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Autore: Ilovewrite    22/01/2012    2 recensioni
Songfic, che mi è venuta in mente ascoltando "Ti penso e cambia il mondo" di Adriano Celentano.. Forse non ho reso bene i sentimenti che dovrebbero ispirare Trent a dedicare questa canzone a Gwen..ma per lo meno ci ho provato..Buona lettura! Sono GRADITE RECENSIONI di ogni tipo :)
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gwen, Trent | Coppie: Trent/Gwen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il pallore della luna che illumina il cielo notturno ha sempre suscitato un fascino indescrivibile in me

Il pallore della luna che illumina il cielo notturno ha sempre suscitato un fascino indescrivibile in me. Fin da bambina quando mamma e papà mi dicevano che era l’ora della nanna io fingevo di addormentarmi e passavo ore ed ore a ritrarre nel mio albumino da disegno la notte. Niente di ché: la luna aveva la forma di una palla bianca e le stelle semplici poligoni a cinque punte. Non conoscevo la complessa natura dei corpi celesti ma ho sempre amato la luna e la notte più del sole e del giorno. Anche adesso che sono un adolescente , rilegata in uno squallido set cinematografico, non c’è modo migliore di scaricare la tensione accumulata durante una lunga giornata passata ad affrontare sfide assurde e pericolose, in compagnia di concorrenti stravaganti ed esasperanti, di sedermi sul tetto della roulotte e guardare il cielo.

 

In una notte come tante rumore inaspettato interruppe il mio momento di raccoglimento: qualcuno si doveva esser svegliato. Sporsi lentamente la testa  per vedere chi fosse, ma nei paraggi non scorgevo nessuno. Poco dopo mi accorsi di non essere più sola sul tetto: Trent, con la sua inseparabile chitarra, era salito.

“Ti ho spaventata?” chiese premuroso.

Non ero ancora abituata a tutta la sua gentilezza, che a volte mi infastidiva.

 Tuttavia Trent aveva qualcosa di speciale che faceva passare in secondo piano la mia allergia alle carinerie: forse i suoi occhi, il suo sorriso, la sua voce affascinante lo rendevano ai miei occhi irresistibile.

“No tranquillo..non hai sonno tu?” chissà come mai era li.

Mmm..no” disse titubante. Stava nascondendo qualcosa e alzai il sopracciglio per dimostrare il mio disappunto. Volevo capire che gli prendeva.

“E’ solo che ti vedo venire qui tutte le notti..è da quando ti ho vista per la prima volta che voglio salire qui con te” confessò arrossendo, cosa che probabilmente successe anche a me visto che sentivo il viso andare a fuoco nonostante l’aria fredda.

“Stasera mi sono deciso ed eccomi qui. Anche perché era l’unico modo per farti gli auguri di buon compleanno senza farlo sentire a nessuno.

Auguri? Per piacere, no..

Non lo avevo detto a nessuno, perché conoscendo Leshawna o Geoff avrebbero sicuramente organizzato una qualsiasi forma di festeggiamento e la cosa non mi entusiasmava per niente. Essere circondata da persone che ti riempiono di attenzioni per poi farti ogni genere di sgarbo per arrivare alla vittoria…non mi fidavo di nessuno, eccetto Trent ovviamente.

“Grazie” mi sforzai di dire, ma il tono di voce era tetro. Fingere non mi riusciva mai bene

“Immaginavo la tua espressione”” sorrise lui, facendomi sentire in colpa. Ecco, in momenti come quello maledivo la piega che aveva preso il nostro rapporto.

“Scusa” borbottai, e con le guance a centomila gradi Celsius gli presi la mano “ Le attenzioni mi mettono..ansia. A volte mi chiedo che ci faccio in un reality show”.

“Sei la più in gamba qui in mezzo” ribatté lui accarezzando il dorso della mia mano “Nonostante i tuoi problemi a relazionarti riesci a tener duro. Quanti col tuo carattere avrebbero resistito? In pochi. Io ti ammiro Gwen”.

“Grazie Trent. Sei sempre troppo gentile con me. E scusa se avvolte faccio la scorbutica e tiro fuori il peggio di me, ma sono fatta così e non penso di poter cambiare”.

“Ed io non pretendo niente del genere..tu mi piaci troppo..così come sei! Non potrei essere più contento di averti trovata sul mio cammino”.

Quant’era tenero! Non resistetti all’impulso di stringerlo forte e ci fu una lotta dentro di me, come se fossi divisa in due parti, una che mi consigliava di non staccarmi dal suo corpo, mentre l’altra prepotente urlava “Ma che diavolo stai facendo?!”.

Non feci in tempo ad ascoltare nessuna delle due parti, fu lui ad interrompere quel magico contatto.

Gwen..come reagiresti se ti dicessi che ho un regalo per te?” chiese timido guardandomi negli occhi.

Che è più di quanto possa tollerare.

No, no, no! Non potevo essere tanto acida, non se lo meritava proprio.

Trent non dovevi” mi limitai a dire e sghignazzò.

“Naturalmente una parte di te mi vuole strozzare. Ma tranquilla, non è mica un gioiello costoso, anche perchè ” fece cenno al posto in cui ci trovavamo “Te ne ho fatti tanti di regali come questo”.

Mh..stai parlando di una canzone?”.

“Esattamente”.

E io che mi ero allarmata! Una canzone non si configurava come un vero e proprio regalo, alla stregua di un oggetto che rischiava di non piacermi e per il quale magari avrei dovuto fingere entusiasmo.

“Sono curiosa di sentire che hai composto”.

“Per la verità non l’ho composta io…prima che iniziasse il reality giravo per blog su internet e ho sentito le parole di una canzone di qualche anno fa. E’ di un autore italiano”.

Mhh..okay. Dai suona!” lo incitai.

Mentre prendeva la chitarra sembrava…spaventato?No, non è il termine giusto.
“Allora?” lo sollecitai.

“Beh, non è esattamente il genere di musica che ascolti, e magari non riesco a renderla bene..” sembrava un bambino timidone che doveva esibirsi al cospetto di una platea importante.

“Guardami. Da quando in qua ti vergogni di suonare di fronte a me?” enfatizzai l’ultima parola.

“Sempre” ammise e io scossi la testa, ma infondo ero lusingata.

“Suona!” ordinai seria.

Estrasse la chitarra dalla custodia, passo qualche minuto ad accordarla e mi lanciò un sorriso prima di iniziare a suonare e cantare.

 

Affamati come lupi
viviamo in crudeltà
e tutto sembra perso
in questa oscurità
All’angolo e indifeso
ti cerco accanto a me
da soli
gli occhi non vedono

 

Ti penso e cambia il mondo
le voci intorno a me
cambia il mondo,
vedo oltre quel che c’è
vivo e affondo,
e l’inverno è su di me
ma so che cambia il mondo
se al mondo sto con te

 

C’è una strada in ogni uomo,
un’opportunità
il cuore è un serbatoio
di rabbia e di pietà
credo solo al tuo sorriso
nel senso che mi dà
da soli
gli occhi non vedono

 

Ti penso e cambia il mondo
le voci intorno a me
cambia il mondo
vedo oltre quel che c’è
vivo e affondo
e l’inverno è su di me
ma so che cambia il mondo
se al mondo sto con te

 

“So che cambia il moondo..” continuai a canticchiare anche dopo che Trent finì “Ti confesso che non ci hai visto male quando hai detto che non è esattamente il genere di musica che piace a me, ma non so..questa canzone ha qualcosa di particolare”.

“E’ stato il testo a colpirmi” mi raccontò “Appena l’ho sentita..sembra una canzone fatta apposta per descrivere i miei sentimenti. Anche a me come a te capita di sentirmi fuori posto qui. Quando ho preso la decisione di partecipare a questo reality forse l’ho fatto con una certa leggerezza. Non è solo per le prove diaboliche di Chris o le pietanze poco appetitose di Chef.. A volte mi sento come catapultato in un'altra dimensione nella quale non so come comportarmi. Dico cose che non penso, faccio cose che non vorrei fare; e quel che è peggio è che me ne pento subito. e lì sai i sensi di colpa che mi assalgono? A volte ho davvero paura di perdere me stesso.

Rimasi un paio di minuti in silenzi; poi, come se mi fosse arrivato un suggerimento all’orecchio, dissi “Trent lo sai perché ti senti così? Qui dentro sei il meno meschino, il più leale, intelligente, premuroso..”presi un bel respiro chiedendomi se non stessi esagerando coi complimenti e poi proseguii. “. Le persone buone soffrono quando le circostanze le portano a fare un’azione non esattamente corretta. Non sei tu ad essere inadatto..è questa situazione ad essere assurda. Tu non puoi permetterti di cambiare mettendo da parte tutte le tue buone qualità per uno stupido gioco”.

“Per fortuna però che ho un ancora di salvezza” disse avvicinando il  suo volto al mio fino ad accarezzarmi la fronte con la sua. Che buon profumo aveva… Era quasi impossibile prestare ascolto alle sue parole mentre i suoi occhi mi perforavano l’anima.

<<Gwen sai quante volte ho pensato di mollare tutto e tornare alla mia vecchia vita? E sai perché non l’ho fatto? Tra false amicizie, subdole richieste, perfide strategie..il tuo sorriso è l’unica cosa sincera. Non voglio privarmene. Non voglio starti lontano”.

“Nemmeno io” sussurrai mandando al diavolo la vocina prepotente. Sentii il cuore e lo stomaco contrarsi velocemente, il mio respiro si mozzò nel momento in cui ridusse ancora di più le nostre distanze. Fui io ad azzerarle del tutto e finalmente assaporai quel bacio al quale speravo fin dal momento del suo arrivo sulla roulette.

Quando trovammo la forza di staccarsi, i suoi occhi brillavano di gioia. Mi cinse le spalle con un braccio ed io poggiai la testa sul suo petto senza inibizioni mentre lui concludeva la canzone con l’ultima strofa.

 

Io sono qui
ti aspetto qui
oltre il buio mi vedrai
saprò difenderti
proteggerti
e non stancarmi mai
acqua nel deserto
ti troverò
dormi e si vedrà
ti sentirai accarezzar

“Ma so che cambia il mondo, se al mondo sto con te” conclusi io, beata nel mio angolo di paradiso.

  
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