Genere: Comico, Demenziale, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un giorno, cui era stato dato il soprannome di
"Atomico", l'insaziabile avidita` di un Re fece
subodorare un inganno super. Alzare le vele e
fuggire dal pianeta, rientrava sovente nelle abitudini
di questo sovrano ( ma c'e` chi in seno vi covava la
serpe ). Questi infatti era Tap, il pescatore scortese.
Tap viveva tra le inezie, in un nido nelle siepi dal
numero civico 3; aveva addobbato questo posto
simile alla galera, tranne che per i terreni erbosi
dove una smisurata sensibilita` di pellicole era
necessaria! Tap per professione, ha fatto e fa girare
la testa alle persone, e si dice che al Re questo non
bastasse per vivere; Tap difatti il piu` delle volte
lavorava truccato. Ora gli addetti al governo per
separare dagli altri quelli che lavoravano truccati,
presero un attimo di respiro, un liquorino inglese,
qualche tortore diesel, e via a tutta velocita` contro
un palo della palestra. Quando furono esauriti, si
gettarono ai piedi del sovrano per fissare altri
appuntamenti. Intanto Tap s'era munito di
centimetro ed era pronto a vestirsi di un cappotto
popolarissimo: il Pauso! Il suo infisso davanti casa
stava cedendo, per cui era giunta l'ora di espugnare
qualcosa. Presto fatto si mise in marcia
speditamente, ma dopo breve tempo una noia
opprimente gli balzo` addosso, tanto che non voleva
piu` ripartire.
Per fortuna che uno specchio di mare capito` li`
intorno, utile fresco e pacifico; Tap prese un
carrello dei supermercati e si gosse lo spettacolo
marino. Segni di intesa intanto venivano scambiati
fra le truppe del Re, che si dirigeva verso il
pescatore ignaro, da dapprima. Il Re era un bravo
spadaccino, benche` avesse sempre un suggeritore
al suo fianco; durante gli allenamenti preparatori, il
Re urto` l'osso del ginocchio su qualora escrescenza
fosse adatta allo scopo. Da qui ne naquero dei lievi
screzi fra i soldati e il loro capo, quando un
rumorello li distolse dalla discussione: era il suono
di Tap che ingoiava una sardina; sapeva ora che una
prova sportiva l'avrebbe atteso. Ma quale?! Sarebbe
stata una camminata per fare del moto? Oppure la
lotta con la spranga del timone! Mentre Tap se lo
domandava, il Re lo incontro` a brutto muso; lo
colpi` anche per primo con una pertica dura. Tap
rimase immobile, ma il suo copricapo privo di
visiera giaceva al suolo; aveva paura che la sfida tra
lui ed il Re si trasformasse in una battaglia fra
monelli. Non fu cosi` invece, dato che il sovrano
aveva appena impugnato un decalitro, pronto a
colpire Tap in pieno giorno. A fare cio` non fece in
tempo, perche` come lo scatto di una molla parti` il
bastone da poliziotto che il pescatore portava
sempre con se; il Re multiforme e instabile si
riparo` con la borsa da viaggio, maggiormente
accostata alla bocca per impedirgli di gridare. Lo
svantaggio imposto in partenza a Tap, fece in modo
da permettergli poche infrazioni nel corso del
duello. I soldati nel frattempo sedevano, in attesa di
qualche esito; uno di loro si accorse che il Re
rifletteva la sua immagine sulla tromba di uno dei
cavalieri; sempre aguzzando la vista, questo soldato
scopri` un'imboccatura nera all'interno del cappello
del Re. Per richiamare l'attenzione del sovrano,
questi gli tiro` un mattone che pendeva dal braccio
destro di un pupazzo; invece del Re, il pesante
sampietrino ando` a cogliere un ragazzo sullo
slittino che precipito` rilevando una toppa sul
gomito sinistro. Il soldato, causa di tutto cio`, non
seppe ribellarsi per bene, e sgancio` una spallina dal
suo cappotto facendo notare ( a voce alta ) al Re, il
gesto compiuto. Ma il Re e Tap erano tutt'altro che
impegnati in una ridicola zuffa, cosi` che per
rendere possibile un ascolto perfetto, il soldato in
questione si lascio` andare per eccesso e splense in
cielo diffondendo una luminosita` ardente. Proprio
cosi`!
Fu uno spettacolo per il quale tutti si sentirono in
estrema agitazione; approfittando del fenomeno,
Tap taglio` la corda con naturalezza, e cerco`
scampo su una zattera.
Sebbene il Re avesse le idee ben chiare su come
riacciuffare il pescatore, questa sua bravata se la
lego` al dito; cosi` la vendetta che era sul punto di
avverarsi, ostento` un po` e tutti erano gia` pronti a
tornare indietro. Il cavallo del Re si caricava con
una manovella, ed era un mezzo d'assalto fornito di
una focosa impetuosita`! Il sovrano, logorato dalla
precedente lotta con Tap, tento` l'impossibile per
cavalcare quella bestia, che interessante com'era si
stava spezzando in due, per cui, anziche` un cavallo
intero, il Re dovette cavalcarne due meta`. I soldati
ne avevano 80 ciascuno, e con tre di loro potevano
confezionarne uno nuovo delle stesse dimensioni di
quello originale; ogni giorno il Re cavalca uno
stesso numero di cavalli ed altrettanti ne usano i
soldati. Se il sovrano riesce a cavalcare per 17
giorni, con quegli 80 cavalli, per quanto tempo puo`
cavalcare senza problemi?