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Autore: OriginalLie    22/01/2012    2 recensioni
"Che fanno i libri, una volta chiusi nel buio? Cosa fanno i personaggi? Come si tengono compagnia?
E se...volessero la tua compagnia?"
Schifo venuto in mente dopo un traumatico tema;) Leggete e se volete commentate :)
Genere: Horror, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono qui, in biblioteca che tento inutilmente di finire questo maledetto tema. Argomento? “Vita senza cultura”. Cioè, che cavolo di argomento è? La prof faceva prima a farci fare un tema sul senso della vita!
Già depressa per il futuro quattro che avrei preso, non mi accorgo che la biblioteca aveva già chiuso da un pezzo. Fantastico. Ora come diavolo faccio ad uscire?
Strano che però un guardiano, custode o qualcun’atro, non avesse controllato le stanze per avvertire di sloggiare. Beh, sarà meglio darmi una mossa. Una finestra, una porta da buttare giù…in qualche modo devo trovare un’uscita.
Prendo il foglio del tema, l’astuccio e i vari libri che poco prima, avevo sperato  mi dessero l’ispirazione, e mi incammino per le varie sezioni dei libri. Scaffali su scaffali. Libri su libri. Buio.
Ok, io non sono una che si spaventa facilmente. Però devo ammettere che questo posto non mi piace. Di notte intendo.
Accendo il cellulare, per vedere l’ora. Sono appena le otto di sera! Ma che diamine…? Perché fa così buio?
Sento un tonfo. Un altro. Un altro ancora.
Ok, calma, respira. Probabilmente saranno le tubature. Sì certo, come no. Comincio a camminare in fretta, ignorando quei continui tonfi.
Cerco disperatamente una cavolo di finestra da rompere, non mi importano i danni. Devo immediatamente uscire da qui.
Ad un tratto sento delle voci. Vocine, per specificare meglio. Mi accorgo di essere finita nella sezione horror. Le voci continuano a parlare.
Mi spavento, ma non lo do a vedere, anche se sono sola. Beh, penso di essere sola.
-Chi è?- chiedo. Le voci smettono di parlare. Ne approfitto per scappare da lì, da quel corridoio. Ma le voci continuano in una cantilena che mi gela il sangue.
 
“La ragazza attraversò la porta…”
 
“L’assassino l’aveva scoperta…”
 
“Il sangue scorreva nelle pareti sotto gli occhi della famiglia…”
 
Mi guardo intorno, cercando di capire da dove provenissero. Sembravano…quasi come schiacciate, attutite. Sembrava che appartenessero a dei bambini con la voce psicopatica, ecco.
Mi tappo le orecchie, cercando di muovermi, ma con orrore misto sorpresa, noto che le mie gambe erano…incollate. Ma che cazzo?!?
 
“L’uomo l’aveva raggiunta…”
 
“Iniziò ad urlare, ma sapeva che nessuno l’avrebbe sentita…”
 
“La morte e la dannazione eterna le sorrisero.”
 
Un libro cade e si apre sotto i miei occhi. Noto che…l’immagine su quella pagina si sta muovendo! Urla, con la bocca spalancata più grande del normale, si dimena, ride, mi indica. Serro gli occhi, cercando di ignorare tutto.
Un volto esce dal libro, un volto pazzo, da psicopatico. Urlo, bestemmio, lo minaccio, urlo ancora. Poi vedo il vuoto e non sento più nulla.”
 
-Ehi, Fred, guarda qui!-
Uno dei poliziotti si avvicinò alla registrazione della telecamera. Da una settimana una ragazza era scomparsa. Avevano trovato uno zaino in una delle sezioni della biblioteca comunale. Probabilmente era di Jane.
Fred guardò il punto che il suo collega gli indicava. Dopo un paio di minuti, spalancò gli occhi dal terrore.
-Ma com’è possibile…
-Sembra sparita nel nulla…-
L’immagine mostrava una ragazza sui quindici anni davanti ad un libro. Improvvisamente si dissolve nel nulla.
Fred guardò l’altro.
-Credo che sia meglio guardare quel libro. Riesci a zoomare sul titolo?-
Rick annuì. Ottenuto il titolo, i due si diressero nel corridoio dove Jane era sparita. Trovarono il libro che cercavano. Fred lo sfogliò a caso. Non sembrava un libro interessante.
Sfogliò l’ennesima pagina. Gli cadde un’immagine strana sotto gli occhi…
-Rick…
-Dimmi?- l’altro intanto l’aveva osservato. Fred gli mostrò la figura. Rick ci impiegò un po’ a capire.
-Che cosa…?
La figura mostrava una ragazza simile a Jane…con il solo difetto che al posto della bocca aveva uno squarcio enorme. E nero. Di fianco a lei, un volto senza corpo.
  
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