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Autore: Kaeru    08/04/2004    0 recensioni
A Kanagawa arriva una ragazza che cambierà la vita a molte persone. Diciamo che ho voluto dare a tutti un momento magico in amore.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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10° CAPITOLO

10° CAPITOLO

 

Il giorno seguente durante l’allenamento pomeridiano.

Il club dello Shohoku stava aspettando che i giocatori del Ryonan finissero di cambiarsi.

“Certo che sono cambiate molte cose dall’ultima partita contro di loro. Disse Rukawa a Katia.

“In meglio o in peggio?” domandò maliziosamente Katia.

“In meglio. Decisamente.”

In quel momento arrivò Lory. Katia se ne accorse e la invitò ad entrare.

Vieni, ti presento la squadra.”

Si diresse prima verso Ayako.

Ayako ti presento Lory, la mia migliore amica. Lory, lei è Ayako. Ed è anche lei manager del club.

“Piacere. Katia mi ha parlato molto di te, come di tutta la squadra. Quasi mi sembra di conoscervi già.

“Spero che ti abbia raccontato cose carine.

Ma Ayako! Certo che ho raccontato cose carine.” Poi rivolta a Lory. “Ne ho raccontate?”

“Katia!” si infervorò Ayako.

Scherzavo, scherzavo. Non prendertela Ayako.” Disse ridendo.

Poi rivolta alla squadra disse: “Ragazzi oggi avete addirittura una spettatrice direttamente dall’Italia. Lei è la mia amica Lory. Parla giapponese, perciò attenzione a quello che dite.

Katia le presentò i componenti uno per uno e le presentò anche Haruko che, nel frattempo, era arrivata.

In quel momento si aprì la porta che conduceva agli spogliatoi ed apparvero i primi giocatori del Ryonan.

Tra cui Akira che si avvicinò a Katia.

“Ehi Katia, mi hanno detto che hai ricevuto visite dall’Italia.”

Infatti…” disse indicando la ragazza che fino a quel momento aveva dato le spalle alla porta dal quale era entrato il ragazzo.

‘Questa voce mi è familiare’ pensò intanto Lory mentre si girava. Rimase impietrita vedendolo.

Aki-chan!”

Lory-chan!”

I due si guardarono negli occhi confusi.

“Sorpresa!” disse Katia, ma i due non la sentirono.

Aki-chan!”

Lory-chan!”

Ripeterono entrambi sorridendo stavolta. Poi si buttarono una tra le braccia dell’altro. Pochi attimi dopo si staccarono quel tanto che bastava per potersi guardare negli occhi. Akira abbassò il suo viso fino a poter sfiorare le labbra di Lory con le sue in un dolce bacio che entrambi da molto tempo sognavano di potersi scambiare di nuovo.

Tutti i presenti eccetto Katia rimasero impietriti.

“Quando sei arrivata?” le chiese quando le loro labbra si staccarono.

“Ieri sera.”

Lory…”

“Forza ragazzi tutti qui.” Chiamò l’allenatore del Ryonan, il sig. Taoka.

Akira seppure controvoglia dovette allontanarsi dalla ragazza, ma prima si volle assicurare che rimanesse fino alla fine della partita in modo da poter fare due chiacchiere. Appurato ciò si allontanò.

La partita iniziò e Katia cercò di riportare Lory sulla terra.

“Ehi Lory? Sei ancora tra noi?”

Perché non mi hai detto che frequentava la tua stessa scuola?”

Perché non la frequenta. Guarda bene la maglia. E’ un giocatore della squadra del Ryonan. E se proprio vuoi saperlo non ti ho detto che l’avevo rivisto per il semplice fatto che ho pensato che ti avrei fatto stare male e basta. E ho creduto, forse sbagliando, che fosse meglio tacere.”

Lory capì perfettamente le ragioni di Katia.

Hai ragione, hai fatto bene. Scusa se ti ho aggredita. Ma trovarmelo davanti così all’improvviso… Non me lo aspettavo proprio.

“Ho fatto bene a dirti di venire a vedere la partita?”

“Diciamo che se non lo avessi fatto ti avrei menato a sangue. Le disse ridendo.

Che violenta!” le rispose anche lei ridendo.

“Aspetta un attimo… Ma allora… ti riferivi a lui quando hai detto che i ragazzi potevano sorprendermi?”

“Esatto.” Ammise Katia.

Mentre stavano guardando la partita Ayako e Haruko che avevano assistito al bacio tra Lory e Sendo chiesero come facessero a conoscersi.

“In effetti, Katia, non ci hai mai detto nemmeno come facevi a conoscerlo anche tu.

“E’ semplice. Akira è venuto un paio di anni fa in Italia, in vacanza. Un giorno è venuto ad allenarsi al campetto che usavamo di solito io ed alcuni amici. Quel giorno non c’era nessuno oltre a me. Quando lo vidi con la palla da basket in mano gli chiesi se volesse fare una partita con me. Lui accettò e iniziammo a giocare.”

“Non sapevo Akira parlasse l’italiano.” Disse Ayako.

Infatti non lo parla. Io e Lory a quel tempo frequentavamo già da un anno una scuola di giapponese. Grazie a quello potemmo parlare e capirci. E facemmo anche amicizia. Ci incontravamo al campetto ogni pomeriggio in quanto alla mattina avevo scuola. Pochi giorni dopo venne al campetto anche Lory e lo conobbe. Fecero subito amicizia. E nel giro di qualche settimana si erano messi insieme.

“Fu un periodo bellissimo. Peccato che durò poco. Infatti dopo un mese e mezzo che stavamo insieme Akira è dovuto tornare in Giappone. E da allora non ci eravamo più visti, anche se ci siamo sempre tenuti in contatto tramite lettere.”

“E rivederlo oggi ha riacceso la scintilla. Concluse Haruko.

“In realtà credo che non si sia mai spenta. Disse sorridendo Lory.

La partita si concluse. Akira aveva giocato bene, anche meglio del solito, forse grazie alla presenza di Lory. Ma anche Rukawa aveva giocato in maniera splendida. Il punteggio finale fu di 79 a 79. Essendo un amichevole non ci furono tempi supplementari.

Come la partita finì Akira, Rukawa, Miyagi e Sakuragi andarono dalle loro ragazze che fecero ad ognuno i complimenti e li ricompensarono delle fatiche con un bacio.

“Vedervi giocare mi ha fatto venire in mente tanti ricordi. Disse Lory.

Anche a me.” le fece eco Katia.

Le due si guardarono negli occhi e intuirono che stavano pensando la stessa cosa.

I loro ragazzi le guardavano senza capire.

“A quanto?” domandò Katia.

“A venti.” Rispose Lory. Poi rivolgendosi verso i ragazzi disse: “Io e Katia ci facciamo una partita. Voi intanto, se volete, andatevi a cambiare. Noi vi aspettiamo giocando.

“Io rimango. Mi ricordo troppo bene le vostre sfide per perderne una. Disse Akira.

“Rimango anch’io.” Gli fece eco Rukawa.

Le due ragazze diedero un veloce bacio ai loro ragazzi e raggiungendo la metà campo fecero un colpo secco di sasso, forbici, carta per aggiudicarsi il possesso di palla. Vinse Lory e la sfida iniziò.

Con una splendida finta superò Katia segnando il primo canestro. Ma Katia non era da meno. Passando al contrattacco fintò sulla destra. Lory intuì che si trattava di una finta e si buttò quindi sulla sinistra. Katia sapeva che ci sarebbe cascata. In effetti si diresse a sinistra, ma quello a cui Lory non pensò fu che anche quella sarebbe stata una finta. Infatti con un palleggio praticamente perfetto si rigirò sulla destra e la passò segnando così il canestro del pareggio.

Andarono avanti così per un po’. Il punteggio arrivò a 18 pari. Il prossimo canestro sarebbe stato quello della vittoria. In attacco c’era Lory. Riuscì a smarcarsi e tirare a canestro, ma Katia saltando riuscì a toccare la palla quel tanto che bastava per farle cambiare traiettoria. Il pallone colpì il ferro. Le due ragazze saltarono insieme per aggiudicarsi il rimbalzo, ed ebbero entrambe un’altra idea. Toccarono contemporaneamente la palla e la spinsero nel canestro facendo così una schiacciata.

“E questo canestro di chi è?” domandò ridendo Lory quando toccò terra, ansimando per la fatica.

“Propongo un pareggio.” Disse Katia. “Per stavolta. Aggiunse.

Lory ci pensò un po’ sopra. Poi alzando la mano all’altezza della testa disse: “Vada per il pareggio. Per stavolta.

Katia le batté il cinque. Dopodiché tornarono dagli altri.

“Ragazze siete magnifiche!” dissero in coro Haruko e Ayako. Subito dopo Sakuragi e Miyagi si dichiararono d’accordo.

“L’avevo detto io che ne valeva la pena di guardare l’incontro.” Affermò Akira.

Dopo essersi cambiate le quattro coppie si diressero in un locale vicino alla scuola per cenare. Passata neanche un’oretta Lory si avvicinò a Katia e le disse a bassa voce: “Senti, io vado via con Akira…”

“Ti lascio una copia delle chiavi dentro la cassetta della posta per domani mattina. Le disse intuendo le intenzioni dell’amica.

“Ehm, non ti crea problemi?”

“Non ti preoccupare. Buon divertimento.” Le disse facendole l’occhiolino.

Lory arrossì un po’. “Grazie.” Poi si avvicinò ad Akira, gli sussurrò qualcosa, dopodiché salutarono la compagnia e se ne andarono.

Un’oretta dopo anche gli altri sei si diressero a casa.

Rukawa accompagnò Katia. Quando arrivarono alla porta lei lo invitò ad entrare. Mentre la seguiva Rukawa disse: “Vuoi che ti faccia compagnia finché non torna Lory?”

Katia chiuse la porta a chiave. “A me farebbe piacere. Però devo avvertirti che Lory tornerà domani mattina. Disse accarezzando Briciola.

“Come?” chiese Rukawa credendo di avere capito male, mentre anche lui accarezzava Briciola.

Quando mi si è avvicinata prima di andarsene, durante la cena, mi ha fatto capire che sarebbe stata fuori tutta la notte con Akira. Devono recuperare il tempo perduto.”

Rukawa la guardava con uno sguardo a metà tra il confuso e l’incredulo.

“Fammi capire bene. Quando hai detto che ti farebbe piacere che ti facessi compagnia cosa intendevi esattamente?”

“Quello che ho detto. Mi farebbe piacere che tu rimanessi con me stanotte mentre Lory non c’è.” Disse avvicinandoglisi guardandolo negli occhi.

“Rimanere a dormire?”

Lo aveva raggiunto. “Anche.” Sussurrò in risposta prima di baciarlo con passione.

Quando si staccarono lo prese per mano e lo condusse in camera sua chiudendo la porta alle loro spalle.

Briciola osservò per qualche secondo la porta chiusa. Poi con un salto salì sul divano e vi si accomodò sopra. Aveva intuito che per quella notte quello sarebbe stato il suo letto.

 

FINE 10° CAPITOLO

   
 
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