23/01/2012
1 recensioniTitolo: Holiday
Autore:
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dio_nisoBeta: MusaTalia
Fandom: Sherlock
Personaggi: Gregory Lestrade, Mycroft Holems, fugace apparizione di Sherlock Holmes e del Detective Donovan.
Paring: Mycroft/Lestrade (?)
Genere: Missing moment, generale, pre-slash, flashfic, SPOILER 02x02
Rating: verdissimo
Note: In teoria questa doveva essere una Mystrade partendo dalla frase di Greg in cui afferma - nella puntata 02x02 "Io faccio solo quello che Mycroft mi dice" o qualcosa di simile. Poteva esserci una frase più SLASH di questa??? \O/
Ho descritto il probabile momento in cui Mycroft chiede a Lestrade di andare a Baskerville a controllare il fratello. Spero di aver scritto qualcosa - se non di bello- di decente, almeno.
Holiday
"Buongiorno Donovan, come va?" disse Lestrade con aria rilassata e un aspetto riposato mentre entrava nella centrale di polizia di Scotland Yard.
"Lestrade sei... abbronzato?" rispose mentre lo scrutava con uno sguardo critico e anche abbastanza scettico.
"Sai com'è, se vai in vacanza al mare è probabile che ti abbronzi".
Si vedeva che la vacanza gli aveva giovato particolarmente perché il sorriso non voleva abbandonare il suo volto.
"Ehm si... giusto, certo. Hai una visita, ti sta aspettando nel tuo ufficio". Donovan sviò il discorso tornando ad occuparsi delle numerose carte presenti sulla scrivania, abbassando il capo su di esse, senza degnare più di uno sguardo l'ispettore.
"Una visita?" Lestrade non si aspettava realmente una risposta, stava semplicemente pensando ad alta voce mentre cercava di capire chi si trovasse nel suo ufficio.
Aprendo la porta si sarebbe aspettato chiunque, anche l'Ispettore Gregson gongolante per qualche caso risolto durante la sua assenza, ma di certo non un Holmes in cerca di favori!
Mycroft Holmes sedeva nella poltrona di fronte alla scrivania composto e posato, mentre con la mano sinistra ruotava l'ombrello su se stesso.
"Bentornato, Ispettore. Spero che si sia goduto la sua vacanza. Ha risolto la situazione con sua moglie? I tradimenti sono sempre difficili da accettare, non crede?" concluse, guardandolo con occhi furbi ed un sorriso appena accennato.
"Lei..com- come fa a-... No, aspetti non me lo dica. Non voglio saperlo. Piuttosto a cosa devo il piacere di questa visita?" chiese mentre, toltosi il cappotto e la sciarpa, si sedeva di fronte all'uomo.
"Essendo stato fuori città, suppongo che non sappia gli ultimi sviluppi della situazione. Bene mi ritrovo costretto a metterla io stesso al corrente della situazione e aggiornarla sugli ultimi aggiornamenti".
"Non capisco Holmes, sono stato via appena sei giorni! Cosa potrebbe mai essere accaduto di così grave da costringerla a venire qui in centrale per parlarmi?" Lestarde si sporse verso l'ospite mentre con sguardo preoccupato iniziava a pensare a chissà quali catastrofi potevano essere accadute: "la Regina è morta?" Sciocchezze, la notizia avrebbe fatto il giro delle televisioni in pochissimo tempo raggiungendo anche lui; "morti misteriose legate in qualche modo al governo?" Improbabile, Donovan l'avrebbe contattato in caso di reale necessità; "Sherlock nei guai?" Probabile, molto.
"L'ultima deduzione non è del tutto esatta, Ispettore. Mio fratello ha avuto la brillante idea di accettare un caso che lo ha portato a Baskerville, fuori Londra. Capirà, certamente, che non ho il tempo né le possibilità di controllare i suoi movimenti. Tutti i migliori agenti sono già occupati in impegni di primaria necessità e quindi Sherlock, con l'aiuto del dottore, è completamente solo ed esposto a rischi e pericoli a cui la fama acquisita di recente lo ha esposto".
"Sherlock è a Baskerville? Esiste una città chiamata così?"
"Si un nome davvero insolito, Lestrade. Ha ragione. Una città nota soprattutto per il mastino".
"Il mastino?" gli occhi di Lestrade continuavano a sgranarsi, senza comunque capire realmente ciò che l'uomo gli stava chiedendo.
"Già, mastino. Si dice che nelle paludi vicino la città viva un mastino dagli occhi rossi e dalle dimensioni gigantesche. Condividerà con me un certo scetticismo, spero".
"Mr. Holmes, esattamente cos'è venuto a fare qui?" subito dopo aver posto quella domanda, Gregory avrebbe voluto rimangiarsela per non udirne la risposta.
"Oh che sciocchino Greg! Possa chiamarla Greg, vero? Credevo che ormai ci fosse arrivato. Voglio che lei vada a Baskerville per vegliare su mio fratello, è ovvio".
Il sorriso che si aprì sul viso di Mycroft sconvolse totalmente Gregory.
"Io non posso andare a Baskerville, Mycroft! Non sono mica la balia di suo fratello. È grande e vaccinato ormai, e sono sicuro che possa prendersi perfettamente cura di sè. Oh beh, almeno c'è il dottore che non permetterà che muoia come un idiota!" precisò quando Mycroft alzò un sopracciglio sottile con aria critica e molto scettica.
"Ho un mandato speciale firmato da persone molto più influenti dei suoi stessi superiori, Lestrade, che le ordinano di svolgere questa missione. Preferibilmente in incognito, ma non è strettamente necessario." Rimessosi in piedi si diresse verso la porta girandosi un ultima volta verso di lui per dirgli: "Sono sicuro che i suoi resoconti via sms saranno davvero dettagliati sui movimenti di mio fratello. Suvvia la prenda come una seconda vacanza. Buona giornata, Greg".
Fu così che Greg incontrò John e Sherlock in una taverna della famosissima città di Baskerville.
"Cosa sei venuto a fare qui, Lestrade! Non ho bisogno del tuo aiuto – come se potessi essermi utile!"
"Ho fatto solo ciò che Mycroft mi ha detto!".
Questi Holmes! Da loro non sai mai cosa aspettarti.