24/01/2012
3 recensioniAutore: Fly89
Genere: Triste, drammatico
Rating: Arancione (si accenna alla morte di uno dei protagonisti della fic, quindi ho preferito alzare il rating)
Avvertimenti: Flash-fic
Numero di parole: 413 (titolo escluso)
Note dell'autrice: Ehi, c'est moi :D Torno alla carica con un altro tributo alla fic "Equilibrio" di darkroxas92 ù.ù L'altra volta l'ho scritto sulla morte di Dark e ora sulla morte di Hikari (capitolo 67 parte 2). L'ultima frase non c'è nel capitolo originale, è una piccola libertà che mi sono presa, spero che a Darky non dispiaccia x3 Vi auguro una buona lettura!!!
ps: per accompagnare la lettura consiglio la composizione al piano "Carta e penna" di Giovanni Allevi.
Disclaimer: i personaggi di questa fic non mi appartengono e la fic non è stata scritta a scopo di lucro.
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L’egoismo dell’Equilibrio ~
Mai l’aveva vista così fragile.
Paurosamente fragile, come una sottile foglia autunnale, in balia del gelido e letale vento del nord.
L’Oscurità la teneva per il collo, debole e inerme tra le sue mani, come un pulcino nella morsa di un’affamata volpe, sollevata da terra, come se pesasse poco più di un delicato fuscello.
Corse e chiamò il suo nome, con una disperazione incalcolabile, illudendosi di riuscire a salvarla, al punto tale da esserne quasi convinto. Invece, ben presto le sue grida furono annullate dal terribile e inaccettabile rumore prodotto dalle ossa che si spezzano, come lo stelo di un fiore che viene brutalmente reciso.
Per i suoi occhi increduli, il tempo parve scorrere al rallentatore. Per Dark fu come vivere un’angosciosa eternità, in cui l’accasciarsi del capo della sua fedele compagna, ormai morta, cedeva alla forza di gravità, che crudele e priva di scrupoli, sembrava sottolineare la sua dolorosa perdita.
La chiamò ancora.
La sua mente, come il suo cuore, non voleva assolutamente accettare quanto stava accadendo, quindi pronunciò nuovamente il suo nome, anche quando riuscì ad averla tra le sue braccia, perché non poteva perderla un’altra volta. I suoi occhi, dopo tanto tempo, piansero, dando sfogo a lacrime che sicuramente sarebbero state inconsolabili, poiché era arrivato troppo tardi per ammettere e confessare ciò che provava veramente.
Troppo tardi s’era reso conto di amare quella donna, che nonostante tutto gli era sempre stata vicino perché lo amava più della sua vita. Quella stessa vita, che le era stata strappata via da una forza più grande di lei.
Non avrebbe mai accettato la sua perdita. Mai.
Quando la catena del ciondolo si ruppe, lasciandolo cadere sul suo corpo ancora caldo, capì.
-Forse… forse una cosa posso farla…-
Per la prima volta nella sua esistenza, l’Equilibrio volle compiere un gesto di puro egoismo. Pur di riaverla con sé, per darle quell’amore che le aveva sempre negato, l’avrebbe legata al suo destino.
-Perdonami Hikari… ma è l’unica soluzione…-
Per un istante, si chiese se l’avrebbe mai perdonato per un simile atto egoista, che andava contro tutto ciò che avevano fatto fino a quel momento, ma scacciò immediatamente quel pensiero, perché semplicemente non gli interessava. Mentre quella viscosa e conosciuta sostanza li ricopriva entrambi, per permettere il compimento di un egoistico miracolo, Dark smise di pensare alle sorti dell’universo perché ora l’unica cosa importante per lui era riportarla in vita, per non separarsene mai più.
-Sarai la mia custode… è l’unico modo per riaverti con me…-
Spero che vi sia piaciuta! Alla prossima!!! See ya!