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Autore: chian    19/01/2012    2 recensioni
Questa è la storia di Andrea, una ragazza italiana, una grande artista e una brava mamma.
Una vita apparentemente felice, segnata però da ferite molto profonde, che l'hanno fatta cambiare.
Poi una grossa offerta di lavoro e l'incontro con una persona molto speciale... ed ecco che la vita cambia nuovamente...
Storia romantica, dall'inizio un po triste, di una ragazza che grazie all'amore è riuscita a ritrovare se stessa.
[estratto settimo capitolo:
mi afferrò per la nuca facendo piegare la mia testa all'indietro.
Rabbrividii a quei tocchi, misi cosi una mano sul suo petto, all'altezza del suo cuore, e di nuovo lo percepii battere all'impazzata.
Che cosa stava succedendo? Che cosa mi stava succedendo? Perchè mi sentivo in quella maniera? perchè il suo tocco era cosi piacevole per me?
Iniziai a sentire un po di imbarazzo e dovetti lottare con tutta me stessa affinchè non lo notasse.
Lo strinsi forte, e affondai le mie mani nelle sue braccia, quello forti e muscole braccia.
Poi iniziò a leccarmi il collo e arrivò fin dietro l'orecchio.
Il cuore quasi sembrò uscire dal mio petto quando la sua lingua andò ad accarezzare le mie labbra.
Poi mi baciò appassionatamente.
Non so quanto duro, ma quel bacio mi tolse il fiato.
Era da tempo che non provavo queste sensazioni, e la cosa mi spaventò moltissimo]
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ian Somerhalder, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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il primo incontro
 


Il volo era arrivato in perfetto orario.

Malgrado la mia ansia anticipatoria, alla fine era andato tutto bene, mi ero messa un po a leggere, avevo ascoltato un po di musica, guardato un film, e il tempo era volato.

Julia invece aveva dormito tutto il tempo.

L'aeroporto di Atlanta era immenso, pullulava di gente.

Come da accordi, un autista della produzione ci aspettava all'uscita.

“Miss Milano benvenuta ad Atlanta! E benvenuta anche a te piccola. Mi chiamo Anthony e sarò il suo autista durante tutta la sua permanenza ad Atlanta”.

“La ringrazio per l'accoglienza Anthony, Julia saluta il signore”.

Mia figlia sfoderò uno dei suoi dolcissimi sorrisi e rispose molto educatamente.

Sia io che Mario ci eravamo impegnati molto perchè fosse educata, rispettosa, altruista, tutte caratteristiche fondamentali per noi, e grazie a Dio i nostri sforzi stavano dando buoni risultati.

Anthony ci fece accomodare in macchina, una bellissima berlina, sistemò il mio trolley nel bagagliaio e salì in macchina.

“Miss Milano ora vi accompagno al vostro appartamento. Miss Plec l'aspetta domani mattina alle 9”.

“grazie mille Anthony”.

Dopo circa un oretta arrivammo a destinazione.

Anthony mi aiutò con il bagaglio e ci accompagnò fino all'ingresso dell'abitazione, poi si congedò gentilmente: “domani passerò a prenderla verso le 8:30, ma se ha bisogno di me anche prima non esiti a chiamarmi, questo è il mio numero. Sono a sua disposizione”.

“Lei è molto gentile, ma non si preoccupi, si prenda pure il resto della giornata per lei, tanto oggi sarò impegnata a sistemare i bagagli, e poi mi riposerò, il viaggio è stato lungo. Quindi venga direttamente domattina. Buona giornata”.

“La ringrazio Miss, buona giornata anche a lei, e anche a te piccola”.

 

Entrammo nell'appartamento: era bellissimo, arredato in stile moderno.

La mia camera era enorme e avevo un bagno con l'idromassaggio; in più la produzione mi aveva fatto trovare sul letto un bellissimo mazzo di tulipani con un biglietto “Benvenuta Andrea”, e la cosa mi aveva fatto un enorme piacere.

La stanza di Julia era un po più piccola della mia, ma comunque bellissima, tutta rosa, sembrava la stanza di una principessa.

La mia piccola era veramente felice, e cominciò a saltare sul letto.

“mamma, mamma è bellissima e guarda ci sono anche un sacco di giochi!!”

“si tesoro hai proprio ragione è stupenda!” risposi.

Lasciai Julia a giocare nella sua stanza, e iniziai a sistemare tutti i bagagli.

Poi chiamai Mario per dirgli che eravamo arrivate, che l'appartamento era bellissimo e che andava tutto a meraviglia.

 

La giornata passò in fretta.

Subito dopo cena misi Julia a letto, andai nella mia camera e decisi di preparare gli abiti da indossare per l'appuntamento con Julie.

Optai per qualcosa di molto semplice, casual: un paio di jeans, maglietta nera, giacca nera e stivali al ginocchio.

Ero stata sempre un amante della comodità, e anche sul lavoro mi piaceva stare comoda.

Dopo diedi un occhiata al copione che la produzione mi aveva mandato, era molto dettagliato, il personaggio che avrei dovuto interpretare era molto complesso, fuori dagli schemi, ma molto divertente.

Poi però la stanchezza iniziò a farsi sentire, decisi cosi che era arrivata l'ora di andare a dormire, mi aspettava una lunga giornata.

 

Mi svegliai di soprassalto.

Le 7:30.

Avevo messo la sveglia, ma non l'avevo sentita.

Avevo solo un ora per prepararmi e preparare Julia.

Feci tutto di corsa, avevo appena finito di spazzolare i miei lunghi capelli nero corvino, che il campanello suonò.

Erano le 8:30, Anthony era in perfetto orario.

 Alle 9:00 in punto ero seduta nell'ufficio di Julie Plec, ma di lei neanche l'ombra.

L'ufficio era molto grande, e c'era un grande disordine, pieno di post-it, cd musicali, foto, campioni di tessuti, sembrava un bazar più che un ufficio.

La cosa mi fece sorridere. Avevo sentito dire che la Plec fosse una perfezionista, e tutto questo ne era la prova: non si poteva sicuramente dire che non curasse nei minimi dettagli lo show, dalla scelta degli abiti, a quella delle location, della musica.

 Intanto mia figlia mi aspettava fuori dall'ufficio con un'assistente della Plec che la teneva impegnata facendola disegnare.

 All'improvviso la porta dell'ufficio si aprì e una signora dal viso molto simpatico entrò frettolosamente.

“Buongiorno Andrea, ben arrivata”. Julie era molto felice di incontrarmi. “scusami per il ritardo, ma sai domani iniziamo con le riprese e devo essere certa che sia tutto a posto”.

“non si preoccupi miss Plec, sono veramente contenta di essere qui. La ringrazio per questa bellissima opportunità e anche per i fiori. Ho apprezzato moltissimo il pensiero”.

Lei mi guardò molto dolcemente e disse: “Ma figurati. Siamo noi che dobbiamo ringraziare te. Il Cast non vede l'ora di conoscerti, sono tutti molto entusiasti, anzi siamo tutti molto entusiasti, io per prima. ah.. per favore chiamami Julie, sai non amo le formalità”.

“grazie mille Julie, spero di non deludere le vostre aspettative”

“sono certa che non lo farai, ho visto i tuoi lavori, mi hai colpito molto, non abbiamo avuto nessun dubbio, volevamo te, ed ora sei qui. Credo che tu abbia già letto il copione, cosa ne pensi del personaggio?”

“un po sopra le righe, ma mi piace”.

“si è un personaggio complesso, ha molte sfaccettature, abbiamo molte idee su come svilupparlo, anzi vorrei parlare con te proprio di questo, ma prima dobbiamo aspettare un altra persona”.

 

Qualcuno bussò alla porta.

“mi sa che la persona che stavamo aspettando è arrivata” sussurrò Julie.

La porta si socchiuse e una voce parlò: “si può?”

“avanti Ian, vieni entra”.

Ian Somerhalder apparve davanti a me: la tv non gli rendeva pienamente giustizia, era molto bello. Si diresse subito verso di Julie e l'abbracciò forte.

“eh tesoro piano, cosi mi soffochi” gli disse Julie.

“mi sei mancata honey, tre mesi di pausa sono troppi, l'ho sempre detto” rispose Ian, poi si voltò verso di me “non volevo essere scortese, scusami, piacere Ian somerhalder”.

Ero molto felice di incontrarlo di persona, quindi sfoderai un bel sorriso e mi presentai a mia volta “non preoccuparti, piacere Andrea Milano”.

Prese la mia mano e la baciò, e mi guardò fisso con i suoi occhi color ghiaccio. Sembrava che con lo sguardo potesse penetrarmi, vedere in profondità, e la cosa mi imbarazzò un po'.

Tutto questo era molto strano, non ero mai stata una che si imbarazzava davanti ad un uomo, ma anche il gesto del baciamano mi colpì molto, di questi tempi vedere uomini galanti era una rarità.

Fortunatamente Julie intervenne “Andrea non stupirti, vedrai ti abituerai a questo trattamento. È un vero gentleman, ed è per questo che tutte cadono ai suoi piedi”.

Lui tirò su le sopracciglia e ribattè: “sono solo contento che sia arrivata! Ma.... piuttosto non dovevi parlarci di qualcosa? Ti ricordo che mi hai fatto alzare prestissimo per venire qui”

“certo... allora veniamo al dunque... quest'anno l'orario della messa in onda della serie è stato posticipato alle 22:00. speriamo di aumentare ancora di più lo share in questo modo, non che ce ne sia bisogno, ma come si dice, abbiamo fatto 30 cerchiamo di fare 31. Questo orario ci permette anche di fare alcuni cambiamenti importanti: innanzitutto ci saranno più scene cruente e poi.....” fece una pausa, forse un po preoccupata della nostra reazione, poi continuò....”e poi... diciamo che l'idea è di inserire qualche scena piccante, e queste scene avranno come protagonisti Damon e Sarah, il tuo personaggio Andrea. Per questo devo sapere se avete delle obbiezioni”.

Io ero una professionista, non mi sarei sicuramente tirata indietro, ma ero curiosa di sapere cosa ne pensava Ian, quindi feci rispondere prima lui “La trovo una cosa magnifica. Mi piace, sarà divertente e sopratutto speravo proprio di interpretare il vecchio Damon, che è molto più divertente, te l'ho sempre detto, quindi mi trovi pienamente d'accordo”.

A questo punto si voltarono da me in attesa di un mio parere. “Ci sto. Facciamolo. La cosa mi incuriosisce moltissimo, poi visto che sei un gentleman non c'è da preoccuparsi, terrai le mani a posto” dissi in tono ironico.

Lui mi sorrise divertito “Non ti prometto nulla, non rispondo del comportamento di Damon, mi dispiace”.

Scoppiammo a ridere tutti e tre.

Julie, era molto soddisfatta: “Bene, sono contenta. Non avevo dubbi che la risposta sarebbe stata questa. Ora scusatemi ma devo scappare, ci vediamo domani mattina alle 7 per iniziare con le riprese”

Ma Ian la interruppe subito: “ domani? ma scusa stasera potremo cenare tutti insieme. Tu che ne dici Andrea. Ti va? Cosi conoscerai tutti”

“si grazie è una buona idea”.

Julie era gia in corridoio e urlò “ va bene va bene ci vediamo alle 9 al ristorante giapponese”.

Era arrivato anche per me il momento di andare, dovevo ancora scegliere un asilo per Julia e avevo solo il pomeriggio per farlo, quindi salutai Ian, presi mia figlia, e mi diressi verso la mia macchina.

Ero veramente felice dell'incontro con Julie e Ian non vedevo l'ora di incontrare gli altri.

Sarebbe stata sicuramente una splendida serata.


note dell'autrice:
ciao a tutti, prima di tutto vorrei ringraziare chi ha recensito il capitolo precedente, chi sta seguendo la storia, insomma tutti quelli che sono curiosi di vedere come andrà.
questo capitolo non mi soddisfa molto, è un capitolo di transizione, insomma i due si sono appena visti, c'è un po di normale imbarazzo, ma sicuramente le cose inizieranno a migliorare nel prossimo capitolo.
spero di non avervi annoiato. buona lettura e buona giornata. 
ps. continuate a recensire, ripeto, belle o brutte le recensioni sono graditissime.
un bacio
Chian

 


nonotrenotc 

  
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