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Autore: Gemini_no_Aki    22/01/2012    1 recensioni
La guerra tra Templari e Assassini sembra essere arrivata ad una svolta, come una partita a scacchi, ogni mossa può essere quella decisiva, e i templari sembrano avere tra le mani qualcosa in più di un frutto dell'Eden.
(CrossOver con Prototype)
Genere: Avventura, Generale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Quasi tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Point of no Return
Chapter 0


Hope 1977


Un virus sconosciuto si diffonde per le strade di quella cittadina pacifica, non una spiegazione su come sia successo. Inizialmente apparve come un virus influenzale che si diffuse a macchia d’olio per la città. Ma c’era di più e le autorità mantenevano uno stretto riserbo a questo proposito.
Era il 1977 che la cittadina di Hope, nell’Idaho, scomparve. Non si sapeva se questo virus micidiale fosse stato trasmesso dagli animali all’uomo o il contrario. Ciò che rimase era una bunker militare e lei. Elizabeth Greene. La prima a contrarre il virus e l’unica sopravvissuta. Ciò che le autorità non dissero mai è che Hope era la sede di esperimenti militari.


Denver 2010

Un’esplosione dovuta a cause ignote distrugge l’area dell’aeroporto di Denver dal quale stava partendo un carico dell’Abstergo verso una destinazione sconosciuta. Qualunque cosa stessero trasportando è andata distrutta nell’esplosione. Non so se ciò sia un bene o meno. Ma propendo verso il “per fortuna”. Quasi certamente non si trattava di un incidente ma questo è ancora da stabilire.


L’uomo finì di battere le ultime parole sul computer e si appoggiò allo schienale sollevando gli occhiali e passandosi una mano sugli occhi stanchi.
“Cosa sono?”
“Appunti... Senza un filo logico.”
“Cerchi di ingannare il tempo?”
“Praticamente.”
Eppure era quasi sicuro che ci fosse un nesso tra di loro, qualcosa di lontanissimo magari, ma sempre un nesso.
“Lascia perdere e vai a riposare. Finchè non troviamo Desmond non possiamo fare molto.”
“William si è portato via la Mela, giusto?”
La ragazza annuì mentre il collega si alzava per poi stendersi nel retro del furgone, in un sacco a pelo scuro.
“Se trovi qualcosa avverti.”
Lei fece un cenno con la mano cercando nuovamente di rintracciare Desmond.
“Quando lo trovo... Lo prendo a pugni.”
Mormorò lo storico prima di addormentarsi.
Erano passate due settimane dalla morte di Lucy, il disastro aveva sconvolto Desmond così tanto che era scappato prima che lui e Rebecca potessero fermarlo. Un comportamento da idioti, scappare non era la soluzione e sicuramente non era nemmeno la cosa migliore da fare quando si hanno i templari alle costole.



Fares era uno degli assassini più giovani di quel tempo, gli amici lo guardavano con una punta di invidia, i più grandi tendevano ad ignorarlo, non lo consideravano un assassino, non così giovane almeno.
Il più orgoglioso però era il suo maestro, Faheem. E non smetteva di dirglielo e di vantarsi dei suoi allievi, con tutti. Addirittura con Al Mualim.
“Tuo padre sarebbe orgoglioso di te Fares! Puoi starne certo!”
“Si. E non c’è cosa migliore immagino. Grazie di tutto maestro.”
Aveva risposto quel giorno sellando il cavallo davanti alle mura di Masyaf.
“Dove vai?”
I due amici di sempre lo raggiunsero correndo seguiti a ruota da uno più piccolo che non li perdeva mai di vista.
“Ho un lavoro da fare. Non starò via molto. Quando torno vi racconterò.”
Eppure Fares sapeva, nella sua giovane età, che quando sarebbe tornato non sarebbe stato più lo stesso. E nemmeno i suoi amici. E forse nemmeno la fortezza che tanto amava e dalla quale si allontanava.



“L’ho trovato!!!”
Shaun si mise a sedere di scatto, spaventato dall’urlo esultante della collega.
“Cosa Becca?”
Domandò senza collegare il cervello, ancora addormentato.
“Desmond!”
“Oh.. L’idiota.”
Si alzò riprendendo posto davanti.
“New York.”
Disse lei in risposta ad una domanda silenziosa.
“Ancora più idiota di prima. Andiamo a recuperarlo prima che ci pensino altri.”
“Ma non riesci proprio ad essere gentile con lui?”
Domandò la più giovane guardandolo mettere in moto e partire.
“Se non fossi gentile dici che mi limiterei a questo?”





Spazio dell'Autrice:  ebben si, dopo tempo mi sono decisa a riprendere in mano questo ormai vecchio (di qualche mese) CrossOver. Sono consapevole del fatto che non sia granchè ma ormai mi ero affezionata molto e così.. eccoci qua.
Passando allo scritto, la prima parte con gli appunti senza filo logico potrebbe contenere una marea di imprecisioni, mi dispiace per questo. Perdonatemi se potete. Oppure no, fa niente!
Come si capisce è ambientata dopo le vicende del Brotherhood senza che però che Desmond finisse in coma. Per esigenze mi serviva sveglio.
La seconda parte in corsivo verrà spiegata mano a mano che la storia va avanti, è una storia nella storia, per necessità anche in questo caso.
Detto questo. Se siete arrivati in fondo a leggere senza chiudere prima la pagina siete liberi di lasciare un commento, una critica, di ignorare quello che sto scrivendo. Fate quello che ritenete giusto fare e... che vi va di fare.
Vi avverto per tempo, non ci saranno aggiornamenti costanti quindi, se qualcuno è interessato... beh, ora lo sa.
Bye Bye~

Aki
   
 
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