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Autore: BasiL    24/01/2012    0 recensioni
Una storia come tutte le altre, ma con un pizzico in più. Spero vi piaccia, è la mia primissima storia.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La luce entra dalla finestra, riverbera sulla pagina bianca. Francesco per un attimo si distrae dai sui pensieri. “...è per questo che i legami idrogeno...” Diavolo, ancora lo stesso argomento dopo due ore. Ripiomba nella sua mente.

Non riesce proprio a stare concentrato. Non gli sembra ancora vero, ogni attimo della sera prima scorre nella sua mente. Dopo tanto tempo... Non lo guardava nemmeno, fino al mese scorso. E ieri sera invece si erano baciati, e non un bacio qualsiasi. Un bacio di quelli seri: lungo, appassionato, si erano toccati, aveva sentito la sua pelle morbida sotto le dita. Nonostante il freddo si erano slacciati i giubbotti e la sua mano era finita sulla sua schiena in modo così naturale che sembrava fatta solo per quello. Quando erano tornati indietro, dagli altri, nessuno aveva notato niente, ma era normale. Il gruppo si stava sfaldando, e ognuno pensava solo a sé stesso. Le occhiate complici che si erano lanciati dopo erano passate inosservate, e anche le loro guance arrossate, i capelli spettinati....
Arrivato a casa, Francesco aveva preso il cellulare per scrivere un messaggio, ma subito si era fermato: c'era già un messaggio, ed era per lui!!

“Domani ci vediamo? Nel parchetto dietro il centro commerciale, dopo le lezioni?”
La risposta era ovvia “Non vedo l'ora!”

L'orologio suona le due. Francesco si riscuote; in preda all'ansia scaraventa tutto nello zaino, alla rinfusa. Non saluta nessuno e corre fuori. In venti secondi è già per strada, l'autobus sta arrivando. Mp3 nelle orecchie e cuore in tumulto, mentre aspetta la fermata giusta.
Intanto pensa ancora, e i suoi pensieri vanno ad un'unica persona. E' gentile, dolce, adorabile, intelligente, solare. Quando è nei paraggi, tutto si illumina, per Francesco.
Ed ecco, infatti, là sulla panchina, il suo sole.

Scende dall'autobus e si avvicina salutando con la mano, un po' correndo. Poi si baciano. Come la sera prima, meglio della sera prima. Le loro labbra si fondono, giocano finchè...

“Aspetta Fra, aspetta... Non posso. Non possiamo!”
“Cosa? E perchè?”
Non risponde. Allora Francesco continua: “Lo so che è difficile, ma siamo insieme. Affronteremo tutto insieme. Anche i tuoi genitori, quando vorrai, lo sai. Non mi tiro indietro...”
“Lo so, non è per te... Sai che non è per te... E' tutta la situazione, e se non riusciamo a gestirla? Se diventa TROPPO difficile?”
“Andremo per gradi. Ci sono già passato, so come funziona. Sarà difficile, perchè sarà difficile. Ma se ci impegneremo entrambi andrà bene, ti fidi?”
“Certo che mi fido...”
“Allora ci stai?”
Luca sorride a Francesco: “Ci sto”
E ricominciano a baciarsi lentamente, assaporando il contatto e la felicità che li pervade....
  
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