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Autore: Marlary_killmydreams    20/01/2012    1 recensioni
Sono innamorata di un uomo, non il mio fidanzato.. ma un vero e proprio uomo.
Andai al concerto di New York 2 settimane fa, e incontrai i suoi occhi.
Quei enormi e bellissimi occhi azzurri.
Io l'ho potuto toccare, baciare e amare.
Ma nessuno mi credeva.
Prima di andarmene da quel enorme letto mi disse "Raggiungimi a Parigi tra 2 settimane.".
Benissimo, sono passate due settimane.
Avvertii a tutti quello che successe, che lo conoscetti e che dovevo immediatamente scappare a Parigi.
Sapete cosa hanno fatto?
Mi hanno mandato al manicomio.
 
 
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lemon, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Salve ragazze!
Sono tornata con una nuova storia, se così si può definire. ._.
Non è nè troppo nè nulla, è solo un qualcosa per sfogarmi. Non sò cosa ne verrà fuori, vi dico solo che non durerà molto.. quindi..

Quindi per favore, fatemi sapere cose ne dite di questa cagata. D:

Ora vi lascio, dolcezze.
Devo andare a scuola(
si, sono l'unica che và a scuola all'1 e mezza e esce alle 6 e mezza. ._. help me).

Un bacione belle!
-Marti!









Sapete cosa si prova quando ostacolano il tuo sogno?
Quando hai sempre creduto per un'intera vita di continuare a sognare, e di colpo tutto si ferma?
A volte vorresti metterla finita.
A volte ti chiedi 'come vivrò?' e non sai qual'è la risposta giusta.

A volta accade che vuoi finire tutto ciò e se il sogno non accade bisogna mettere fine alla tua vita.

Da piccola mi dicevo che faccio quello, faccio quell'altro, divento, non divento.
E quando capisci che non è così, c'è solo un ultima domanda da porre.

Ci si può innamorare di un qualcosa inesistente?

Tutte queste voci al di sotto della ringhiera urlano cose inutili.
Urlano 'non fare cazzate, Moon!' oppure 'Mooner ti prego, ragiona cazzo!' e 'che cambia, mi spieghi che cazza cambia?!?'.
Tutte queste persone che mi hanno rovinato la vita e ora sono quì a rinfacciarmi di non dovermi sucidare. E vorebbero farmi credere che gli importa qualcosa di me solo perchè stanno cacciando delle fottute lacrime? E a me? Non hanno pensato per me?

E' per colpa loro che ora sono quì al 45 piano di un grande palazzo di New York, nonchè ultimo, stesa sul cornicione.
Solo un passo e metto fine a tutto ciò.
Mi hanno ostacolata, sin da quando sono nata.
In tutti i sensi, 21 anni fa mia madre ha voluto donarmi il nome di 'Mooner', dedicata alla luna. Ecco tutto partì da quel giorno in cui nascetti, lei è un'astrologa e ha pensato a se stessa, poichè lei era tutta applicata con quella fottuta luna. Insomma, io la luna la odio, non ha potuto pensare un 'però può essere che mia figlia quando cresca odiasse la luna, e quindi questo nome non va bene'?!?!
Invece no!

Io voglio essere chiamata 'Marser'.
Non sono un'astrologa, ma Marte è una cosa molto vicino.
Fà parte del mio cuore.

Marte e i miei eroi.

Tutti questi pensieri ormai sono inutili, perchè quì sta arrivando polizia, carabinieri e pompieri. Credo che stanno salendo per l'ascensore, ma se solo si azzardano ad arrivare dove sto io e a toccarmi, faccio l'ultimo passo verso il vuoto.

Scossi la testa e subito la ritirai in dietro. Non soffro di vertigini ma 41 piani non sono pochi, voglio dire.

Passa un'ora, e i stronzi (che poi vogliono salvare la mia vita solo fisicamente) stanno aspettando dall'altra parte del tetto. Li ho minacciati dicendo che se solo azzardavano un passo io mi buttavo giù. Poi sento una voce familiare che gridava il mio nome.
Si avvicina e io riesco a notare chi è.
"Moon!" urlò sorridendo. Io lo guardai accigliata e urlai come una pazza.
"Non avvicinarti o altrimenti mi butto, cazzo!" urlai con tutta la forza che avevo. Lui si arriggidì e si fermò. Non era molto distante da me, quindi potevo guardarlo negli occhi.
"Okay, sto fermo ma almeno ascoltami." disse con normalità. Io lo guardai e annuì.

"Non ha senso quello che stai facendo, la vita è una sola e non si può buttare così per delle cazzate. Moon.. io ti amo.. e non voglio perderti. Non sei pazza.. è solamente che credi troppo nei sogni.. ecco." disse sorridendo per poi abbassare la testa.

'Beh, peccato che io non ti amo affatto.'


"Jack, l'unica cazzata quì sei tu! Tutti voi bastardi avete ostacolato il mio sogno, IO VI ODIO STRONZI! E LO SO' CHE NON SONO PAZZA!" urlai verso gli altri, che mi guardavano da sotto. Allungai la gamba verso l'aria, cavolo questo passo dovevo farlo.
"SONO IL TUO RAGAZZO, SEI UNA STRONZA NON PENSI A ME?!?!" disse urlando. Io di scatto andai dalla parte opposta, scesi dal cornicione e mi incamminai verso di lui. Arrivai da lui e gli piantai un grande schiaffo sulla guancia destra. Lui mi guardò stupito e se la massaggiò. Stronzo. Lo guardai per l'ultima volta e scappai verso i piani di sotto.
Correvo più che potevo e i pompieri mi inseguivano.

Piangevo come una fossennata, insomma è così brutto sapere che nessuno crede in te.

Mi hanno definita 'pazza', e sapete perchè?

Perchè credo nei sogni.

E sapete un'altra cosa?
Questa volta i sogni non sono stati dalla mia parte.

Sono innamorata di un uomo, non il mio fidanzato.. ma un vero e proprio uomo.

Andai al concerto di New York 2 settimane fa, e incontrai i suoi occhi.

Quei enormi e bellissimi occhi azzurri.

Io l'ho potuto toccare, baciare e amare.

Ma nessuno mi credeva.

Prima di andarmene da quel enorme letto mi disse "Raggiungimi a Parigi tra 2 settimane.".
Benissimo, sono passate due settimane.

Avvertii a tutti quello che successe, che lo conoscetti e che dovevo immediatamente scappare a Parigi.
Sapete cosa hanno fatto?
Mi hanno mandato al manicomio.

Ma io lotterò e non mi arrenderò.

 

Uscii fuori dall'albergo, che tra l'altro mi ero intrufolata furtivamente, e tutti i miei parenti mi accolsero. Se prima ero pazza, allora ora lo sono ancora di più. Si accanirono contro di me, c'era chi piangeva, chi mi sgridava, chi mi abbracciava.
Il promblema è che non capiscono.
O forse sono io difficile da capire?


Me li scrollai tutti da dosso e mi allontanai da loro. Finalmente regnò il silenzio, e avevo tutti gli occhi puntati su di me.
"Dovete stare lontanto da me." dissi deglutendo rumorosamente. Loro scossero la testa e mi guardarono di nuovo.
"Non ti è bastato il manicomio? Ora ti volevi anche buttare giù? No ma dico.. SEI IMPAZZITA MOON?!?!" ed eccola lì, quella grandissima donna che mi ha rotto le palle per 21 anni. Quella stronza, ma dolce quando vuole. Quella che mi ha cresciuta perchè papà ci ha abbandonati. Quello che mi ha voluto chiamare con il fottuto nome di Mooner.

Quella che è convinta che sia pazza.

"IO NON SONO PAZZA CAZZO! IO VI ODIO.." urlai serrando i pugni. Mi guardarono con aria interrogativa, cazzo non avevo mai detto queste cose in vita mia. Scoppiai per l'ennesima volta a piangere, e abbassai la testa per non darlo a notare. Mia madre subito si avvicinò e mi abbracciò. Mi accarezzava i capelli, e mi sossurrò un: "Passerà piccola.. passerà.." . Io la guardai, scolsi l'abbraccio e scappai.
Ma prima urlai "Non chiedete di me, perchè non voglio avere più a che fare con voi.".
Correvo, correvo e correvo. Mi ritrovai per delle vie scure, le classiche vie degradate di Los Angeles. Era notte fonda, ma riuscivo a vedere tutto quello squallore.
All'improvviso sentii un odore strano. Un odore che sentii esattamente 2 settimane fà.

Quell odore che emanava quel letto.

Percorrevo il suo braccio nudo dandogli piccoli baci che lo facevano impazzire.

La sua pelle era fantastica, profumava di rose. Finii di percorrere il braccio e mi stesi vicino a lui, il suo braccio prese il mio viso e mi strinse a se. Mi diede un piccolo bacio sulla fronte.

"Amo il tuo profumo." dissi sorridendo. Ero stesa sul suo petto e non potevo guardarlo in faccia, ma me lo immaginai subito con un sorriso.

"Non uso profumi." disse semplicemente. Io sbuffai e lo guardai negli occhi. Ecco, era come mi immaginavo.. stava sorridendo. Dannato Leto.
"Allora amo te." dissi percorrendo il suo petto con la mia mano. Lui sorrise e in un batter d'occhio mi fece ritrovare a due centimetri dal suo viso. Con una mano mi teneva per i fianchi e con l'altra spostò una mia ciocca di capelli dietro l'orecchio. Si avvicinò e sentii il suo calore sulle mie labbra. La sua lingua cercava la mia, giocherellammo per un pò e ci staccammo. Chiusi gli occhi e li riaprii. No, non era un sogno.

Sul suo volto c'era sempre quel dannato sorriso, e la cosa mi faceva impazzire.

Ero innamorata di lui.
Lui no, ma io si.

Dopo pochi attimi, mi strinse tra le sue braccia, i nostri corpi nudi erano perfettamente vicini, mi sossurrò un "L'amore fà male." e ci addormentammo.

No Jared, quelle parole fanno male.


Ho urgentemente bisogno di tornare a quei giorni.

Non mi arrenderò, c'è la farò e potrò incontrare di nuovo quei grandiosi occhi. 

   
 
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