“Ho baciato Damon”
Queste parole arrivarono come un fulmine a ciel sereno. Elena, dopo una lunga pausa, mi tolse l’ultima pallottola.
“Ecco, ho tolto tutto”
Non sapevo più che pensare, la notizia era assolutamente inaspettata. Mi aveva colpito molto più nel profondo di qualsiasi pallottola di legno, quella rivelazione mi stava graffiando il cuore molto più dolorosamente. Dopo tutto quello che era successo non pensavo certo che Elena potesse ancora provare sentimenti positivi verso di me, ma mai avrei creduto che avrebbe baciato mio fratello: eppure, forse, era la cosa più ovvia che sarebbe potuta accadere.
Dopo queste riflessioni, mi alzai e mi allontanai da lei, avevo bisogno di stare da solo e realizzare il tutto.
Non mi sarei sentito tanto ferito se Elena avesse baciato un uomo qualunque, ma mio fratello..è più di quanto potessi sopportare. Damon era sempre stato innamorato di lei, avrei dovuto capirlo che in questa situazione ci sarebbe stato un avvicinamento, ma non mi sarei aspettato anche qualcosa di più. Ormai l’avevo persa, non solo per il mio comportamento sconsiderato ma anche perché, molto probabilmente, adesso l’amore di Elena era rivolto a Damon.
Avevo fatto e stavo ancora facendo tanto per cercare di mettere Klaus con le spalle al muro, per proteggerli entrambi, eppure tutto mi si era rivoltato contro. Elena mi considerava un mostro e Damon era riuscito a guadagnarsi uno spazio nel suo cuore. In fin dei conti, non avrei dovuto fare tutto quello che avevo fatto, forse era solo servito a peggiorare le cose.
“Stefan, dì qualcosa. Ti prego”
Elena mi aveva raggiunto, e le risposi precisamente ciò a cui stavo pensando.
“Non avrei dovuto rapirti. La macchina, il ponte..ho oltrepassato il limite”
“Grazie”
Forse Elena non mi odiava del tutto: dopo la mia ultima, pessima mossa, era ancora disposta ad ascoltarmi.
“Ma tu oggi non avresti dovuto mentirmi. Non puoi andare in giro a fare certe cose, Elena. Non mentre Klaus è ancora vivo”
Mi sfuggirono queste parole, senza che riuscissi a controllarmi, ma non potevo farci niente: la preoccupazione per lei era troppa, e troppo a lungo avevo soffocato in gola parole che avrebbe dovuto ascoltare. Almeno avrebbe capito che io l’amavo ancora, a dispetto di ciò che le avevo fatto credere.
“Lo so. E' solo che volevo che Bonnie passasse un istante con sua madre, senza che tutto il resto si mettesse in mezzo”
Il tono con cui Elena aveva pronunciato quelle parole, mi aveva fatto capire la verità.
“Senza che io mi mettessi in mezzo”
Rimarcai, del resto era così: ormai per lei ero solo un pazzo che doveva stare alla larga il più possibile, una persona pericolosa che aveva il potere di rovinare tutto. Non potevo lamentarmi, mi ero presentato esattamente così negli ultimi tempi.
“Non avevo pensato di baciarlo”
Perché Elena tentava di giustificarsi? La colpa non era sua, non lo era mai stata. Elena era solo stata una vittima degli eventi che si erano susseguiti, e aveva dovuto sopportare fin troppo.
“Tu sei meglio di lui, Elena. Sei meglio di entrambi”
Damon era stato salvato da me ben due volte, sapeva in che situazione mi fossi invischiato, eppure non aveva avuto scrupoli a baciare Elena. Io, d’altra parte, nonostante avessi tutte le buone intenzioni, avevo giocato male le mie carte arrivando, forse, ad un punto di non ritorno. Avevo perso l’amore o forse, ancora peggio, la stima di Elena, e meritavo tutto questo. Avevo bisogno di mettere in ordine tutti i tasselli, quindi salii in macchina e me ne andai, lasciando Elena da sola, di nuovo.