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Autore: Giuls_x    24/01/2012    6 recensioni
E' la prima fan fiction che scrivo, ed ho pensato di iniziare con una one-shot Fabrevans. Quando scrivo cerco di entrare nella testa dei personaggi, ed ho provato a farlo anche questa volta. E' una storia a parte, non c'entra un granché con la serie, apparte ovviamente per i personaggi. Non contiene spoiler o riferimenti vari alla trama. Che dire, spero vi piaccia e... Recensite. :)
Genere: Drammatico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quinn Fabray, Sam Evans
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Solo un sogno.


Le onde si infrangevano sulla battigia. L’acqua rifletteva la luce del sole estivo, caldo, alto in cielo. Le risate dei bambini risuonavano nell’aria. Qualcuno giocava, qualcuno semplicemente si rilassava. Los Angeles, California. Una vacanza tutta per loro, così lontani dalla loro città, dalla loro vita quotidiana. Tutto così perfetto. Sam sonnecchiava al sole ormai già da un po’, sollecitato dal caldo afoso. Uno schizzo d’acqua gli bagno il naso, facendogli aprire automaticamente gli occhi. Due bambini che giocavano, niente di più. Si girò sulla schiena e allungò una mano verso destra, sorprendendosi di trovarsi ad accarezzare un asciugamano ormai ricoperto di sabbia. Alzò il busto di scatto e si guardò intorno, sfregandosi gli occhi. Per quanto aveva dormito ?
Ad un tratto, si incantò alla visuale di una ragazza. La SUA ragazza. No, non poteva essere vera. Ne dubitava ogni volta che la osservava, e succedeva spesso ormai. Camminava sulla sabbia calda, che avrebbe fatto sembrare goffa anche la persona più elegante del mondo. Ma lei non era elegante, era un angelo. Punto. Il bikini bianco e verde le calzava a pennello, accarezzandole il corpo snello e tonico. I capelli le coprivano gli occhi ed in mano teneva due bicchieri con del liquido colorato all’interno. La gustò con gli occhi finché non arrivò vicino a lui e non si sedette all’ombra, porgendogli uno dei due bicchieri.
-Alla buon’ora. Ti avrei svegliato.- Disse Quinn dolcemente.
-La pistola ad acqua di un bambino ti ha preceduta- Rise il biondo.
Rise anche lei, a sua volta. -Te l’ho presa al lampone, so che ti piace.-
-Si, quando mi tirano addosso quella al lampone la sofferenza è minore- Rise di nuovo. Un brivido percorse la schiena della ragazza, così abituata a quella risata che però le provocava ogni volta la stessa sensazione. Rimase a guardarlo sorridere, sorseggiando la sua granita. La quale, dopo qualche minuto, passò già in secondo piano, riducendosi a un mucchio di acqua colorata abbandonata al sole. I due ragazzi erano sdraiati sotto quello scorcio d’ombra che offriva il piccolo ombrellone, così vicini che ormai sembravano un tutt’uno. I loro baci erano dolci, lenti. Non c’era avidità, non c’era fretta, poiché non c’era niente che avrebbe potuto disturbarli.  
-Sai di fragola- Sussurrò il ragazzo, allontanandosi leggermente da Quinn.
-Ma dai ?- Rise ironicamente la ragazza.
Erano ancora talmente vicini che pareva non si fossero neanche staccati.
-Ma dai ?- Le fece il verso il biondo.
Quinn gli diede una spintarella e, in men che non si dica, si ritrovo a testa in giù sulla spalla di Sam, che si dirigeva verso l’acqua.
-Sam no ! Mettimi giù !- Urlava lei, battendo i pugni sulla schiena del ragazzo e agitando le gambe. –Sam !-
Tutto inutile. Si ritrovarono con l’acqua che gli arrivava appena al busto, a schizzarsi e spingersi, ridendo. Entrambi desideravano non arrivare mai alla fine di quel momento. Loro, una spiaggia fantastica, il sole, il loro amore. Avevano tutto quello che avrebbero mai potuto desiderare. Sembrava un sogno. Un bellissimo sogno. Solo un sogno…

Quinn si svegliò improvvisamente, sollevando il busto di scatto e guardandosi intorno. Il suo respiro era affannoso, il corpo tremava impercettibilmente, e non a causa del freddo. Toccò nervosamente le coperte intorno a lei, quasi per confermare l’inesistenza di quello che aveva appena vissuto. Che pensava di aver vissuto. Le sue mani strinsero energicamente le coperte, e la ragazza scoppiò in lacrime. Sam non era lì con lei. Non erano a Los Anges insieme, lontano da tutto e da tutti. La sua vita era la stessa di prima, solo che adesso le appariva ancora più schifosa.
  
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