Serie TV > Supernatural
Ricorda la storia  |      
Autore: ImBatman    24/01/2012    2 recensioni
“Sei stanco” dice Castiel e Dean sbuffa. Castiel lo guarda ancora e decide di sedersi e Dean si chiede se abbia calcolato l'esatta distanza per non rischiare di toccarlo e la sola idea che Castiel ci abbia pensato lo fa impazzire e si avvicina e ora tutto il profilo di Dean tocca il profilo di Castiel.
Genere: Angst, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quinta stagione
- Questa storia fa parte della serie 'Skeleton'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
HTML Online Editor Sample

 

Cheekbone.

 

Castiel lo guarda da un po', solo e chiuso nella penombra. I capelli più confusi del solito. Gli occhi non li vede. Sam si ritrae con uno scatto rabbioso quando sente la sua mano sulla spalla, occhi aperti aperti, rabbia e paura. Castiel si ritrae. Non è ferito dalla reazione. Continua a guardarlo e ora lo vede meglio, Sam accenna un sorriso riparatore, l'espressione studiata e lui nemmeno lo sa. Non si avvicina a lui e Castiel non sa bene cosa fare.
Sam dice “Ehi” giusto per dire qualcosa perché forse quel momento gli crea disagio. Castiel non risponde e pensa a cosa si suppone dovrebbe rispondere. Al silenzio Sam risponde con silenzio. Ha gli occhi grandi, è tutto grande, mani, piedi. Guardandolo Castiel sa cosa vede suo fratello perché ha conosciuto Sam prima da lui. E Sam non può fare a meno di piacergli.
Forse Sam pensa a qualcosa da dire perché il suo “ehi” non ha funzionato e Castiel ha l'impressione che non abbia l'espressione di quando vuole che lui vada via e lo lasci solo, forse perché Sam è davvero solo e chiuso ed è raro lo sia.
I gesti di Dean non conoscono vie di mezzo. Lui è un pugno o un abbraccio tanto forte che fa paura. In lui tutto è odio o amore. E gli occhi di Sam sono aperti e c'è paura perché è solo e l'amore non lo sente, non sa dov'è Dean, lui non glielo ha detto.
Dov'è Dean Castiel lo sa e vuole andare da lui perché con Sam non sa davvero cosa fare. Non sa toccarlo come fa Dean e i suoi gesti amore o odio lui non li sa fare. Sam annuisce al vuoto e lo sente sparire e non è sollevato né triste e sa che Castiel è andato da Dean.
Dean è seduto sugli scalini del portico. La bottiglia di birra in mano è solo un'abitudine. Se Castiel gli toccasse una spalla lui non si ritrarrebbe ma non lo fa lo stesso e rimane lontano o vicino qualche passo. Dean si passa il vetro freddo della bottiglia sul viso, ha un grosso livido sulla guancia ma lo zigomo non è rotto e lui quasi non ci crede.
“Sei arrabbiato” dice Castiel. Quello è il loro gioco serio ma Castiel crede di aver sbagliato anche se Dean non dice nulla. Castiel stringe gli occhi concentrato. La schiena di Dean è chiusa e scura.
“Sei triste” dice allora e Dean beve dalla bottiglia e si volta a guardarlo lentamente.
“Non ora, Cass” dice. E questo vuol dire che è davvero stanco.
“Sei stanco” dice Castiel e Dean sbuffa. Castiel lo guarda ancora e decide di sedersi e Dean si chiede se abbia calcolato l'esatta distanza per non rischiare di toccarlo e la sola idea che Castiel ci abbia pensato lo fa impazzire e si avvicina e ora tutto il profilo di Dean tocca il profilo di Castiel.
“Qual è il problema?” Sam. Il problema è sempre Sam. E ora anche Castiel pensa prima a lui che all'apocalisse.
“Sono stanco, Cass” Castiel pensa a quella risposta e non sa se è questo il problema o se è stanco per parlare del problema e comunque aveva indovinato. E Castiel sta quasi per dirlo ma Dean parla di nuovo ma non con lui, le sue parole sono solo mormorii confusi accompagnati da un respiro strano.
“Sono stanco, Cass” Castiel sa che non l'ha ripetuto perché teme non l'abbia sentito e la sua voce è rotta e lui si sente bene con il suo profilo che tocca il suo.
“Sono stanco Cass” e sembra dire sono stanco, sono stanco, sono stanco, sono stanco all'infinito e Castiel si sforza di trovare una risposta perché la voce di Dean è sempre più fragile.
“Sono stanco” sussurra Dean.
“Lo so. L'avevo indovinato” Dean sorride e fa un suono strano e quando alza lo sguardo e guarda Castiel, Castiel pensa che Dean è stanco e si sente schiacciato come con Sam, ma Dean è diverso e lui può restare. E rimane fermo. E Dean si avvicina lento e trema, il respiro caldo e mozzo che si posa sulla pelle del viso di Castiel e Dean appoggia le labbra chiuse sulle sue, chiudendo gli occhi in un fremito stanco. Castiel lo sente, sente tutto poggiato a fior di labbra, stanchezza e rabbia e dolore e Dean non chiede il permesso, implora solo per un appoggio.
Dean resta fermo a occhi chiusi, il respiro sembra ucciderlo ma non crolla a terra anche se le labbra di Castiel non sono calde. Castiel resta fermo, ha la faccia di Dean contro la sua faccia e non deve controllare se Dean respira perché lo sente tutto ed è abbastanza caldo per entrambi e si chiede se quel momento serve perché lui dica qualcosa e non lo sa. E Dean lo aiuta ancora e si sposta appena appena tenendo il contatto e mormora piano roco e duro “stai zitto. Qualunque cosa diresti sarebbe sbagliata” e Castiel ubbidisce.
Le mani di Dean hanno le nocche scorticate e si aggrappano stringendo i lembi dell'impermeabile come se volesse strozzare Castiel solo che quello non è il suo collo. Il suo respiro piange ma lui no. I suoni diventano piccoli gemiti e ringhi e Castiel non capisce bene ma la bocca di Dean è ancora sulla sua e si apre e si muove e le mani sono strette sulla sua giacca per non farlo volare via ma ancora non toccano lui come se Dean pregasse la giacca di restare e Castiel rimane fermo come fa sempre quando vuole fare le cose giuste e non sa come farle ma sa che deve stare zitto perchè così Dean gli ha detto ma poi sente i denti di Dean, le labbra di Dean, la saliva di Dean, il dolore di Dean e danno loro gli ordini e ancora una volta Castiel ubbidisce e apre la bocca così i denti di Dean possono entrare insieme a tutto il resto e morderlo e Castiel si accorge di dover respirare e lo fa addosso a Dean ma non è una cosa sbagliata perché Dean non fa niente e continua a premersi forte contro di lui con gli occhi serrati forte e le nocche che tremano. Dean è caldo e umido e sembra quasi tutto quello che gli serva per respirare anche se Castiel sa che respirerebbe lo stesso eppure non ne è convinto e non riesce più a muoversi perché non vuole farlo cadere. E vorrebbe chiamarlo ma non lo fa e qualcosa di Dean è impigliato nella sua lingua, gli occhi ancora strizzati e il naso perfettamente incastrato accanto a quello di Castiel. Le mani di Dean salgono al colletto e lo stringono sempre forte e non sa se ha scelto Castiel solo perché lui è li o perché Castiel ha bisogno di lui come Sam una volta o se hanno entrambi così bisogno di lui o se è Dean che ha semplicemente bisogno di entrambi. Respirare fa male quanto pensare e lui vuole solo rinchiudersi dentro qualcosa e Castiel obbedisce sempre ad un ordine diretto e lui usa sempre questa carta e lo inchioda li perché la notte è lunga e da solo davvero non ce la fa. Sam è dentro chiuso e solo e non esce perché sa che loro sono li. A Castiel sembra di essere un pesce fermo con la bocca aperta e una sola cosa l'ha capita e la tiene stretta, Dean è stanco così stanco che non chiede più nulla e Castiel va bene anche così anche se sembra un pesce finché la giacca è tra le sue mani e la lingua nella sua bocca e può restare semplicemente fermo a convincersi che tutto va male ma va bene lo stesso e questa notte è troppo lunga e lui non è solo ma è molto stanco e Castiel di tutto quello capisce poco ma resta fermo e non chiede nulla e guarda avanti e aspetta l'alba e tiene Dean e non lo fa cadere e continua ad ascoltarlo respirare. 

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: ImBatman