Pensata una notte in cui ho perso le mie calze e non riuscivo a trovarle! Spero vi piaccia :D


~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~


Lucy si svegliò nel bel mezzo della notte rabbrividendo per il freddo.

Era inverno inoltrato e purtroppo non aveva abbastanza soldi per comprarsi una stufa o per pagare il riscaldamento del condominio in cui viveva. Aveva dunque ricoperto il suo letto di coperte calde e comprato un paio di maglioni e calzettoni in più. All'inizio sembrava andare bene, ma ben presto dovette accorgesi che non bastava. Soprattutto per lo scomodo fatto che solitamente, muovendosi, metà delle coperte cadeva per terra e molto spesso, come quella notte, perdeva i suoi caldi calzettoni chissà dove nei meandri del suo immenso letto.

Lucy rabbrividì di nuovo e si strinse su se stessa tentando di risparmiare un po' di calore. In un primo momento sembrò funzionasse, ma subito dopo si rese conto di avere i piedi talmente congelati che le diventò impossibile ignorarli. Tremando allungò le gambe alla ricerca dei calzettoni perduti. Cercò e cercò per quel che le sembrò un'eternità, ma i sui piedi non trovarono altro che lenzuola fredde e poco accoglienti. Come guidata dalla sua necessità di un po' di calore, Lucy si mosse un po' verso sinistra e continuò a tastare il letto con i piedi sperando di trovare le sue calze. Incontrò invece qualcosa di solido ed estremamente caldo, decisamente meglio dei calzettoni che stava disperatamente cercando, e si lasciò sfuggire un sorriso di beatitudine, felice di avere un tiepido posto dove scaldarsi i piedi. Sembrava quasi una borsa dell'acqua calda!

Un momento. Lei non aveva una borsa dell'acqua calda. Anche se stava seriamente considerando l'idea di comprarne una. Quasi già conoscendo la risposta ai suoi dubbi, allungò il braccio verso la strana fonte di calore e si ritrovò a tastare il petto di una persona. Assottigliando gli occhi sospettosa, salì fino a toccare il tessuto di una certa sciarpa, un mento, una bocca, un naso, degli occhi chiusi e infine dei capelli spinosi e spettinati.

Lucy strinse la mano in un pugno, furiosa. Perché mai Natsu era nel suo letto?! Di nuovo! E poi quando diavolo era arrivato? Alzò lo sguardo verso la finestra e si accorse che era aperta. Ecco perché quella notte faceva così freddo! La bionda maga cominciò a grugnire arrabbiata e ritrasse i piedi dalle gambe di Natsu, pentendosene subito. Migliaia di brividi le ricoprirono la pelle di tutto il corpo e lei si strinse di nuovo su se stessa.

Non aveva nessuna voglia di uscire da sotto le coperte per chiudere la finestra o trovare i suoi calzettoni. Era troppo stanca ed infreddolita. Sentì il caldo respiro regolare di Natsu, addormentato accanto a lei e sospirò. Dato che aveva una stufa vivente vicino, perché non approfittarne? Poi alla fine, lui non se ne sarebbe neanche accorto e lei avrebbe potuto dormire beatamente al caldo.

Sì, si disse annuendo. Avrebbe fatto così.

Silenziosamente si avvicinò al compagno di team fino a toccare il suo braccio nudo. Lucy si chiese come quel matto potesse starsene soltanto con quella giacchetta senza maniche quando lei stava congelando con il pigiama di lana e due maglioni. Poi si rese conto che stava parlando del Dragon Slayer del fuoco e si diede della stupida anche solo per esserselo domandato.

Passarono alcuni minuti e Lucy realizzò che il semplice tocco con il suo braccio non era abbastanza per riscaldarla tutta. Dunque si avvicinò di più appoggiando la guancia sulla sua spalla e un braccio sul suo petto. Ecco, così andava decisamente meglio. Non ebbe neanche il tempo di sorridere soddisfatta, che Natsu si girò su un fianco, circondandola con entrambe le braccia ed immergendo la faccia nei suoi capelli respirando profondamente.

Lucy squittì presa alla sprovvista. Okay, forse quello era un tantino troppo. Non intendeva affatto finire così! Però... Ora si che stava bene. Nessun brivido di freddo che le percorreva la schiena e il caldo respiro di Natsu sui capelli. Sì, avrebbe quasi potuto addormentarsi, se non fosse stato per un piccolo particolare. I suoi piedi erano ancora congelati.

Ghignando felice di avere la soluzione tra le mani, Lucy intrecciò i piedi con quelli altrettanto nudi di Natsu ed eccola lì, la perfezione! Comoda e al caldo, rilassò i muscoli ed abbandonò la testa sulla spalla del Dragon Slayer, che, ancora addormentato la strinse di più a sé mugugnando qualcosa di incomprensibile. Lucy si addormentò quasi immediatamente, avendo giusto il tempo per arrossire un po' e sorridere.

La mattina dopo, come al solito, la ragazza tirò giù dal letto i due intrusi strillando quanto odiasse che loro invadessero la sua privacy praticamente giorno e notte. Quando poi realizzò che era stato Happy a rubare i suoi calzettoni e a metterseli sulle orecchie perché aveva freddo, allora entrambi si ritrovarono a volare giù dalla finestra e ad atterrare nel canale.

«Lucy è sempre così strana...» mormorarono all'unisono i due lanciando un'occhiata perplessa alla finestra da dove erano precipitati.

«Basta! Oggi vado decisamente a comprarmi quella borsa dell'acqua calda...» si disse Lucy sedendosi sul letto imbronciata.

Ma chi preferirebbe una borsa dell'acqua calda ad un dolce abbraccio?

Bah.