Un omaggio all'amore della tua/mia/vostra vita, la prima cosa vera di questo mondo, la prima forza e la prima debolezza.
Davanti ad essa non ci sono più pretese ne difese, si sta pronti a subire la felicità o la tristezza.
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Distanziatori per vivere meglio,
mi dicono spesso che starsi lontano fa bene,
fa bene, fa male …
a chi bisogna credere?
Velocità di movimento nel pensarti,
mi accorgo che davanti allo specchio io mi riconosco
più brutto, più vecchio …
anche molto più stanco.
Non ho più difese
Davanti a te
Non ho pretese
Da farti, ora … anche se …
Ho ancora … voglia di te.
Fantasticare su tutte le mie scelte,
mi accorgo soltanto di quanto sei la mia debolezza
portatrice di grande felicità e gioia
ma anche di grande tristezza.
Possibilità di ricordarti così come ti ricordo,
mi accorgo che davanti ai miei dubbi mi chiudo
non esco, rimango …
e alla fine poi piango.
Non ho più difese
Davanti a te
Non ho pretese
Da farti, ora … anche se …
Ho ancora … voglia di te.
Sono cadute miliardi di foglie nei giardini nascosti in me,
e tu sei l’autunno che colora tutti i giardini dentro di me,
e tu sei l’inverno che imbianca i giardini dentro di me,
e poi sei la primavera …
la prima cosa vera.
Non ho più difese
Davanti a te
Non ho pretese
Da farti, ora … anche se …
Ho ancora … voglia di te.
Sono cadute miliardi di foglie nei giardini nascosti in me,
e tu sei l’autunno che colora tutti i giardini dentro di me,
e tu sei l’inverno che imbianca i giardini dentro di me,
e poi sei la primavera …
la prima cosa vera.