Chiuse la porta con un solo gesto tranquillo, mentre prendeva un sospiro profondo e chiudeva gli occhi per non vedere nulla; Nia era a poca distanza da lui e si stava lisciando il lungo vestito bianco con la mano, ancora euforica per quanto era appena concluso.
Erano soli, nelle orecchie l'eco continuo delle risate, delle felicitazioni, delle bellissime parole di amici e compagni di vita e di guerra. Tutto era perfetto, in quel momento, anche il groviglio di spossatezza ed emozione che gravava sui cuori di entrambi.
Simon sentì il bisogno di guardarla: lei girava su sé stessa, piano, facendo roteare la gonna come nei tanti balli che avevano occupato tutto il pomeriggio. Aveva ballato con Rossiu, aveva ballato con Gimmy, aveva ballato persino con Viral e con la sua assurda reticenza a sembrare normale o quantomeno un poco coinvolto dalla festa. Aveva riso tanto e aveva mangiato molto - insomma, era stata una bellissima giornata.