*le parti in corsivo sono i dialoghi dell’anime
Gli
umani sono creature stupide rovinano la Terra con colate di cemento.
Sono seduto su un grattacielo,non importa quale, una
delle tante costruzioni di cemento che distruggono questo pianeta. Osservando intorno, noto che tutto sembra essere ricoperto
di quel miscuglio grigiastro di acqua,sabbia e acciaio e sono disgustato dal
genere umano che distrugge così il Pianeta Azzurro.
Da
migliaia e migliaia di anni la mia gente sogna di ritornare sulla Terra il suo
luogo di origine.
E più guardo questo penoso spettacolo, più rifletto sulla
delusione che il mio popolo proverebbe se solo lo vedesse. Al ribrezzo che la mia gente avrebbe se sapesse che il loro
adorato pianeta ,il loro luogo d’origine nel quale sognano di ritornare, è ridotto in queste misere condizioni, per colpa
delle creature che vi abitano ma che non lo sanno apprezzare.
I
nostri amici e i nostri cari ci hanno mandato qui perché il sogno si tramuti in
realtà.
E ricordando la mia gente ricordo anche il motivo
per cui siamo venuti sulla Terra. Per realizzare il sogno del mio popolo di poter di nuovo vivere in quel posto che
lasciarono ormai milioni di anni fa, per uno in cui le condizioni climatiche
sono estreme.
Finora
io ho fatto tutto il possibile per non deludere le loro aspettative, mi sono impegnato
a massimo. Eppure …
Ho fatto tutto il possibile per dar loro una qualche
speranza di poter tornare in questa
terra solare, ed abbandonare per sempre quel
gelo sotterraneo nel quale siamo forzati a vivere. Per partire da quel
pianeta ostile dove siamo obbligati a combatte tutti i giorni per un po’ di
cibo e di calore, e dove siamo costretti a lottare contro il freddo gelido di un
continuo inverno per sopravvivere. Ma invece …
Nonostante
i miei sforzi mi è andato tutto storto. I miei piani erano perfetti,studiati nei
minimi dettagli affinché andassero a buon fine anche il presenza di nemici e
ostacoli imprevisti. Come ho potuto fallire così clamorosamente.
Invece ho fatto solo sbagli. Eppure avevo pensato ad
ogni minimo particolare, i miei piani erano eccezionali con una percentuale di
fallimento pari a zero. Avevo pensato anche di vincere contro dei nemici che
poi si sono rivelate essere le Mew Mew, e non pensavo di poter perdere contro
un nuovo arrivato. Come sono stato
sconfitto così facilmente?
Strawberry.
Prima è solo
un sussurro incredulo,che man mano diventa una certezza. Non sono
riuscito nel mio intento perché a
bloccarmi c’è sempre stata quella ragazzina dai buffi codini rossi e dagli
occhi color cioccolato, sempre illuminati dalla gioia di vivere. Mi sono
presentato a lei con un bacio. Un semplice sfioramento di labbra che però mi
aveva fatto provare emozioni incredibili. Per nascondere a me stesso, ma
soprattutto a lei il mio turbamento, negli incontri seguenti l’ho trattata come
un giocattolo,come una bambolina. Ho cercato di non pensarci, di ripetermi che
era solo uno sfizio,ma più lo facevo più lei diventava un’ossessione. Un’ossessione
malata,poiché il dolore di non saperla
mia mi torturava e mi faceva impazzire. Un’ossessione che poi si è trasformata
in amore. E capendo finalmente di aver firmato la mia condanna a morte,perché l’unica
medicina a questo dolore, non solo fisico, è la stessa malattia,urlo disperato
il suo nome.
Strawberryyy!!!