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Autore: Magiuggiola    25/01/2012    1 recensioni
Era un sabato sera qualunque e non sarei voluta uscire ma come potevo mancare ad un'uscita con le mie due migliori amiche Eleonora e Bruna?
In fondo sarebbe stata solamente una serata tra amiche.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buonasera ragazze e ragazzi! La mia prima one-shot! Incredibile, non avrei mai pensato di scriverne una! In fondo c'è una prima volta per tutto, no? Diciamo che è tendente al personale come storia per questo la ritengo molto importante. Spero che vi piaccia, vi lascio alla lettura! Un bacio,
Magiuggiola!



« Allora, che ci racconti? Qualche novità con…. » mi chiese Eleonora curiosa « Mah, ci vediamo come al solito fuori di scuola e con lo stesso ‘ciao’ a testa bassa mi saluta  » risposi scoraggiata.
« E’ solo timidezza! » rassicura Bruna « Devi solo stare tranquilla! Ti cercherà » concluse sorridendo « Mi spiegate perché devono essere gli uomini a fare il primo passo? E se non avessero il coraggio? » chiesi guardandole dubbiosa « Prova ad essere al suo posto, avresti mai il coraggio di andare dalla persona di cui sei innamorata e dirgli tutto quel che provi? Non credo! » rispose sorridendo « Hai ragione, qui manca il coraggio! » dichiarai sbuffando. Aveva proprio colto nel segno. E se per qualche assurdo motivo avrò coraggio cosa potrebbe rispondere lui? Che reazione potrebbe avere? E se mi rifiutasse, avremmo ugualmente lo stesso rapporto che abbiamo tutt’oggi? 

« Allora ragazze, dove mangiamo stasera? » chiesi entusiasta, una serata del genere l’aspettavamo da così tanto tempo! Finalmente unite come una volta « McDonald’s ? » rispose Eleonora altrettanto entusiasta « Pensa se lo incontriamo per strada » aggiunse Bruna ridacchiando; mi girai di scatto verso lei « Lui? Dici lui lui? » chiesi stupita « E’ impossibile, stasera esce con le sue amichette, credo vada a mangiare al cinese » rispose Eleonora « E come fai a saperlo? » chiesi incuriosita « Facebook, l’ha scritto più di un’ora fa » rispose sorridendo « Ah beh! Starà già mangiando gli involtini di primavera circondato dalle sue carissime amichette » risposi infastidita da quell’idea « Oh.. qualcuno qui è geloso! » aggiunse ridacchiando Bruna « Gelosa e infuriata! » risposi scontrosa. Come poteva preferire la compagnia di quattro ochette in confronto alla gentilezza, la semplicità di chi veramente tiene a lui?

Mancava poco per arrivare da McDonald’s, cinque minuti e saremmo arrivate quando Eleonora e Bruna mi chiamarono fermandosi davanti una panchina « C’è Gabriele » strillò Bruna, continuai a camminare. Pensai fosse uno scherzo ma quando mi ritrovai a procedere sola notai le mie amiche ferme dietro una folla di turisti, tornai indietro sui miei passi e inaspettatamente vidi effettivamente Gabriele seduto solo su di una panchina.
« Ciao! » lo salutai stupita « Ciao » rispose guardandomi per un secondo negli occhi  « Come stai? » continuai senza rendermene conto, e tutto questo coraggio? Da dove veniva fuori? , « Tutto bene, grazie » non ricordo se mi avesse chiesto come stessi io,l’emozione rimuove i ricordi « Stai aspettando qualcuno? »  chiesi curiosa, « Sì degli amici, sono in ritardo » rispose guardandosi attorno « Sembri un barbone » aggiunse inaspettatamente Eleonora, mi girai di scatto fulminandola e notai un accenno di sorriso sulla bocca carnosa di Gabriele « Beh, è meglio che andiamo anche noi se non vogliamo arrivare in ritardo! » aggiunse Bruna intromettendosi, lo salutai sorridendo e come sempre il suo ‘ ciao ‘ fu a testa bassa, come del resto tutta la conversazione.
Ci congedammo camminando velocemente, ero scoppiata a ridere! Mi chiedevo dove avessi trovato il coraggio di farli così tante domande, solitamente una nostra conversazione dura meno di un minuto. Poi confusione, perché quando ci siamo parlati e salutati ha sempre tenuto gli occhi rivolti verso terra? « Tesoro, era imbarazzato! » rispose Bruna « Proprio così, gli piaci molto! Ecco perché! » concluse Eleonora.
Dovevo credere alle mie amiche? E se mi avessero detto tutto questo solamente per farmi smettere di pensare? Beh, se questo era il loro intento, la strada era totalmente sbagliata, mi sarei fatta ancora più domande, cosa che ho fatto.
Per tutta la serata pensai a lui, non riuscivo proprio a smettere. E quei cinque minuti sembrarono un secondo, successe così in fretta. Quanto avrei voluto sedermi vicino a lui, in fondo la panchina era libera. Quanto avrei voluto dargli due baci sulle rosee guance proprio come successe a capodanno; non guancia contro guancia bensì le sue carnose labbra sulle mie guance. Quanto avrei voluto parlargli di più, non avrei chiesto altro.
 
In conclusione di una cosa ero e sono certa,
ne sono pazzamente innamorata.



 

  
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