Posso fare il bambino?
-
Hitoshi allora
per quanto tempo ti fermerai qui? – disse Takao seguendo il fratello fin
nella cucina della sua casa.
Lì, seduti attorno
al tavolo, c’erano Daichi, intento ad abbuffarsi, Max e Rei che
parlottavano tra loro e Kei che come al solito se ne
stava asociale in un angolino a guardare gli altri.
-
non so Takao, penso che rimarrò qui per un bel po’
di tempo mi è mancata l’atmosfera di casa, e soprattutto mi sei
mancato tu.- rispose Hitoshi rivolgendo un rispose Hitoshi rivolgendo un
radioso sorriso al fratellino minore che ricambiò contento
abbracciandolo.
Poi Takao si rivolse agli
altri.
-ciao ragazzi, ho una fame
da lupi, NONNO! Dov’è la mia cena? Nanerottolo
(riferito a Daichi) non te la sarai mangiata tu! Ehi kei si può sapere perché
hai quella brutta faccia? –
Kei infatti
stava fissando Takao con uno sguardo furioso e si voltò senza
rispondere.
Max si portò una
mano sulla fronte sospirando mentre Rei prese a ridacchiare.
E ora che gli aveva fatto?
Pochi giorni fa avevano
avuto il loro ultimo scontro e si erano cos’
divertiti così tanto…dopo lo scontro aveva fissato Kei negli occhi
e gli aveva sorriso per ringraziarlo, e per la prima volta lo aveva visto
ricambiare il suo sorriso.
Era così incantevole quando sorrideva.
Anzi era sempre incantevole anche ora che se ne stava lì
seduto con il suo solito broncio.
Si accorse di stare
fissando Kei da più di 10 minuti e arrossì di colpo voltando
anche lui la testa, mentre ora anche Max aveva preso a ridacchiare insieme a
Rei guardando alternativamente prima il giapponese poi il russo.
Il primo a smettere di
ridere fu proprio il biondino che si avvicinò all’orecchio dell’altro
e disse :
-
allora cominciamo con il piano? –
-
certo! Appena finito di cenare quando sarà
visibile la luna…- rispose Rei con un ghigno.
Trascorsero un paio d’ore
che passarono ad abbuffarsi e a chiacchierare insieme.
Hitoshi era già
andato a letto accompagnato dalle lamentele di Takao e dagli sguardi furiosi di
Kei, mentre il nonno era in palestra a…ehm…meditare….
Rei guardò
fuori dalla finestra e diede a Max il segnare per dare il via al famoso piano.
-
AIHIHIAHOHIOI!!
– urlò d’improvviso Max reggendosi lo stomaco.
-
Max! che succede? – chiese subito Takao che si era alzato preoccupato per l’amico.
-
mal di stomaco, devo aver mangiato troppa maionese –
rispose alzandosi senza lasciare lo stomaco – forse è meglio che
vada in bagno, anzi devo correre immediatamente in bagno!-
-
vuoi che ti accompagni? –
-
no no, grazie tanto Takao
ma non ce n’è bisogno, aohohoioh! –
E così Max sparì dalla cucina.
- fase uno
andata - pensò Rei nella mente sorridendo.
Passarono più di cinque
minuti nel silenzio e di Max non si vedeva neanche l’ombra.
-
ora basta vado a cercarlo, potrebbe stare male davvero
e potrebbe aver bisogno di aiuto – disse Takao deciso ad accertarsi delle
condizioni dell’amico.
Improvvisamente però,
la luce si spense lasciando l’intera sala nel buio più totale.
-
ehi ma che succede? Non vedo più niente! –urlòTakao
-
aiuto ci vogliono attaccare-
-
ma non dire stupidaggini nanerottolo, è solo
saltata la corrente! –
-
smettetela di agitarvi come bambini – intervenne Kei.
-
Max, devo
raggiungerlo!-
-
Aspetta Takao –
questa volta era stato Rei a parlare – vado io a vedere se Max sta bene –
-
Vengo
con te –rispose di
rimando il moretto.
-
no, non serve, viene già Daichi a darmi una
mano –
-
ehi chi ha detto che i… - ma la mano di Rei gli
impedì di finire la frase.
-
Allora noi
andiamo !-
-
Va bene ma fate attenzione! –
E così sparì
anche Rei trascinandosi dietro Daichi che si agitavo (
cosa che ovviamente gli altri due non poterono vedere visto che era buio pesto
)
Dopo pochi passi rei
incontrò Max che aveva fatto saltare l’impianto elettrico e con un
sorriso gli disse - fase due riuscita! Passiamo alla
tre! –
Takao e Kei rimasero da
soli in silenzio ma questa calma durò solo
qualche attimo perché subito dopo sentirono un rumore e la porta della
cucina sbatte violentemente.
-
che è successo? - chiesero i due in coro.
Takao che era il
più vicino si diresse verso la porta ma si
accorse che era bloccata.
-
la porta è bloccata! Ragazzi ma cosa diavolo
è successo? –
-
Takao!- urlò
Rei mentre spingeva qualcosa per bloccare la porta.
-
Rei! C’è
anche Max? –
-
Si ci sono anch’io! – rispose Max
aiutando Rei.
-
Ma cosa è successo alla porta? –
-
E colpa mia !-
disse il biondo –ci siamo scontrati mentre
tornavo dal bagno e Daichi è rotolato fin quo facendo sbattere la porta!
–
-
Coosa? Io non ho mai….. –ma ancora una volta al piccolo venne
tappata la bocca.
Rei
riprese le spiegazioni visto che Max era impegnato.
-
la porta è bloccata , si deve essere rotta, Daichi
ha davvero una testa dura- il diretto interessato tra le braccia di Max prese
ad agitarsi ancora di più. –andremo a chiedere aiuto a tuo nonno
voi restate lì e cercate di non combinare danni!-
E Max e Rei se ne andarono sussurrando – fase tre riuscita! – e si appostarono fuori al giardino sotto la piccola finestra
che si apriva in cucina.
-
mi sa che non possiamo fare niente – disse Kei
sedendosi di nuovo.
-
E i nostri bey
sono pure nell’altra stanza – non possiamo neanche chiedere il loro
aiuto – disse Takao fissando Kei.
I raggi della luna si infilavano nei suoi capelli argentati facendoli
rispendere ancora più del solito e colorando di riflessi anche i suoi
occhi.
Takao arrossì di
nuovo.
Sperando che l’oscurità
nascondesse il suo rossore decise che non poteva
continuare a fissare Kei e a fare CERTI pensieri su di lui perciò pensò
ad un modo per distrarsi.
E l’unico modo che gli venne in mente fu di
prendere a spallate la porta per tentare di aprirla.
Così ignorando che
c’erano due poltrone dall’altra parte che avrebbero
resi vani tutti i suoi tentativi comincio a prendere a spallate la porta.
-
smettila tanto non serve a niente !- gli urlò Kei
dopo un paio di minuti .
-
sempre meglio di stare li a fare nulla come te! –
gli rispose Takao scorbutico visto che aveva cominciato per colpa dell’altro
che solo guardandolo gli faceva venire starne idee.
-
Io almeno non
perdo la testa davanti al buio come un bambino! –
-
Ah si? E';
così che la pensi?-
Intanto in giardino Max e
Rei stavano sentendo.
-
nonono non è così che doveva andare! –
Rei si stava
disperando.
-
la situazione sta degenerando ora finiranno per
litigare invece di..-
-
non preoccuparti Rei ho pronto il piano B –
disse allegramente Max estraendo dalla tasca il suo beyblade.
-
E
quello a cosa ti serve ? –
Max non rispose ma sorrise
e lanciò il suo bey dalla finestra e quello entrò nella stanza.
Mentre Takao si stava
avvicinando a Kei per rispondere alle sue provocazioni
inciampò in qualcosa (il bey di Max) e cadde dritto tra le braccia del
ragazzo seduto. (domanda: ma Max aveva calcolato pure
la traiettoria della caduta??O.o)
Takao stordito alzo
lievemente la testa e si trovò il viso di Kei esattamente sopra di lui.
Subito dimentico quello
che avrebbe voluto dirgli ma rimase perso nei suoi
occhi.
Anche Kei lo stava fissando intensamente.
Poi alzo una mano e gli
accarezzo i capelli, un gesto molto semplice ma che fece salire un brivido
lungo la schiena di Takao.
E poi di nuovo il miracolo…la cosa
che fece sciogliere completamente il moretto
….quel
sorriso…
…il sorriso di Kei…
Takao abbassò lo
sguardo incapace di reggere ancora il peso di quegli occhi,
ma questa volta non si sarebbe tirato indietro.
-
mi piaci –
solo un sussurro, lieve in modo che solo Kei potesse
udirlo anche se non c’era nessun altro.
Kei comunque
non parve sentirlo.
Non rispose, né parlò.
Non si mosse.
Takao stava per alzarsi e
rimangiarsi tutto sperando di salvare almeno la loro amicizia se non poteva
avere il suo amore quando sentì un lieve bacio
sulla fronte.
Chiuse di
istinto gli occhi e ancora sentì il tocco umido e delicato delle
labbra di Kei che si posavano su una palpebra fino a posarsi sulle labbra
Sulle labbra che sapevano
di fragola di Takao.
E nel buio della notte con
la luna come silenziosa spettatrice si scambiarono il
loro primo tenero bacio.
Più importante di
una dichiarazione, più efficace delle parole.
Come una promessa.
Quando si staccarono Takao fu il primo a sentire l’importanza
di quel momento e non voleva che fosse troppo serio.
-
questo è il ringraziamento per tutte le brutte
parole di prima – disse per sdrammatizzare.
-
sai che non dicevo sul serio, e poi a me piaci
così – rispose dolce Kei.
-
Davvero? –
chiese entusiasta Takao abbracciandolo forte, poi si ricordò
-
dobbiamo trovare
il modo di raggiunger Max e Rei! Potrebbero aver bisogno di aiuto!
-
Non ti viene
in mente che possono essere stati loro ad aver organizzato tutto questo?-
chiese retorico Kei che aveva capito le intenzioni degli altri due.
Takao ci riflette un
momento e capì l’imbroglio, ma non aveva
forza di arrabbiarsi ora che era tra le braccia del suo Kei.
In fondo lo avevano fatto
solo per loro.
-
Kei… -
-
Umh? -
-
Allora…..posso fare il bambino? – chiese innocente il moro mentre poggiava la testa sulle sue gambe e alzava piano
la maglietta scoprendo la pancia. Poi prese a stuzzicarlo alternando buffe
pernacchiette a dolci bacini mentre Kei rideva di gusto.
Altrove sulla spanda del laghetto altre due figure si tenevano per mano sdraiate
sull’erba.
-
che dici è stata una buona idea? Non si
arrabbieranno dopo quando li libereremo? –
chiese un po’ preoccupato il biondo.
-
Oh non ti
preoccupare, non ho intenzione di liberali troppo presto. – rispose sorridendo
e avvicinandosi l’altro ragazzo.
E come tutte le storie che
si rispettino e che hanno un lieto fine anche questo
finisce con un appassionante e romantico bacio d’amore.
FINE
P.S. daichi &egrav=
e;
sparito nel nulla e siccome l’autrice non ha la minima idea di che fine
possa aver fatto lascia l’arduo compito di scoprirlo ai lettori, (io però opterei per un rapimento da parte degli alieni^^)
P.P.S. COMMENTATE!