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Autore: Girasolefelicissimo    21/01/2012    5 recensioni
Salve a tutti, ho riscritto questa storia sperando che possa piacervi!
Alice, fin da piccola ha avuto un potere incredibile, che si tramanda da generazioni in generazioni dalla sua famiglia. Molte persone hanno tentato di scoprire chi sia ma senza molti risultati positivi. E Mephisto, un po' troppo curioso tenta di scoprire il suo segreto,  ma non sa cosa gli attende..
[Mephisto X Alice] 
Genere: Comico, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amaimon, Mephisto Pheles, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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5 Giorno Ore; 6:50
 
Mephisto era li, in piedi (Come al solito) Davanti al letto di Alice nel tentativo di svegliarla.
-Alice..- Disse esasperato. La ragazza si girò dall'altra parte del letto. 
-Si, si.. Lascia pure li le mutande..- Mephisto la guardò perplesso.
-Le mutande?- Alice si accorse di ciò che aveva detto e si alzò in piedi.
-No! Cioè, io! Voglio dire che..!- Farfugliava parole senza senso nel tentativo di trovare una scusa adatta. Mephisto fece un sorrisetto e diede una piccola risatina.
-N-NON RIDERE!- Urlò imbarazzatissima.
-Su preparati o faremo tardi- Disse Mephisto tentando di nascondere il suo sorrisetto da depravato. Se ne uscì dalla stanza e aspettò fuori. Alice si preparò in fretta e in furia e uscì dalla stanza. Entrambi si diressero verso il lungo corridoio in silenzio, uscirono dalla casa è entrarono nella limousine che li stava aspettando. Li dentro fu una tragedia. Il silenzio regnava, si sentiva solo il rumore del tacco degli stivali di Mephisto che ticchettava sul pavimento. Alice iniziò a fissarlo e pensò a ciò che aveva detto poco fa e diventò leggermente rossa in viso. Si voltò da un altra parte e guardò fuori dal finestrino nel tentativo di eliminare quel pensiero dalla sua testa.
Arrivarono a destinazione, entrarono nel suo ufficio. Mephisto si gettò letteralmente sulla sua poltrona e si mise comodo. Alice si sedette su una sedia cercando di stare il più lontano da Mephisto. 
Mephisto iniziò a spiegare. Finito tutto ciò chiese ad Alice di spiegare quello che aveva capito, lei ovviamente gli disse tutto.
-Bene, abbiamo finito- Mephisto iniziò a frugare nel suo cassetto e tirò fuori delle cartelline.
-Finito? Di già?- Alice guardò l'orario e notò che la lezione era finita prima del previsto.
-Si, sono pieno di lavoro perciò ho sintetizzato la lezione- Disse sfogliando dei fogli. Alice iniziò a guardarsi attorno annoiata, e sbuffò.
-Se ti annoi gioca con il mio nintendo Ds- Gli disse indicando il gioco che stava sulla scrivania senza distogliere lo sguardo dai documenti.
-No. Mi scoccio di giocare con il nintendo... Posso uscire?- Mephisto la guardò.
-Uscire? e dove?-
-Bho.. fare un giro per la scuola, uscire nel cortile.. Qualcosa del genere- Mephisto sospirò.
-D'accordo, vai pure- Alice uscì dall'ufficio e iniziò a camminare per i lunghi corridoi della scuola. Suonò la campanella, le porte delle aule si aprirono e l'intero atrio si riempì di gente. Alice incominciò ad essere sballottata qua è in la. Poi dopo pochi minuti torno il vuoto e il silenzio.
-Oddio.. Per poco non morivo- Disse Alice piegata su se stessa. Stette ferma li per un paio di minuti e dopo riprese a camminare, quando dal nulla comparve un ragazzo che correva a gran velocità.
-Sono in ritardo, sono in ritardo!!- Il ragazzo gli sbatte contro e entrambi caddero a terra.
-Ma insomma! Razza di Imbeci..- Alice si bloccò e guardò attentamente il ragazzo. Aveva i capelli blu scuro e due bellissimi occhi azzurri.
-Oh, S-scusa!- Il ragazzo si alzò in fretta, prese la mano della ragazza e l'aiuto ad alzarsi. Dopo averla aiutata ad alzarsi riprese a correre e si diresse verso un aula. Alice si guardò la mano. Gli era bastato guardarlo in faccia per capire di chi fosse.
-Rin Okumura, il figlio di Satana eh?...- Sbuffò, e si pulì la mano sulla maglietta. 
Uscì dall'edificio e si diresse verso un bosco. Il bosco era illuminato da una luce fioca e si sentivano gli uccellini che cinguettavano. Alice si sentiva tranquilla li in mezzo alla natura, c'era un leggero venticello che gli scompigliava i lunghi capelli neri. Stava li, immobile a respirare l'aria fresca. Poi si avvicinò ad un albero, si sedette e si appoggiò con la schiena sul tronco, alzò di poco la testa verso l'alto e osservò i rami con attaccate delle foglioline verdi. Chiuse gli occhi e respirò profondamente, Sentì un rumore ed aprì gli occhi. Sul ramo di un albero stava seduto Amaimon che stava fissando la ragazza.
-Che vuoi?- Chiese Alice tenendo le braccia incrociate.
-Voglio giocare- Disse scendendo dall'albero. 
-A che cosa? A carte?- Disse sorridendo. Amaimon la guardò male.
-O preferisci a dama?- Amaimon si sentii preso in giro, quindi si scagliò contro di lei e la prese per il collo, sbattendola con la testa contro l'albero.
-Preferisci giocare a morra cinese?- Amaimon la fulminò con lo sguardo e gli strinse ancora di più il collo.
-Nngh.. Ma non lo sai, che non si picchiano le ragazze?- Disse parlando a fatica. Con le dita della mano toccò il polso del Demone verde e gli strinse con forza la Vena Demoniaca*
Amaimon si bloccò e la guardò con aria infuriata. Alice si alzò in fretta e si spostò. Amaimon iniziò a muovere il polso nel tentativo di "Sbloccarlo".
-Come fai a conoscere le vene demoniache?- Alice fece un sorrisetto.
-Sono una cacciatrice di Demoni.. e normale che io le conosca-
Amaimon fece un sorriso da ebete e gli corse incontro, fece un salto verso di lei e tentò di attaccarla. Cercò di tirargli un calcio nel fianco ma lei gli prese la gamba, la tirò a se e con la mano libera gli tirò un pugno nello stomaco, poi in fretta prese l'altra gamba, l'alzo verso l'alto, porto le sue gambe sulle sue spalle e gli tirò un calcio in mezzo alle gambe che lo fece volare e scaraventare contro un albero. Amaimon si alzò indolensito e tentò di attaccarla nuovamente. 
-Daemon abiit- Quando disse quella frase Amaimon venne scaraventato contro un albero, poi di nuovo e una volta ancora. Cadde a terra. Cercò di rialzarsi ma Alice si avvicinò a lui e gli mise la mano sulla sua testa verde.
-Amaimon, smettiamola di combattere. Non mi piace per niente- Gli disse facendo Pat, pat sulla testa. Amaimon incominciò a ringhiare e saltò addosso ad Alice. Adesso i due incominciavano a fare delle capriole, dandosi più graffi e pugni possibili. Amaimon la bloccò sotto di se e con le mani la bloccava. Con le sue unghie graffiò il viso della ragazza e gli fece fuoriuscire del sangue. La ferita si era rimarginata rapidamente, Amaimon iniziava a fissare la guancia della ragazza che aveva graffiato, Alice si approfittò della sua distrazione e gli diede un calcio nella pancia lanciandolo dietro di se. Amaimon atterrò con "Grande stile" mentre Alice si era rialzata cercando di riprendere fiato. I due stavano distanti, entrambi affaticati, nessuno (A parte i suoi fratelli) era riuscito a tenergli testa. 
-Che cosa sei?- Gli chiese incuriosito Amaimon.
-Insomma- Respirò profondamente e riprese a parlare. -Mi meraviglio che non ci sia arrivato! Cos'è, sei stupido per caso?- Gli chiese mettendosi le mani sui fianchi. Amaimon la guardò infuriato, normalmente l'avrebbe attaccata ma era ancora esausto.
-Waa..- Alice alzò gli occhi verso il cielo. Li chiuse, fece un respiro profondo e li riaprì -Sono colei che voi odiate!- Amaimon la guardava ancora con aria da punto interrogativo.
-Oh mio Dio! Ma sei veramente un deficente!- Gli urlò contro. Amaimon gli si scagliò contro e tentò di tirargli un pugno in faccia, lei ovviamente lo evitò e si spostò altrove.
-Senti, sono stufa, basta combattere. Ok?- Amaimon ci pensò su per un po' e mentre stava pensando alla risposta la osservava attentamente.
-Ok..- Alice iniziò a massaggiarsi il collo e iniziò a dirigersi verso l'ufficio del preside. Giunta li Mephisto incominciò ad applaudirla soddisfatto. Alice si guardò attorno nel tentativo di capire del perche  avesse ricevuto quell'applauso.
-Che ho fatto?-
-E la prima volta.. E la prima volta che qualcuno riesca a tener testa ad Amaimon, Brava- Applaudì di nuovo all'ultima parola.
-Ci hai visti?.. Come?-
-Dalla finestra, da dove senò?- Iniziò a dirigersi verso la finestra, cercando di capire di come li avesse potuti vedere.
-Scusami.. Ma come?- Mephisto sorrise. Si alzò dalla poltrona e si avvicinò alla finestra indicando con il dito il bosco in cui si stavano battendo.
-E tu.. Sei riuscito a vedere l'intero combattimento.. Da questa distanza?-
-Già, avrei voluto osservarvi da vicino, ma il lavoro non me lo ha concesso- Fece spallucce riaccomodandosi nella sua poltrona.
-Cioè.. Tu sapevi del combattimento?-
-Ovvio!- Alice lo guardò incredula. Iniziò a trattenere la rabbia dentro di se.
-Q-quindi, Tu hai permesso, alla tua sottospecie di fratello, di picchiarmi?- Gli chiese infuriata.
-Certo..- La guardò Mephisto, con aria divertita. Quasi gli facesse piacere vederla arrabbiata. Alice iniziava a trattenersi dal prenderlo a calci in culo. 
-Si puo' sapere almeno, PERCHE?!- Gli chiese stringendo i pugni.
-Desiderava giocare con te, perciò l'ho accontentato-
-B-bene...-
-Ce altro?- 
-Credo di no..- Mephisto riprese a compilare dei moduli e Alice era rimasta li a fissarlo ancora infuriata.
-Non stare li in piedi come una statua siediti sul divano- indicò il divano che c'era di fianco alla scrivania. Alice si diresse vicino al divano e si sedette. Poggio il suo gomito sulla gamba e appoggiò la testa sulla mano. Guardava attentamente Mephisto, indaffarato nel compilare moduli.
"Ma che diavolo terrà da compilare si puo' sapere? Fatture? Luce? Documenti degli studenti?" Pensò osservandolo da capo a piedi "Che noooiaa!" guardò fuori la finestra sbuffando, poi si stufò e riprese a guardare Mephisto con aria interessata. Mephisto posò la penna, si girò, e guardò dritto negli occhi Alice.
-Ho qualcosa sulla faccia?-
-Eh?- 
-Mi stai fissando, non che mi dispiaccia, assolutamente, ma potrei capire del perche?- Gli chiese incuriosito.
-N-no.. e che non c'è nient'altro da fissare qui, se non la tua faccia- Guardò altrove cercando di non guardare quei suoi occhi verdi. Mephisto si sentii soddisfatto e quindi riprese a lavorare. Alice venne di nuovo presa dalla noia, guardò il divano e decise di stendersi nel tentativo di addormentarsi. Mephisto si volto di poco e gli sorrise. Alice sentii un brivido scorrergli lungo la schiena e si voltò dall'altra parte del divano cercando di dormire.
-Che faccia da culo..- Disse sottovoce senza accorgersene. Si chiuse di scatto la bocca, si voltò leggermente con la testa e guardò Mephisto.
"Menomale.. Non ha sentito.." Invece aveva sentito, eccome! Sul volto di Mephisto si era creata un espressione irritata e cercava di farsela passare scrivendo con forza sui documenti con la penna.
 
\\\\\
 
-Aniue!-
-Parla abbassa voce Amaimon, si potrebbe svegliare- Amaimon era seduto per terra di fianco alla ragazza.
-Ma non è morta?- Mephisto lo guardò esasperato.
-Sta dormendo, non è morta- 
-Oh..- Amaimon iniziava a giocherellare con i lunghi capelli di Alice, facendoli scorrere tra le sue mani e facendoli volare in aria.
-Smettila di giocare con i suoi capelli!- Gli disse Mephisto infuriato. -Se gli cadono i capelli, finiranno sul tappeto e dopo dovrò pulirlo-
-Ma sono cosi morbidi e lunghi!- Mephisto lo guardò con aria stufata.
-Quand'è che potrò ancora giocare con lei? Voglio ucciderla questa volta!-
-Amaimon..- Sbuffò Mephisto -Non devi ucciderla, solo ferite-
-"Colei che voi odiate"- disse Amaimon. Mephisto lo guardò.
-Ha detto cosi "Colei che voi odiate" Che significa?-
-Non lo so- Mephisto riprese a scrivere e mentre scriveva pensava a quella frase: "Colei che voi odiate" Mentre scriveva stava pensando al significato di quelle parole.
Amaimon nel frattempo prese in braccio Alice e iniziò a dirigersi verso la porta.
-Dove stai andando? Con Alice per di più-
-Andiamo a giocare!-
-Ma sta dormendo-
-La sveglierò- Amaimon uscì dalla porta con Alice in braccio.
 
\\\\\
 
Alice si svegliò, non era nel suo letto, nè sul divano dell'ufficio di Mephisto, ma era sdraiata per terra. Chiuse le mani a pugno e quando la riaprì si ritrovo dei fili d'erba in mano. Si guardò attorno e si accorse di essere in un bosco.
-Sto sognando?- Si grattò la testa, confusa, guardandosi attorno.
-No- Si girò di scatto cercando di capire da dove provenisse quella voce.
-Amaimon? Perche mi hai portata qui?-
-Per mostrarti i miei veri poteri-
-Poi?-
-Poi cosa?-
-Dopo che mi hai mostrato i tuoi poteri.. Che farai?-
-Ah, ti ucciderò!-
-Ah bene, No cosa?!-
-Hai capito bene! Ti ucciderò!- Alice lo guardò preoccupata.
-E.. Perche mi vuoi uccidere?-
-Non voglio che un lurrido essere umano mi batta o mi tenga testa-
-Lurrido.. Essere umano?- Alice lo guardò disgustata. Ma poi gli sorrise.
-Allora prego, incominciamo- Gli porse la mano. Amaimon la afferrò e la fece oscillare su e giù, poi cercò di lasciare la presa dalla sua mano cosi da attaccarla ma non ci riuscì. I due si guardarono, poi Alice fece un ghigno e fece volare Amaimon dietro di se.
-Questo e per avermi definito "Lurrida Umana"- Amaimon si scagliò contro la ragazza a grande velocità quando improvvisamente si fermò davanti a lei. Lei normalmente lo guarda instranita, si chiedeva del perche si era fermato e presto ebbe la risposta. Amaimon schioccò le sue dita sulla sua fronte e presto si ritrovò a sbattere contro una decina di alberi.
-Ahio..- Si massaggiò la fronte dolorante, si alzò in piedi e si sgranchì le ossa. -Che dolore, che dolore!- Lo guardò arrabbiato, si diresse verso di lui e gli bloccò la vena Demoniaca del braccio sinistro. Ma con l'altra mano che aveva ancora a disposizione  gli tirò un pugno in faccia, poi un altro e un altro ancora finchè non si stufò. Caccio i suoi lunghi canini e incominciò a sbranare il braccio del Demone. Amaimon rimase di stucco, non si aspettava questo tipo di reazione da parte sua. Incominciò ad urlare di dolore. Alice lo gettò contro un albero e si pulì la bocca.
-Bleah! Il sangue di un demone è marcio!- Incominciò a sputare per terra nel tentativo di togliersi quel sapore di sangue dalla bocca.
Amaimon Gli corse incontro e tentò di sferrargli un pugno nello stomaco, ma lei gli bloccò il braccio e di diede un pugno sul gomito in modo da spezzargli il braccio e gli diede un calcio nella schiena cosi da farlo cadere a terra. Amaimon si voltò verso di lei e la guardò, aveva un filo di sangue che gli scorreva dalla bocca. I due si fissarono, aspettando una mossa dall'altro. Amaimon guardò la ragazza e batte un pugno per terra. Da quel pugno la terra iniziava a tremare, poi, improvvisamente Alice non sentii più il terreno sotto di lei e venne risucchiata da una voragine. Alice cercò di aggrapparsi a qualcosa nel tentativo di risalire. Ma niente, ora era scomparsa, risucchiata in quella voragine. Amaimon si alzò e si avvicinò alla voragine guardandoci dentro.
-Tsk.. Anche se era un umano, non era male. Però è comunque morta, si vede che nessuno mi puo' battere- Stava per andarsene quando vide che qualcosa stava illuminando la voragine. Era una luce
azzurrina mischiata col bianco. La nube Azzurrina scomparve e al suo posto veni una nube grigiastra e nera. Si affacciò e guardò a fondo la voragine. Ci fu un lampo e dal nulla risalì Alice.
Amaimon fu sconvolto, non vedeva una creatura del genere da anni. Rimase quasi spaventato. Si allontanò di poco e la guardò.
-Cos'è?- Piegò leggermente la testa Alice, sfoggiando un sorriso diabolico che farebbe venire i brividi a chiunque. -Hai cambiato espressione. Per caso hai paura?-
-Certo che no!- Amaimon si trasformò nella sua versione demoniaca. Sulla  sua testa comparvero delle corna, i suoi denti diventarono più affilati che mai, le sue braccia e le sue gambe si trasformarono come quelle di una lucertola e la sua coda diventò come quella di un coccodrillo. Fece apparire una gigantesca pietra alta 10 metri e lui era posizionato sopra la testa del "Mostro" che la manovrava come se fosse una marionetta.
-Woo..- Alice osservò il mostro che c'era difronte a lei. -Piccolino eh? Ah, vabbè- Amaimon cercò di spappolarla nel vero senso della parola. Manovrò quel mostro e gli tirò dei pugni.
"Tsk.. Non posso battere un mostro di quella misura senza un arma, l'unico modo per abbatterlo e abbattere il burattinaio" Pensò riparandosi vicino ad un albero. Si nascose nella fitta foresta. O meglio, ciò che rimase della "Fitta foresta" Il combattimento tra i due era stato cosi catastrofico che avevano abbattuto più di 30 alberi.
-Esci fuori, gioca con me!- Gridò Amaimon distruggendo ancora altri alberi. Alice uscì dal suo nascondiglio e si posizionò difronte al mostro.
-Small shooting stars, come to me!- Nella sua mano comparvero dieci piccole stelline. Salì ad una velocità incredibile sul braccio del mostro, mentre saliva lanciò una stella nello stomaco del mostro di pietra, poi una sull'altro braccio, due sulle gambe e una al collo. Si avvicinò ad Amaimon e prese la stella più grande che aveva nella mano e gliela ficcò in mezzo agli occhi. Amaimon perse i sensi e cadde a terra. Nel momento in cui stava cadendo il mostro scomparve. Toccò terra e accarezzò il viso del Demone verde.
-Non voglio ucciderlo.. Basta uccidere!- Iniziò a sentire delle voci nella sua testa.
 
-Ricordati, chiunque venga a sapere del tuo segreto, deve essere ucciso. All'istante-
 
Incominciò a tremare. Poi nella sua mente vide una persona.
 
Indossava una lunga tunica, sporca di sangue, il viso era coperto da una maschera. Affianco a lui c'era sua madre e suo fratello... Senza vita, erano ricoperti di sangue, la pelle bruciata con 
delle ferite profonde.
-I-Io.. Non voglio uccidere!-
-Devi farlo, e questa la regola-
-No! Non me ne frega della regola!- L'uomo sorrise a quelle parole disperate..
 
Alice tremava come un gatto impaurito e guardò Amaimon.
-Devo ucciderlo- Si avvicinò per ucciderlo ma poi si bloccò. Si mise una mano sul viso e iniziò a sbuffare.
-Non ne ho il coraggio! E mai possibile?! Durante le missioni uccido milioni di demoni..- Iniziò a parlare da sola come una psicopatica.
-Ma quelli.. Sono solo animali.. Gente come Amaimon.. E anche metà umano no? Uaaa!- Non riusciva più a ragionare quando gli venne un idea: Punto la sua mano contro Amaimon.
-Retour à la Géhenne- Amaimon Scomparve e Alice rimase sola.
-Spero solo di aver fatto la cosa giusta..-
 
 
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Vene Demoniache: Sono delle vene che hanno i Demoni, In tutto ne sono 5: 1 nella pancia, una nel braccio sinistro, una nel braccio destro, una nella gamba destra e una nella gamba sinistra. Che se tocchi, Ad esempio la vena demoniaca che sta nel braccio sinistro si paralizza il braccio.
 
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-Finalmente la storia torna ad essere finalmente seria! Scusate per la prima parte (Quella del risveglio di Alice) So che non vi sarà piaciuta, ma volevo scrivere una cretinata ad inizio capitolo, perciò.. E uscita fuori quella scena.-
Amaimon: Dov'è l'autrice?
Io: Ca*** *Si nasconde dietro la poltrona*
Amaimon: *Esplora l'ambiente e se ne va*
Io: *Si guarda attorno* Scusate se mi nascondo ma quel cretino di Amaimon mi vuole uccidere. *Guarda la sua storia* bene! Sono tornata a passo con la storia! Adesso devo solo pubblicare il quarto capitolo! (Che avevo già scritto per la serie vecchia) Sapete mi sono iscritta su DeviantArt.. Normalmente li sopra bisogna disegnare e creare capolavori, ma in quel momento stavo solo giocando con le applicazioni. Una bambina di cinque anni avrebbe fatto un lavoro migliore, persino su Paint ._." Ma vabbè.. Nessuno è perfetto. Vi chiedo scusa del fatto che ci ho messo tanto ad aggiornare la storia, ma e che sono amministratrice su una pagina di Facebook. 
 
http://www.facebook.com/pages/Voler-andare-in-giro-vestiti-come-Mephisto/109264105848712?sk=wall

E allora, la pagina mi ha distratto dalla storia. u_u Passateci! Voglio vedere se indovinate io chi sono è__è (ve ne accorgerete subito, già dalle cretinate che pubblico su quel povero sito) Appena vedrete un link questa sara la vostra reazione "Ah, si, e questa quella cretina che scrive grandi cagate su Efp, e capace di inguagliare un sito stupendo" ç__ç 
Ah, dimenticavo! Vorrei ringraziare una nuova persona che ha messo tra i preferiti questa cagata clamordiale:  renahigurashi1 
La poverina già seguiva prima questa storia ed è rimasta scandalizzata sulla scena Yaoi tra Mephisto e Amaimon è__è Missione riuscita. Mi sento completa!
Allora, gentagliaaaaa, vi piace come procede la storia? Vi prometto che cercherò di pubblicare al più presto il 4 capitolo!
 
Aloha!
 
*Compare una mano sulla spalla dell'autrice* *Si gira lentamente*
Amaimon: Dove pensi di andare?
Io: ....
   
 
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