«Non ci vengo, porco cavolo!»
Sbottò Allie, come le era consueto fare da quando la madre le disse che doveva trasferirsi.
«Andiamo, Allie. Sempre le stesse storie da quasi un mese! Capisci che io non posso lasciarti qui da sola?! Sono una madre, e devo badare a te.»
Replicò la madre con fare annoiato.
«E quindi dovrei essere io a comprendere te? Io ho una vita qui. Per colpa tua devo lasciare amici, casa, abitudini, scuola... Bhè, quello non mi dispiace, ma non voglio rigirare la frittata! Devi capirmi, ho delle esigenze anche io!»
Andare a New York era uno dei sogni nel cassetto di Allie. Aveva inziato a conservare soldi dall'età di 7 anni per poterci andare appena maggiorenne. Ma adesso per lei non era il momento giusto. Non se la sentiva davvero di lasciare tutto. Ma non aveva davvero scelta.
«Ok, Allie. Ora basta! Sono stanca di sentire le tue inutili storie! Prendi le tue valigie e tutte le tue cose che abbiamo l'aereo tra mezz'ora.»
«TRA MEZZ'ORA?! Ma dico, non si usa più avvertire? Io...»
«Tu nulla. Ora muoviti, prendi quel tuo stupido iPod e ficcatelo nelle orecchie. Non voglio sentirti fino all'aeroporto.»
«Io... Io ti...»
E scappò via piangendo. Entrò nella sua stanza e sbattè la porta. Mentre preparava la valigia, si accorse di non aver messo il suo libro preferito.
«Bene, ci mancava solo questo! Dove cavolo sarà? Non posso partire senza.»
C'era tanta confusione in quella che ora non si poteva di certo chiamare stanza. Così inziò a meditare su dove potesse essere un libro.
«Sono un libro. Sono un libro. Se sono un libro, dove posso essermi cacciato?»
Cercò nella libreria, e non trovò nulla. Cercò nel cassetto, e neanche lì trovò nulla, a parte una vecchia gomma appiccicata. Andò verso l'armadio, ma mentre si avvicinava inciampò in una cosa di natura sconosciuta.
«Spero solo che a New York avrò una stanza più grande.»
Quando cadde a terra si accorse che il libro era sotto al letto. Ma non c'era solo quello.
Tirò fuori una scatola rosa, con dei fiori rossi attaccati sopra, e una scritta di lato che diceva: '2009, l'anno più bello.'
Ad Allie scappò un sorriso. Sapeva benissimo cosa c'era lì dentro. Uno dei suoi ricordi migliori.
La serata più bella della sua vita.
La sera in cui incontrò i suoi idoli.