Erano passati 3 mesi da quando avevano lasciato il porto di Venezia.
La vita di entrambi trascorreva felice e serena, e Zhalia non era più seria e pensierosa come un tempo, anzi, si apriva molto di più a Dante e, molto spesso, parlavano della loro infanzia, dei sogni e delle passioni che avevano coltivato o che avrebbero voluto coltivare.
In quei 3 mesi avevano visitato molte città, e ammirato opere fantastiche e paesaggi mozzafiato.
A Siviglia Dante aveva regalato a Zhalia una vecchia Kodak F-401X ( macchina fotografica professionale a rullino che papà mi ha ceduto ;D NdA ) con tanto di teleobiettivo, e così Zhalia si era scoperta fotografa.
Passava spesso il suo tempo con il mirino sull'occhio e con l'indice della mano destra sopra il pulsante pronto a immortalare un momento unico, un momento che non si sarebbe mai più ripetuto.
Intanto i rullini usati aumentavano sempre di più, e sia lei che Dante non vedevano l'ora di portarli a sviluppare una volta tornati a Vanezia.

Non si fermavano mai più di un giorno a visitare una città: la loro vacanza romantica poteva rimanere al sicuro solo in mare.
Poco dopo la loro partenza Zhalia aveva ricevuto una telefonata da Sophie, la quale era preoccupatissima per il fatto di non averla trovata da nessuna parte a Venezia, e per il fatto che non rispondeva all'olotomo che aveva lasciato a casa di Dante.
Zhalia allora le aveva comunicato che sarebbe stata fuori città fino a tempo da determinarsi per poter affrontare meglio la sua situazione e cercare di ricominciare a vivere.
Sophie non era andata oltre, e aveva augurato all'amica " Buona fortuna " .
" Buona fortuna " aveva pensato Zhalia sorridendo; quelle parole le avevano veramente portato fortuna quella volta che che a dirgliele era stato Metz dopo averle regalato la medaglietta che portava sempre al collo.
Non avevano più usato nè i loro poteri nè i loro titani, se non una volta che una balena aveva scambiato la loro imbarcazione con una fammina della sua specie e... Comunque ne erano usciti tutti interi e la barca, fortunatamente, non aveva riportato nessun danno.

Dante e Zhalia avevano indosso la muta e l'attrezzatura da sub.
Avevano ancorato la barca e ora nuotavano sott'acqua ammirando i fondali pieni di pesci colorati e di barriere coralline del Mar Rosso.
Mano nella mano, senza aver bisogno di parole.







Angolo autrice:

Eccomi quì sono finalmente tornata *si nasconde sotto un tavolo per evitare le fucilate delle lettrici*
A parte scherzi, cavolo ce ne ha messo di tempo il mio cervello per comporre un capitolo!
E poi il bello è che io non ho problemi ha scrivere i capitoli delle mie storie, pensate che io li scrivo e li pubblico senza fargli mai grandi modifiche; il mio più grande problema non sono le parole, ma il mio cervello che a volte non vuole fare i filmini di ciò che andrò a scrivere.
Spero che vi sia piaciuto questo capitolo, e spero di riuscire a portare avanti questa storia.
Intanto pubblicherò un paio di poesie che avevo scritto circa un anno fa: vi prego di dare un' occhiata anche a quelle e di recensire numerose.
Baci.
Zhalia94.