Now
playing…
La notte è calata
anche oggi ed io grazie a te sono solo. Proprio durate le feste natalizie…
Un po’ mi manca il
mio libro, sono sincero, ma ciò che mi manca di più sono i miei amici. Lo stesso
gruppo di amici di cui ti consideravo parte, di cui mio malgrado ti considero
ancora parte.
Già… mi hai tradito,
hai cercato di uccidermi e poi?
Poi sei tornato da
me. < Non c’è gusto così… > mi hai detto con quella tua solita aria
strafottente.
Lo sapevo che non eri
come gli altri, sai? L’ho sempre
saputo ma era divertente averti intorno, cercare di capire cosa pensava quella
tua mente contorta.
Ah, a proposito,
complimenti per la macchinazione! Devo dire che ne sono rimasto davvero
sorpreso…
Anche per gli Zoldick
sono rimasto impressionato… pensavo di avere io l’esclusiva ed ecco che tu ti
riveli in intimità con il figlio maggiore…
Dovrei essere
geloso?
A volte mi chiedo
perché tu non me l’abbia semplicemente chiesto… Io ti avrei sicuramente risposto
di sì!
Ok, è vero, ho
mentito.
Probabilmente avrei
lasciato che gli altri ti polverizzassero all’istante… sei divertente Hisoka, ma
non invincibile.
O magari ti avrei
accontentato… solo perché sei tu…
E dopo averti
umiliato nella sconfitta non ti avrei concesso il colpo di grazia… oh,
no!
Ti avrei teso la mano
e ti avrei chiamato amico, proprio come negli ultimi due anni, perché,
diciamocelo, senza di te la mia vita sarebbe decisamente
noiosa…
E io divento cattivo
quando mi annoio.
Così adesso me ne sto
qui, in una suite a cinque stelle generosamente offerta da te, seduto sul letto,
la faccia appoggiata sulla mano, la console per terra con il joypad abbandonato
lì accanto e la scheda di memoria inserita…
L’unica luce nella
stanza è quella azzurrognola del televisore: la tua faccia sorridente associata
al mio nome – che effetto strano!, ma l’idea è stata tua… - e quell’odiosa
scritta “Now playing…”
Penso che una volta
sistemata questa faccenda fra noi due andrò a cercare gl’ideatori del gioco e li
ucciderò… dovrebbe essere una sfida interessante, dato quello che sono riusciti
a fare con Greed Island, non pensi? Magari vorrai essere ancora dei nostri per
quest’avventura…
Beh, comunque visto
che a Natale siamo tutti più buoni, tanto vale che mi tolga il pensiero e te lo
dica…
Mi alzo da questo
letto un po’ morbido per i miei gusti, ed esco sul balcone. Lontano si sentono
già i festeggiamenti, i botti di qualche ragazzino
impaziente.
Tanto vale che lo
dica no?
< Grazie, Hisoka.
>
< Non c’è di che.
> è la tua voce vellutata che ha parlato, la tua mano mi dà una pacca sulla
spalla prima che tu ti sporga, sempre un po’ troppo, oltre la balaustra per
vedere il countdown.
Mi hai proprio preso
di sorpresa stavolta… penso che forse alla fine del nostro duello, dovrei
ucciderti. Tu lo faresti con me.
< Oh, avanti!
Smettila di guardarmi a quel modo… - dici evitando di incontrare il mio sguardo
– Nessuno dovrebbe restare solo durante le feste…
>
< Ah, si e Natale?
> chiedo divertito, ma ho un groppo alla gola ricordando l’anno scorso quando
noi del Ragno abbiamo festeggiato tutti insieme e tu mi hai regalato un patetico
pacchetto di gomme…
< Non sono
riuscito a trovarti un regalo adatto… mi vergognavo di presentarmi a mani vuote…
> fai con quel tuo sorrisino serafico e gli occhi che stanno sempre per
chiudersi.
< Che schifo di
scusa… >
< Non sarai un fan
dei buonismi alla “è il pensiero che conta…” ! > ribatti divertendoti al
gioco.
< No, certo che
no!, sono un ladro ma non oserei mai rubarti il tuo ruolo… so quanto sei
possessivo con il tuo palcoscenico… >
Sorridi con quella
tua aria da gatto, so bene che ti piace combattere anche a parole: è la sfida
che conta.
Il countdown è
cominciato, ti sporgi ancora una volta.
10
9
Torni coi piedi per
terra e ti giri a guardarmi.
7
6
Ti lecchi le labbra.
Quanta voglia hai di uccidermi?
5
4
< Beh, allora buon
anno nuovo, Hisoka…> dico io.
2
Tu sorridi senza
abbandonare quell’espressione famelica e ti
avvicini
0
I fuochi d’artificio
illuminano a giorno la città e tu non ti fai scrupolo ad onorare le tradizioni:
una mano dietro la mia nuca e tiri verso di te. Una forza verso cui ormai sono
indifeso.
Il tuo bacio sa di
chewinggum alla fragola e c’è una strana gentilezza nella tua voce quando
ricambi i miei auguri, < Buon anno nuovo
Quoll…>
La sveglia suona per
le otto ed accanto ad essa sul comodino un biglietto natalizio ed un pacchettino
rettangolare di cui conosco già il contenuto.
Buon Natale in
ritardo, Quoll
Goditi questo che non
vedrai il prossimo.
Con affetto,
Hisoka.
Sei già tornato ai
tuoi doveri, eh?
Di nuovo la tua foto
che mi fissa sorridendo dalla televisione, di nuovo quella scritta snervante e i
suoi tre puntini in dissolvenza:
Now Playing…