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Autore: lemonade    07/09/2006    4 recensioni
Così adesso me ne sto qui, in una suite a cinque stelle generosamente offerta da te, seduto sul letto, la faccia appoggiata sulla mano, la console per terra con il joypad abbandonato lì accanto e la scheda di memoria inserita… L’unica luce nella stanza è quella azzurrognola del televisore: la tua faccia sorridente associata al mio nome – che effetto strano!, ma l’idea è stata tua… - e quell’odiosa scritta “Now playing…”
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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hxh now playing

Now playing

 

La notte è calata anche oggi ed io grazie a te sono solo. Proprio durate le feste natalizie…

Un po’ mi manca il mio libro, sono sincero, ma ciò che mi manca di più sono i miei amici. Lo stesso gruppo di amici di cui ti consideravo parte, di cui mio malgrado ti considero ancora parte.

Già… mi hai tradito, hai cercato di uccidermi e poi?

Poi sei tornato da me. < Non c’è gusto così… > mi hai detto con quella tua solita aria strafottente.

Lo sapevo che non eri come gli altri, sai?  L’ho sempre saputo ma era divertente averti intorno, cercare di capire cosa pensava quella tua mente contorta.

Ah, a proposito, complimenti per la macchinazione! Devo dire che ne sono rimasto davvero sorpreso…

Anche per gli Zoldick sono rimasto impressionato… pensavo di avere io l’esclusiva ed ecco che tu ti riveli in intimità con il figlio maggiore…

Dovrei essere geloso?

A volte mi chiedo perché tu non me l’abbia semplicemente chiesto… Io ti avrei sicuramente risposto di sì!

Ok, è vero, ho mentito.

Probabilmente avrei lasciato che gli altri ti polverizzassero all’istante… sei divertente Hisoka, ma non invincibile.

O magari ti avrei accontentato… solo perché sei tu…

E dopo averti umiliato nella sconfitta non ti avrei concesso il colpo di grazia… oh, no!

Ti avrei teso la mano e ti avrei chiamato amico, proprio come negli ultimi due anni, perché, diciamocelo, senza di te la mia vita sarebbe decisamente noiosa…

E io divento cattivo quando mi annoio.

 

Così adesso me ne sto qui, in una suite a cinque stelle generosamente offerta da te, seduto sul letto, la faccia appoggiata sulla mano, la console per terra con il joypad abbandonato lì accanto e la scheda di memoria inserita…

L’unica luce nella stanza è quella azzurrognola del televisore: la tua faccia sorridente associata al mio nome – che effetto strano!, ma l’idea è stata tua… - e quell’odiosa scritta “Now playing…”

Penso che una volta sistemata questa faccenda fra noi due andrò a cercare gl’ideatori del gioco e li ucciderò… dovrebbe essere una sfida interessante, dato quello che sono riusciti a fare con Greed Island, non pensi? Magari vorrai essere ancora dei nostri per quest’avventura…

 

Beh, comunque visto che a Natale siamo tutti più buoni, tanto vale che mi tolga il pensiero e te lo dica…

Mi alzo da questo letto un po’ morbido per i miei gusti, ed esco sul balcone. Lontano si sentono già i festeggiamenti, i botti di qualche ragazzino impaziente.

Tanto vale che lo dica no?

< Grazie, Hisoka. >

 

< Non c’è di che. > è la tua voce vellutata che ha parlato, la tua mano mi dà una pacca sulla spalla prima che tu ti sporga, sempre un po’ troppo, oltre la balaustra per vedere il countdown.

Mi hai proprio preso di sorpresa stavolta… penso che forse alla fine del nostro duello, dovrei ucciderti. Tu lo faresti con me.

< Oh, avanti! Smettila di guardarmi a quel modo… - dici evitando di incontrare il mio sguardo – Nessuno dovrebbe restare solo durante le feste… >

< Ah, si e Natale? > chiedo divertito, ma ho un groppo alla gola ricordando l’anno scorso quando noi del Ragno abbiamo festeggiato tutti insieme e tu mi hai regalato un patetico pacchetto di gomme…

< Non sono riuscito a trovarti un regalo adatto… mi vergognavo di presentarmi a mani vuote… > fai con quel tuo sorrisino serafico e gli occhi che stanno sempre per chiudersi.

< Che schifo di scusa… >

< Non sarai un fan dei buonismi alla “è il pensiero che conta…” ! > ribatti divertendoti al gioco.

< No, certo che no!, sono un ladro ma non oserei mai rubarti il tuo ruolo… so quanto sei possessivo con il tuo palcoscenico… >

Sorridi con quella tua aria da gatto, so bene che ti piace combattere anche a parole: è la sfida che conta.

 

Il countdown è cominciato, ti sporgi ancora una volta.

 

10

 

9

 

Torni coi piedi per terra e ti giri a guardarmi.

 

7

 

6

 

Ti lecchi le labbra. Quanta voglia hai di uccidermi?

 

5

 

4

 

< Beh, allora buon anno nuovo, Hisoka…> dico io.

 

2

 

Tu sorridi senza abbandonare quell’espressione famelica e ti avvicini

 

0

 

I fuochi d’artificio illuminano a giorno la città e tu non ti fai scrupolo ad onorare le tradizioni: una mano dietro la mia nuca e tiri verso di te. Una forza verso cui ormai sono indifeso.

Il tuo bacio sa di chewinggum alla fragola e c’è una strana gentilezza nella tua voce quando ricambi i miei auguri, < Buon anno nuovo Quoll…>

 

 

 

La sveglia suona per le otto ed accanto ad essa sul comodino un biglietto natalizio ed un pacchettino rettangolare di cui conosco già il contenuto.

 

Buon Natale in ritardo, Quoll

Goditi questo che non vedrai il prossimo.

Con affetto, Hisoka.

 

Sei già tornato ai tuoi doveri, eh?

Di nuovo la tua foto che mi fissa sorridendo dalla televisione, di nuovo quella scritta snervante e i suoi tre puntini in dissolvenza:

 

Now Playing…

 

  
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