizioni della camera, stava allargando le labbra, e si stava lasciando andare ad una risata.
E prima di poggiare le dita sui bianchi tasti del piano (senza badare a null’altro se non alla propria arte), solo un pensiero ebbe il coraggio di interrompere la melodia che gli stava pazzamente suonando attorno.

Stanotte, ho sognato l’Ispirazione. E ho fatto l’amore con lei.



  
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