UNTITLED
Volente
o nolente, finisco per ferirti.
Volente
o nolente, continuo ad amarti.
Volente
o nolente, continui ad amarmi.
Sospiro, credo che in questa gelida notte
di solitudine non riesco a fare altro. Anche se il foglio davanti a me è la
prova che non è del tutto la verità questa, ho scritto una canzone d’amore
bellissima.
Sicuramente i fan ne andranno pazzi, come
per Pledge d’altronde, ma non penso che la vedano come me; io che l’ho
composta, io che l’ho sentita invadermi la pelle, lacerarla per uscire,
lasciando spillare gocce di sangue.
La leggo, la rileggo, volendo modificare
queste parole, ma ognuna è di per se perfetta e non posso ignorarla più.
“ non ti piace? “
La voce di Kouyou mi riporta alla realtà,
alzo lo sguardo su di lui e il fumo della sigaretta mi sale agli occhi
facendoli bruciare. Prendo la colpevole sigaretta con due dita e la porto
lontana dalle mie labbra, devo concentrarmi sul mio migliore amico per non
perdermi di nuovo nei miei pensieri. Pensieri che mi assillano la mente, la
occupano talmente tanto che a volte non ricordo nemmeno come torno a casa.
“ no..cioè, sì.. “ sbuffo di nuovo.
“ c’è qualcosa che non va con Aki? “ come al solito sa.
Abbasso gli occhi a terra sconfitto,
portando nervosamente la sigaretta alle labbra, ne aspiro l’essenza cercando di
calmarmi; ma essa non può cancellare ciò che è la mia vita.
“ se non ne vuoi parlare Taka, non
preoccuparti “ aggiunge al
mio silenzio protratto.
“ ci ha già pensato lui “ la mia non è un accusa, ma una
constatazione, lui ha l’incombenza di essere il miglior amico di entrambi,
brutta posizione la sua.
“ non credo che sappia quello che pensi tu
però.. “ posa hellion sul divanetto e prendo posto accanto a lei, proprio
di fronte a me.
Sono le due di notte e agli studi ci
siamo solo io e lui oggi, non verremo disturbati.
“ forse.. “ oggi vado a monosillabi.
“ forse? Gliene hai parlato? “ mi chiede giustamente lui.
“ no.. “
Non risponde, in completo silenzio si
sporge per prendere il foglio che ho sotto il naso, lo osserva catturando tutto
ciò che ho scritto.
“ bella Taka… “
sospira.
“ grazie “ sussurro.
Alzando i miei occhi nocciola, li faccio
incontrare volutamente in quelli del mio amico; lì troverò la risposta alla mia
domanda, forse sì o forse no.
“ è troppo tempo che gli faccio del male..
“
In questa abitudine di renderti triste che ho,
perdo un'altra parola.
Anche se sono la causa di queste lacrime,
perché finisco sempre per essere avvilito?
Mi alzo per andare in un posto lontano,
lontano da tutto e tutti; chiudendo questo capitolo della mia vita, impedirò al
mio cuore di essere di nuovo felice.
“ Taka, lo sai che lui “
Interrompo le parole di Kouyou alzando
una mano in cenno di silenzio, sono bugie, maledette bugie che entrambi mi
propinano per farmi sentire bene; ma davvero la mia felicità è più importante
di quella di Akira?
Scuoto leggermente la testa.
“ no Kou, basta, non gli permetterò più di
mettermi davanti a tutto, anche a se stesso.. “
“ ne morirà.. “
“ no Kou, sarà finalmente libero di amare
qualcuno che lo faccia sentire bene.. “
In questo momento è quasi facile
pronunciare queste parole, ora che non lo vedo, che non sento il suo profumo o
che non odo il suo respiro.
Sfilo il cappotto dall’appendi abiti, lo
infilo piano e così anche con il cappello, i guanti e la sciarpa che tiro fino
sopra il naso.
“ te ne vai? “
“ sì Kou, a domani.. “ lo saluto, lasciando la mia nuova
creazione tra le sue dita.
“ pensaci.. “ mi sussurra mentre gli volto le spalle,
nei suoi occhi vi leggo tutto il dolore e la pena che prova nei mie confronti.
Ci ho già pensato, sono mesi che ci
penso, mesi che sono passati dolorosamente sulle spalle di entrambi; io ad
infierire e lui a sopportare, a mentire di star bene.
Mi chiedo fino a che punto mi ha fatto
arrivare il mio egoismo, per averlo al mio fianco, per tenerlo stretto a me
come ancora di salvezza per la mia debole mente malata.
Non è giusto amore mio, se è vero che ti
amo così tanto, devo lasciarti andare; costringendoti a smetterla di salvarmi.
Scendo nella strada buia, dove i passanti
che in genere l’affollano ora stanno dormendo sonni tranquilli, ignari del
tragico delitto che sto per compiere.
Taglierò il filo rosso che ci lega da
così tanti anni, ucciderò nel peggiore dei modi il nostro amore, per
permetterne la nascita di uno più sano e splendente.
Tutto per rivedere il tuo sorriso più lucente
e sincero.
La mia testa ricade per la vergogna e segue le tracce sul pavimento
sto fissando questi occhi che non ricambieranno il mio sguardo
ascolto questa voce chiedendomi il perché
e continuo a tenere le mie ginocchia in grembo
Continuo a camminare al gelo, in questo
modo non morirò di freddo, non prima che tu mi abbia detto addio di tua
spontanea volontà almeno. Se tu non sei in grado di lasciarmi, lo farò io per
te.
Arrivo sotto casa mia, mi fermo avendo il
terrore più fottutamente forte che abbia mai provato nella vita; perdere te,
equivarrà a morire e tu ne sei cosciente.
Faccio partire una chiamata con il mio
cellulare, la persona più appropriata al mio scopo risponde dopo qualche
squillo.
“ moschi..moschi.. “
la sua voce è arrochita dal sonno, ma so che non rifiuterebbe mai il mio
invito.
“ scusa per l’ora “ soffio bastardamente.
“ Taka? “ è proprio idiota appena sveglio.
“ no la fata turchina “
Lo sento tossire e bofonchiare qualcosa
di incomprensibile “ scusa se sono le tre del mattino.. “
“ o di notte, che dir si voglia “ ribatto prontamente.
“ stai per morire? “ mi chiede stufo dei miei giochetti.
Sì.
“ no “
“ allora buona notte “
“ verresti da me? “ resta in silenzio, senza dire più una
sola parola.
“ scherzi? “ alla fine qualcosa la dice, pensavo che
si fosse addormentato.
“ no “
“ dammi un quarto d’ora “
“ ti aspetto su “ dico prima di agganciare la chiamata.
Resto a guardare lo schermo per qualche
secondo, fino a che esso si spenge cedendo il passo al buio, proprio come ho
fatto io.
Non risplenderò più della tua luce riflessa.
Mentre salgo stancamente le scale, compongo
il messaggio che ti chiamerà a me, anche se non precisamente espresso.
È
un tacito accordo il nostro, vero Aki?
-
Sono
a casa, non mi sento molto bene, buona notte amore. –
Mentre il gelo entra nelle ossa, io a
poco a poco muoio, di una lenta e dolorosa morte da me stesso inflitta; mi
ritrovo per l’ennesima volta a pensare che è solo per te che faccio tutto
questo. Per vederti di nuovo felice, per vedere che puoi ancora ridere sincero.
Il campanello del citofono mi trova
seduto sul divano, l’attesa è stata estenuante a dire la verità, prima tutto
finirà, prima potrò sprofondare negli abissi.
Chi
leccherà le mie ferite d’ora in poi?
Apro anche la porta, il mio ospite non è
decisamente a sorpresa; mentre attendo che salga sfilo il maglione nero a collo
alto, lasciandolo volutamente cadere sul pavimento.
“ ciao “ mi saluta Kiyoharu
appena entra in casa.
“ ciao “ ricambio, mentre le mie braccia vanno a
circondargli la vita.
“stai bene? “ mi chiede guardandomi strano.
“ certo “ mento, forse lo sa, forse no, di questo
non posso esserne certo; ma voglio che non pensi a nulla e che mi conceda ciò
di cui necessito.
Le mie labbra si poggiano sulle sue, poi
lascivamente le lecco; i suoi occhi si chiudono, ha sempre avuto un debole per
me e se fin’ora non siamo mai finiti a letto insieme, è solo per Akira.
Non ci vuole molto prima che il suo
desiderio divampi, io di desiderio ne ho ben poco, ma certamente lo assecondo;
chi lo sa se mi perdonerà mai per averlo usato in questo modo.
Con la foga che ci mette nel strapparmi i
vestiti di dosso, arriviamo indietreggiando al divano, meglio così, non voglio
farlo nel letto. Mi lascio cadere sulla sua superficie e il mio corpo nudo
accoglie il suo, spinte profonde e lente per iniziare; vorrei gridargli di non
preoccuparsi, di lacerarmi pure, almeno indirizzerebbe i miei pensieri in un
altro loco.
Percorro con gli occhi i tatuaggi che
macchiano la pelle del mio amante di una notte, cerco di tenere la mente
occupata su di essi, a decifrarne le sfaccettature, i colori e i possibili
significati; altrimenti rischio di impazzire e cacciarlo di casa prima che
accada l’irreparabile.
Posso dire di sentire indistintamente, il
rumore della chiave di Akira che viene infilata nella toppa, lo scatto della
serratura e il suo respiro che si mozza all’improvviso. Come all’improvviso si
arrestano i movimenti di Kiyoharu, guarda me, la porta
e poi di nuovo me.
Io, codardo, da bravo codardo quale sono,
resto con gli occhi fissi a terra, ho alzato lo sguardo in quello di Akira e
ciò che vi ho letto mi ha annientato; forse non è stata poi una buona idea, ma
ormai è troppo tardi.
Kiyo si alza da sopra di me e in tutto
silenzio si riveste, colpevole anche lui di questo tradimento, non è
esattamente così, ma lui non può saperlo e non lo saprà mai.
Il mio corpo trema senza controllo,
indosso di nuovo i vestiti senza proferire parola, do persino le spalle ad
Akira per non doverlo guardare; spero che ciò che deve fare lo faccia alla
svelta.
Una lacrima lascia dispettosa il mio
occhio destro, subito l’asciugo.
Quando Kiyoharu
ci priva della sua presenza la porta sbatte feroce, la sua ira non tarderà ad
arrivare su di me.
Sento i suoi passi felini ma carichi di
rabbia ceca arrivare fino a me, mi guarda negli occhi che continuo a muovere
per sfuggirli. Con una mano mi afferra il volto e stringe la presa,
costringendomi in questo modo a guardarlo negli occhi.
“ perché? “ soffia gelido, sapevo come ferirlo e non
ho esitato a farlo.
“ scusa… “ sussurro, veramente dispiaciuto, anche
se non del tradimento di per se.
Sarai finalmente libero amore mio, libero
dalle catene che ho stretto intorno a te.
Hai ignorato in silenzio le mie scuse,
ho sognato te che ti aggrappavi a me.
E’ facile riempire i vuoti
allineando queste semplici parole, vero?
Sono stanco di continuare a perdonarci a vicenda
e delle tue bugie che non cambieranno mai
L’espressione di disgusto mi uccide,
strappandomi quell’anima impura che mi porto dentro, non ne ho più bisogno
ormai, la mia vita è finita qui.
“ mi fai schifo “ sentenzia infine, sentenza che ero certo
di avere.
Lascia andare il mio volto e con una
spinta mi fa ricadere sul divano, il quale trattiene ancora il calore del mio
corpo e quello di Kiyo.
Non dici null’altro mentre lasci casa
mia, questa è la fine della nostra vita insieme; ora so dove andrai e cosa
farai, vorrei urlarti che tu non sei meglio di me, solo perché non hai fatto
sesso con Kouyou.
Non è tradimento anche amare qualcuno di
nascosto?
Posso ricordare come se fosse ora il tuo
sguardo su di lui, quegli occhi felini che bruciavano solo per me, fare
altrettanto con lui. Solo allora capii che avevo calcato troppo la mano,
soffocandoti con le mie paure, le mie debolezze. Mi hai cullato fino a che non
è diventato un peso per te e in quel momento, ti sei lasciato andare a un amore
più puro e leggero; quello per il nostro migliore amico.
La porta sbatte di nuovo, ma questa volta
con te al di fuori del mio appartamento; da oggi in poi saremo colleghi,
nient’altro.
Non riesco nemmeno a piangere, forse il
dolore è troppo forte per poterlo sfogare in qualche modo.
Ora mi sarei appoggiato a te, ma adesso
che non posso più farlo, sento le mie gambe troppo fragili per potermi
sorreggere.
La nausea si fa potente e sono costretto
a correre in bagno, per liberare un conato di vomito; sto buttando fuori tutto
il marcio che c’è in me.
Mi pulisco la bocca e torno sui miei
passi in salone, resto fermo in piedi senza una meta dove andare.
Ti ho lasciato andare, ti ho costretto a
lasciarmi, anche se non sono in grado di camminare senza la tua guida; tutto
questo per te, per la tua felicità.
Posso accettare di sentirmi dire di
tutto, che sono egoista, viziato, rompi scatole e petulante, anche traditore
ora; ma non voglio sentir dire, che non ti amo.
Poco alla volta....
mi sono sentito come se stessi toccando il tuo
cuore morente.
In questo modo....
spero che la tristezza non si senta più di tanto,
Spero di riuscire a serrare tranquillamente le mie orecchie,
Spero di non finire con l'essere debole.
boh! Non lo so, non chiedetemi perché questa volta non ho molte delucidazioni da dare su questa shot. Mi sono ritrovata sotto mano la traduzione di UNTITLED, l’ho letta ed è venuta fuori questa.
Per alcuni versi, o solo per l’amore finito male, somiglia all’altra shot “L’ultima notte al mondo”. Ma questa volta è Ruki a prendere la decisione di porre fine a tutto, non so se sono riuscita a spiegare il rapporto un po’ ingarbugliato dei tre personaggi.
Spero di sì
però XD
Come al solito,
spero che vi sia piaciuta e i commenti sono graditissimi ^_^
ciu <3