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Autore: Gipsiusy    23/01/2012    4 recensioni
dal testo:
"-giornata pesante?- gli rispose una voce conosciuta mentre si sistemava sulla sua poltrona.
-no,pensieri pesanti..- si massaggiò la testa mentre nella mente rielaborava la conversazione e che,si rese conto,non sarebbe dovuta avvenire..non con lui!"
SPOILER after 02x03
se non l'avete vista fatelo! e poi venite a leggere!
piccola nota:negli avvertimenti non ho messo nulla perché in effetti non è nulla.non è triste ma non è una commedia..non è romantica ma neppure drammatica...è solo una storia!
Genere: Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson , Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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A miracle?no,it’s only Sherlock.

Quando il cuore senza un pezzo il suo ritmo prenderà
Quando l’aria che fa il giro i tuoi polmoni beccherà
Quando questa merda intorno sempre merda resterà
Riconoscerai l’odore perché questa e’ la realtà
Quando la tua sveglia suona e tu ti chiederai che ora e’
Che la vita e’ sempre forte molto più che facile
Quando sposti appena il piede il tuo tempo crescerà
Sopra il giorno di dolore che uno ha.

 
Erano passati 3 mesi da quel giorno. 3 mesi,cosa sono per una persona qualsiasi?Nulla no?
Ma lui non era una persona qualunque,lo sapeva bene. Essere una persona qualunque implicava l’ essere normali,e lui non poteva essere classificato “normale”. A una persona normale non sarebbe mancato lui.
A una persona normale non sarebbe mancato il non essere aiutato quando aveva le braccia distrutte dalle buste della spesa,non sarebbe mancato l’odore di cadavere in giro per la casa,non sarebbe mancato il muro distrutto e il violino nel pieno della notte. Non sarebbe mancata neppure quella scarica di adrenalina che lo percorreva ad ogni contatto seppur minimo o causale,quel desiderio di distruggere il mondo se solo lui gliel’avesse chiesto…
No,non era normale,a lui mancava Sherlock.
Non poteva fare decisamente a meno di voltarsi continuamente a guardare ai giorni in cui era felice che un maniaco volesse distruggere la città perché così almeno Sherlock sarebbe rimasto tranquillo.
Era andato avanti,e’ vero,ma non poteva fare a meno di guardare a quando c’era lui.

To be hurt
To feel lost
To be left out in the dark
To be kicked
When you’re down
To feel like you’ve been pushed around
To be on the edge of breaking down
When no one’s there to save you
No you don’t know what it’s like
Welcome to my life.

 
Non aveva lasciato l’appartamento. La scusa ufficiale era che essendo nel centro di Londra era comodo anche perché[ Sherlock aveva anticipato la sua metà al Mrs. Hudson,quindi se lo poteva permettere. Le sue cose erano state sistemate negli scatoloni,ma non ebbe la forza di darle a una scuola o qualcosa del genere. Stavano lì,nel salotto dove regnava un ordine innaturale,ad attendere.
Aveva ritrovato il teschio ed aveva effettivamente capito perché Sherlock lo adorasse tanto. Lo aveva chiamato Will ed era facile parlargli di quello che avrebbe dovuto scrivere sul blog senza il rischio che qualcuno leggesse o altro. Inoltre non ti contraddiceva,comodo così no?
Aveva lasciato l’ospedale e si era aperto uno studio lì vicino,grazie all’eredita’ di un vecchio parente che non ricordava. La vita procedeva,andava avanti bene per la gioia della sua psicologa,troppo bene.
Da quando Sherlock era..
Sospirò guardando il cielo fuori dallo studio di quell’azzurro che non avrebbe mai visto a Londra in realtà’,ma l’immaginazione aiuta a volte.

Cosa centra questo cielo lucido
Che non e’ mai stato così blu
E chi se ne frega delle nuvole
Quando qui manchi tu.
 

Damn,era riuscito a dirlo solo una volta in quello stupido studio. Come poteva dire di averlo superato se non riusciva ad ammetterlo neppure con se stesso?Quasi credesse che il non dirlo non lo rendesse vero..
Fortunatamente nessuno gli chiese nulla,lui non era nessuno alla fine.
I suoi clienti lo conoscevano da poco e solo come medico,i suoi amici..semplicemente non esistevano. Aveva solo lui.
Ogni tanto rivedeva Molly Hooper,che lo chiamava per sapere come stava. Sherlock era stato spesso duro con lei,ma meritava davvero come persona. Spesso però la sorprendeva ad osservarlo e cogliere una scintilla di qualcosa come l’impazienza,talvolta sospirava..non la capiva,ma francamente non gli importava molto.

rimani così
senza poi tate pretese
immobile lì
con le tue ciglia sospese
tra un cielo che sa
ed un mondo che ignora
il vero
che fugge
agli occhi
e alla gente

 
Tornò a casa quella sera con la testa dolorante,le membra stanche e l’unico desiderio di recarsi a letto. Non che lì fosse più facile eh,ora agli incubi di guerra si erano aggiunti quelli del suo migliore amico,no,della persona più importante della sua vita che si buttava giù da un palazzo. Fantastico,no?
Ad ogni modo,la stanchezza gli ottenebrò un po’ la mente,cosicché non si accorse della presenza nella sala.
-Cavolo sono distrutto..- mormorò entrando
-giornata pesante?- gli rispose una voce conosciuta mentre si sistemava sulla sua poltrona.
-no,pensieri pesanti..- si massaggiò la testa mentre nella mente rielaborava la conversazione e che,si rese conto,non sarebbe dovuta avvenire..non con lui!
Saltò in piedi riaprendo gli occhi,mentre l’elegante figura del suo compagno sedeva sulla solita poltrona nera intento a leggere alcuni giornali.
-Non hanno messo la foto con quel terribile cappello sul Times e quella sull’Indipendent devo dire che merita..ma il Sun sembra essersi affezionato..-
-Tu chi diavolo sei?-riuscì a dire-a urlare in realtà- John.
- Sherlock Holmes,consulting detective, residente al 221b di Baker street dato che ho anticipato il pagamento di un anno. Ufficialmente morto il 4 maggio,tornato in vita poco dopo.- spiegò con calma il bruno.
-Tu..tu..tu non puoi essere lui! Tu..lui è morto!-
-IO- sottolineò –sono tornato in vita poco dopo.- ripeté pazientemente.
-Non ci credo..io non ci credo. So che non sei lui. Non mi ingannare!- esclamò con decisione il medico,mentre Sherlock si avvicinava.
- John..- tentò di toccarlo ma lui si scansò,allontanandosi. È vero,erano uguali,il naso sottile,la pelle chiara –sebbene avesse notato gli aloni viola sotto gli occhi e un’ombra appena accennata sulla guancia- i capelli scuri e ricci leggermente più lunghi di quanto ricordasse,tanto che faceva fatica a vedergli gli occhi. Ah!ecco la pecca nel travestimento!non sarebbero mai riusciti a riprodurre quegli occhi gelidi che osservavano il mondo senza che nessuno capisse cosa pensassero.
Era sicuro ora!
- John..sono davvero io..mi devi credere..- riuscì a intravedere lo sguardo e..per diana sembrava davvero il suo!ma non poteva essere così..ci aveva messo 3 mesi a superarlo,non poteva!
-vuoi una prova?d’accordo te la darò! Allora..ti sei alzato tardi,nonostante questa notte non abbia dormito molto. Non hai fatto il bucato,o meglio non l’ha fatto Mrs. Hudson. Non senti tua sorella da un po’ e questo ti preoccupa..inoltre mi spieghi perché non aggiorni più il blog?- incrociò le braccia soddisfatto della sua analisi e certo di avere ragione. –Ora posso riprendere in mano il mio violino? Si sarà scordato nel frattempo..-
-non ti avvicinare alle sue cose! Queste cose erano facilmente deducibili posizionando una telecamera in un punto qualsiasi della stanza..-
- e perché qualcuno vorrebbe spiarti?- il moro si era leggermente preoccupato. Possibile che..?
-Non saprei,perché qualcuno vorrebbe imitare Sherlock Holmes tornato in vita e cercare di ingannarmi? Andiamo,se sei davvero tu dovrai fare di più per convincermi..- Anche il biondo incrociò le braccia,pronto a qualsiasi cosa tranne,forse,a quello che realmente accadde.
-Come vuoi John,ma ricordati che sei stato tu a volerlo- sussurrò Sherlock prima di posizionare una mano sulla sua nuca e una sui fianchi,dandogli un bacio veloce,fugace,come quelli che gli dava quando non voleva farlo parlare. Il corpo di John rispose positivamente alla prova,sentiva il suo sapore sulle labbra..Era lui!era Sherlock!
- Sherlock..- sussurrò..

“mi alzai,lo fissai un attimo intontito,poi credo
di essere svenuto per la prima e ultima volta della vita mia.
Certo è che una nebbia grigia mi appannò la vista,e quando
questa si diradò mi accorsi che avevo il colletto slacciato
e un vago sapore di acquavite sulle labbra.
Holmes era chino su di me,con la sua fiaschetta in mano.
-mio caro Watson – disse la ben nota voce
 –le devo le mie scuse non credevo di averla fatta emozionare tanto.- ”

 
Sherlock lo fece sedere sulla poltrona lì vicino,controllandogli il battito e schiaffeggiandogli leggermente la faccia.
-Santo cielo,John!ti facevo più forte!-
-Tu ti eri buttato..e ora sei qui..posso essere almeno un po’ shockato?-
-Non hai tutti i torti ..non avresti potuto sospettarlo dopotutto..- si sistemò sul bracciolo della poltrona con una mano sulla spalla del blogger che lo guardava come se non potesse essere minimamente vero.
-Quindi tu..fino ad ora..sei stato bene?-
-Bhé..complessivamente..diciamo che esclusi i soliti problemi sono stato bene..-
-E..dove sei stato?-
-Un po’ qui,un po’ lì..mi sono fatto aiutare dal governo Inglese..inoltre ho rivisto una vecchia conoscenza..-
-chi?-
-Irene Adler..una professionista simile della fuga..avevo solo da imparare!- “bene!quindi anche lei,che sarebbe dovuta essere morta,non lo era! Presto scoprirò che anche Anna Frank in realtà non è mai morta..” pensò John. Poi ci ripensò..Irene Adler?era stato con lei?ma bene..
-Sono stato in America..in Oriente..in Europa..ho anche le cascate di Reichenbach dal vivo,davvero stupende avrei voluto man..- ma non terminò la frase perché un pugno l’aveva colpito in pieno stomaco,facendolo riversare sul pavimento. Un momento dopo la scarica continuò,non particolarmente forte ma nelle sue condizioni non era proprio l’ideale.
John non poteva davvero crederci..tutto quel tempo a stare male e lui che faceva?se ne andava in giro con la Adler a vedere i paesaggi..un ottimo viaggio di nozze,perché no..
-John!John smettila..ti prego BASTA!calmati..- gli bloccò le braccia mettendosi faccia a faccia.
-sono passati mesi..MESI!MESI SENZA NOTIZIE!MESI IN CUI AVRESTI POTUTO FARMI SAPERE,COSI’ PER CASO,CHE ERI VIVO! – si fermò perché era senza fiato,poi con orrore si accorse che c’era qualcosa di bagnato che stava andando a bagnare anche il volto pallido dell’altro. Lacrime.“Mie lacrime” pensò con orrore.
- John..-sussurrò l’altro con gli occhi fissi nei suoi,che ormai vedevano appannato.
-mesi senza una parola..mesi in cui sei stato in giro con la Adler infischiandotene di noi qui..-
- John..te l’assicuro non è così! Sono rimasto continuamente in contatto con Londra,assicurandomi che voi foste al sicuro..sono tornato appena mi è stato possibile..loro vi avrebbero ucciso!-
-chi?..a chi?..cosa diamine stai dicendo?-
-Quei killer messi per la mia sicurezza avevano un duplice compito. Se non fossi morto avrebbero ucciso te,Miss. Hudson e anche Lestrade..gli altri due avevano altri obbiettivi sicuramente..-
-ma ora perché sei tornato?siamo al sicuro?-
-si..sono andati via..evidentemente dovevano essere convinti che fossi realmente morto..-
-A proposito..come hai fatto a..- ma la conversazione fu interrotta da un altro bacio di Sherlock,che ora aveva lo sguardo malizioso che ricordava.
-magari dopo le domande..- riprese a baciarlo con più passione sentendo con piacere il corpo di John rispondere. In poco ripresero conoscenza del corpo dell’altro,conoscendosi anche internamente. Erano di nuovo insieme e nulla poteva cambiarlo. Andava davvero tutto bene ora. Sentiva le mani di Sherlock lungo tutto il suo corpo,toccandolo esattamente dove sapeva di farlo impazzire. Il suo profumo,i suoi capelli,gli occhi languidi di piacere. Era Sherlock.

Stayin alive

 
Passarono la notte a parlare. O meglio il detective parlava e Watson ascoltava,rimproverandolo talvolta. Non gli era del tutto passata la rabbia,eh! L’avrebbe usata al momento giusto.. Ma ora aveva altro a cui pensare..
-ma Moriarty?-
-le mie fonti mi dicono che è morto,ma con lui non si sa’ mai..-
-in effetti anche tu dovresti essere morto..- scoppiarono a ridere come facevano prima,per le cose più banali e stupide. Da quanto tempo John non rideva?tanto..troppo..
Dopodiché Sherlock,ancora completamente nudo,e iniziò a suonare il violino osservandolo. Era una melodia allegra e dolce che non aveva mai sentito prima. Probabilmente l’aveva composta lui stesso.
Ad un certo punto si interruppe e recuperò un asciugamano da chissà dove,avvolgendosi la vita. Prima che John potesse chiedere spiegazioni entrò Mrs. Hudson con il suo solito tono allegro.
-John!non sapevo che sapessi suonare così..oh mio Dio!è un miracolo!-
-no,miss. Hudson..è solo Sherlock..- replicò  il blogger mentre si affettava ad aiutare la povera donna che era sul punto di avere un infarto.
 
 
Finitaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!
Ok,spieghiamo un po’ quello che avete appena letto..
Dovete sapere che io mi identifico molto in Watson,anche perché so che significa avere un’amicizia geniale(sebbene non ai livelli di Sherlock)..
Perciò quando ho visto il finale della 02x03,nonostante sapessi che Sherlock era vivo,non ero a posto con me stessa. Mi sono impegnata e ho capito perché:doveva saperlo anche John. Nel mio immaginario infatti non sarebbe mai stato reale finché lo stesso John non l’avesse visto in carne e ossa.
Detto ciò,la fan fiction direi che è spiegata no?non è una rielaborazione del lutto,è la fase successiva,cioè:va tutto bene. E va davvero tutto bene!!
Le canzoni sono state in parte causali e in parte causate. In particolare avevo iniziato con la canzone di Ligabue,la prima,”il giorno di dolore che uno ha”,ma non dall’inizio,bensì la parte finale.
 Da lì ho iniziato a scrivere e mi sentivo così buttata a terra che mi è venuto naturale pensare a quella canzone, “Welcome to my life” dei simple plane.
La rabbia,come spesso succede,ha dato posto alla malinconia e c’è una canzone che mi ha dato questo stato d’animo,”il mio pensiero” sempre di Ligabue(amo quell’uomo!).
Invece la canzone dei Negramaro, “comunque vadano le cose”,che aveva quell’aria tranquilla,triste,di rassegnazione,come a dire “se vuoi farlo,ti prego non farmi troppo male”..non so’ se la cosa abbia molto senso..
Il pezzo in prosa invece è tratto da “l’avventura della casa vuota” e descrive la reazione di Watson,scritta dall’abile penna di Sir Conan Doyle,al ritorno di Holmes. E infine la mia parte preferita..STAYIN ALIVE!!!
Moriarty mi odia a morte per questo ma,secondo i dettami di colui che può,Sherlock è realmente rimasto vivo,quindi mi dovrà scusare per quest’ironia bastarda!
 
Ok ci ho trovato molto gusto..
 
Bene!se siete arrivati fin qui meritate una medaglia..davvero!
Se recensiste vi amerei con tutto il cuore,giuro!
 
Ringrazio Doyle,Moffat e tutti gli altri per aver dato vita a loro..ovviamente non sono roba mia(sigh!).
Un bacio!facciamo 2 !
Gip!
 
   
 
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