Avvertimenti: ANGST, ANGST, ANGST, Autocommiserante!Ennis
Note: in realtà a parte 'non leggetela se non volete morire di tristezza' non saprei bene cosa dirvi.
Ho visto ieri il film e ho dovuto scriverla.
Buona depressione.
[Scritta per la Maritombola, prompt 28.]
"So I won't let you close enough to hurt me."
(Adele, Turning Tables)
Non l’ho mai voluto.
Te lo ripeti fino alla nausea, tutti i giorni.
Hai sempre provato a tenerlo a distanza, a mandarlo via, a dimenticarti di lui, perché ti avrebbe fatto male.
Lo sapevi e l’hai sempre saputo, fin dal primo momento in cui gli hai permesso di venirti vicino.
Non l’ho mai voluto.
Non hai mai voluto che ti guardasse con quello sguardo tenero negli occhi, che ti accarezzasse il viso come se fossi la cosa più fragile e preziosa della sua intera vita. Non hai mai voluto sentirlo gridare il tuo nome alle stelle sopra Brokeback quando facevate l’amore. Non hai mai voluto sentire le sue labbra sulle tue, stringerlo così forte da mozzargli il respiro.
Non hai mai voluto che diventasse così importante.
Non l’ho mai voluto.
Non hai mai detto di volere buttare all’aria un matrimonio, una serie di lavori, una vita. Non hai mai detto di volere scappare via dal tuo mondo per chiuderti qualche giorno tra quelle montagne, per poi ritornare al tuo inferno di bugie. Di certo non hai mai desiderato vedere sul viso di Jack quell’aria delusa, delusa da te.
Non l’ho mai voluto.
Non hai mai voluto piangere fino alla nausea aggrappato a ricordi e a due camicie vecchie di vent’anni. Non saresti mai voluto arrivare troppo tardi, capire troppo tardi, e ora anche quella promessa sussurrata ad un armadio di compensato ha il sapore cattivo dell’intempestività.
Non l’ho mai voluto.
E nemmeno hai mai voluto valutare, solo per un attimo, se la tua volontà di tenerlo lontano fosse solo la tua ennesima bugia.