- "Oddio sono in ritardo!"- dissi mentre uscivo frettolosamente dall'aula e correndo raggiungevo l'ingresso principale dell'università.
Ormai è passato un mese da quando sono arrivata all' "International Seul University" e ancora non mi sono abituata alla sua immensità.
Più che un'università, ha l'aspetto di una vera e propria città, avete presente i collage americani? Mbè diciamo che è 3/4 volte più grande...
L'ala est del campus è occupata dalle facoltà scientifiche, l'ala ovest da quelle umanistiche, tra cui la mia, e l'ala nord dal reparto di arte, danza, musica e spettacolo, dove,
come recitano tutti i volantini sparsi per il campus, si formeranno gli idol di domani... Cosa sono gli Idol? Sono ragazzi e ragazze, di una bellezza fuori
dal comune, che ballano, cantano, recitano, presentano e chi più ne ha più ne metta.. Sinceramente? Sono bellissimi da guardare ma io non penso che sarei mai capace
di fare la loro vita...
Ma torniamo a noi... Anzi a me! Sono qui grazie ad uno scambio socio-culturale Italia-Corea, che mi permetterà di studiare in Corea per il prossimo anno, vivo nel dormitorio
che l'università ha messo a disposizione per noi stranieri e piano piano sto conoscendo delle persone fantastiche! E a proposito di loro...
-"E dai dimmelo!!"- Luigi piagnucolava rivolto ad Emilio.
-"Ti ho detto di no!"- Emi lo guardava scocciato.
-"E daiiiii!!!"- Luigi imperterrito insisteva.
_"Scusate il ritardo."- Dissi mentre cercavo di riprendere fiato dopo la corsa.
-"Tranquilla ci siamo abituati."- Mi disse Susy mentre mi appoggiavo a lei. Non sono mai stata una sportiva e correre non è di certo l'attività che preferisco.
Luigi ed Emi erano ancora presi dalla loro conversazione che non si accorsero neanche del mio arrivo.
-"Che è successo questa volta?"- Chiesi a susa, indicando i due con gli occhi.
-"Sempre la solita cosa, Emi fa finta di avere un oscuro segreto inconfessabile e Luigi, come sempre ci casca, è lo bombarda di domande per far sì che glielo
dica. Non imparerà mai!"- Mi rispose.
-"E dai Luì smettila! Se non te lo vuole dire non insistere."- Dissi girandomi verso i ragazzi.
-"Ma uffaaaaaaaaa!"- Luigi sbuffò e mise il broncio.
-"Certo che sei proprio un bambino."- Emi lo guardò con sufficienza e girandosi verso di noi ci fece un sorrisetto.
-"Dai su! Andiamo in caffetteria che ho bisogno di prendermi qualcosa che mi faccia svegliare."- Dissi agli altri.
Ed eccoli qui, una piccola rappresentanza dei miei nuovi amici. Emilio fa parte del dipartimento di Ingenieria, Susa di quello di Biotecnologia e Luigi studia
per diventare stilista e quindi frequenta i corsi nel famoso dipartimento di danza, arte, musica e spettacolo, cosa che lo fa distrarre non poco!

Arrivammo, prendemmo posto in un tavolino libero davanti alla grande vetrata e ordinammo.
-"Allora, questa volta come mai hai fatto ritardo?"- Mi chiese Emi.
-"Scusate ho dovuto ricopiare degli appunti della lezione".-
-"Si certo ora si chiamano appunti"- Rossella che era appena arrivata prese posto vicino a Luigi e mi guardò ridacchiando.
-"Certo che si chiamano appunti. Perchè come si dovrebbero chiamare?"- Risposi non capendo dove volessero arrivare.
-"Dai ammettilo! Anche oggi ti sei messa a fissarlo dalla finestra della tua aula"- Mi disse Luigi curioso.
-"Raga mi avete presa per una stalker? Guardate che state parlando con me, "Fabiola" non con "Rossella"-
-"Ehi! io non sono una stalker!"- Disse Rossella distogliendo un attimo gli occhi da un gruppo di ragazzi, molto carini, che stava fissando da quand'era entrata.
-"Oddio quanto odio i miei compagni di università!"- Graciano ci interruppe mentre si aggiungeva alla conversazione sorseggiando il suo caffè.
-"Che è successo Graci?"- gli chiesi.
-"Sempre le solite cose... La gente ignorante dovrebbe stare zitta! Ma lasciamo perdere... Who cares!
Di che stavate parlando?"- Ci chiese.
-"Fabiola nega di aver fatto tardi perchè impegnata a fissare "l'uomo della sua vita". Non vuole ammettere di star diventando
una stalker peggio di Rossella.- gli spiegò Luigi.
-"Ehi!"- Dicemmo in coro io e Rossella.
-"Innanzitutto non sono una stalker..."
-"Neanche io!"- Rossella mi interruppe.
-"No rosella tu lo sei!- Risposi e tutti annuirono e si misero a ridere.
-"Si è vero lo sono!- Rise anche lei.
-"Comunque dicevo... Non sono una stalker e non ho mai detto che lui è l'uomo della mia vita! E poi oggi non lo stavo fissando!"- dissi in mia difesa.
-"Allora ammetti che le altre volte l'hai fissato"- Susa mi dava delle leggere gomitate con un sorrisetto stampato in faccia.
Prima che potessi risponderle, Graciano disse:
-"Raga ma tanto è tutto inutile. Vi rendete conto sì che loro non vi guarderanno mai.-
-"Grazie Graci. Come sempre tu si che sei un amico pronto a dire delle parole di conforto"- gli disse susa guardandolo storto.
-"Fate come volete, io vi ho avvertito!"- Rispose lui e si buttò con la schiena contro la poltroncina.
Graciano è così, a volte ha dei modi un po' bruschi, ma di certo non ti manda a dire le cose... Magari con il tempo riuscirà a smussare un po' il suo carattere,
nel frattempo noi ce lo teniamo così com'è perchè anche se fa il duro, cinico che non ha bisogno di niente e nessuno, in fondo è un tenerone. E' arrivato qui
in corea per studiare ingenieria biomarina mentre Rossella, la nostra stalker di fiducia, sta studiando per poter diventare una brava make up artist, nel frattempo si tiene
occupata cercando informazioni, qua e là, sulle persone che le interessano. Se volete sapere qualcosa su qualcuno all'interno del campus, state pur certi che
se lo chiedete a lei saprà darvi le informazioni che cercate. Come faremmo senza di lei???

Dopo l'intervento di Graciano, ripresi la parola:
-"Ragà, forse Graci non l'ha detto con tutta la delicatezza di questo mondo ma ha ragione! Cioè guardatevi intorno, l'università, e sopratutto il vostro dipartimento
Luì e Rossy, è pieno di bellissime ragazze, molte delle quali gli girano attorno... Che speranze ho io? Non fatemi ridere... E cambiamo discorso che è meglio.-
- "Oh! C'è Erica!- disse Emi.
Erica arrivò e si lasciò cadere sopra la sedia.
-"Sono stanchissima!- Esordì.
-"Come sono andate oggi le lezioni?"- Le chiesi.
-"Bene! Ma penso che non mi abituerò mai a parlare in pubblico... L'ansia prima o poi mi ucciderà."- Rispose.
Erica, a differenza di noi, era una docente del dipartimento di scienze infermieristiche, è bravissima in quello che fa, datele un ago e conquisterà il mondo,
ma non fatela parlare troppo a lungo davanti ad un folto numero di persone che va in panico.
-"E poi..."- Continuò.
-"Ahhhhhhhh io non lo sopporto!!! Giuro che un giorno di questi gli metto le mani addosso."- Disse mentre con sguardo furioso guardava dritto di fronte a lei.
-"Ecco che ci risiamo."- Dissero a bassa voce Emi e Susa.
-"Che ha fatto stavolta?"- Chiese Luigi.
-"Non lo sopporto! Solo il ritrovarmelo di fronte mi da fastidio. Con quel sorriso fintissimo stampato sul viso, se ne va in giro come se fosse il Rettore
di questa università, facendo il marpione con tutte e credendo che il suo dipartimento sia il migliore di tutti. Mbè certo, come no, proprio una faticaccia il suo
lavoro. E pensare che mentre il Signorino se ne sta a casa a dormire o farsi qualche cura di bellezza, io mi faccio il culo in reparto.
E poi vorrei sapere cosa cavolo ci viene a fare tutti i giorni un attore nel reparto di scienze infermieristiche???- E così dicendo fece un lungo sorso del suo tè.
-"E già... Chissà cosa ci viene a fare."- Risposi io scuotendo la testa.
-"Ma non pensiamo a questo!"- Disse all'improvviso susa con un tono allegro.
-"Infatti no! Impegnamoci a scegliere il locale dove questa sera andremo a fare baldoria."- dissi.
-"Perchè oggi è esattamente.."- Continuò Susa.
-"un mese che siamo qui!!!!"- Dicemmo insieme in coro.
-"Oddio ma per voi c'è sempre un buon motivo per andare a festeggiare."- Disse Emi guardandoci come due povere sceme.
-"Siiiiii!!! Festa! Festa! Festa!- Continuavamo a dire io e susa sbattendo le mani sul tavolo.
-"Ehi! Signorina! Dove pensi di andare questa sera? Ti ricordo che domani hai lezione per tutto il giorno."- Disse una voce alle mie spalle.
Già sapevo chi era, quindi mi girai lentamente, feci gli occhi dolci e dissi:
-"E dai professoressa!!! Le prometto che domani sarò attentissima."-
-"E si Barbara falla fare! Siamo giovani e ci dobbiamo divertire!"- Continuò Erica.
Barbara non solo era la mia professoressa, ma era anche la correlatrice scolastica, per fortuna però se in aula era tutta d'un pezzo e dedita al suo lavoro,
fuori dall'aula si trasformava e diventava una giocherellona pronta a divertirsi in qualsiasi momento.
Barbara mi guardò attentamente, si abbassò mettendosi tra me e susa, ci guardò con uno strano scintillio negli occhi e ci disse:
-"Conosco proprio il locale adatto per l'occasione."-
-"Siiiiii!!!!!!!!-" Strillai alzando in piedi, per poi accorgermi un secondo dopo che tutta la caffetteria mi stava guardando.
Quindi mi rimisi educatamente a sedere, e rossa in viso, guardai gli altri e bisbigliando gli dissi:
-"Ok! Chiamate gli altri e ditegli che stasera ci andiamo a divertire!-


E a questo punto non mi resta che dire....
Questa volta parte la testa, testa, testa testa testa la testaaaaaaaa e ci salta in aria la festa festa festa la festaaaaaaaaaa
http://www.youtube.com/watch?v=y_KQEe7Zd_Y
mi sa che a qualcuno salterà veramente la testa o.O