Dei passi riecheggiano nel buio di quella stretta via. Le strade sembrano disabitate. Silenzio. Un silenzio sordo. Questa sera vi era il novilunio e la luna sembrava scomparsa. Dei passi, un alternarsi di piccoli passi. Un ululato. Una voce profonda. Un altro atroce silenzio.
Alla fine della via un giovane con accanto una belva, di un bianco splendente. Un anima, due corpi, due cuori che pompano lo stesso sangue.
Davanti un portone d'ebano di uno dei palazzi più antichi della città. Un portone settecentesco, con ogni particolare rifinito d'oro.

"Fenir, mio amato amico.. Dobbiamo entrare in quel palazzo e partecipare al 'tanto atteso' ballo.." sussurri alla feroce belva accanto a te, lo splendente animale è un lupo. Un lupo dal manto bianco, ma dagli occhi azzurri come il cielo senza nuvole; dal cuore d'oro e dall'anima pura.
Tra il padrone e l'animale, di certo il puro non è l'uomo.
L'uomo si avvicina all'animale appoggiando una mano sul suo muso. E gli sussurra accanto con voce contrariata. Perché doveva partecipare a questo evento di gran classe? Di certo non era il tipo.. L'ultima volta che vi aveva partecipato, era un giovanotto di alta società, accompagnato dal russo. Una fitta al cuore, un dolore intenso, un mancato palpito. Ogni ricordo portava a questa sensazione di torpore. Ti appoggi al muro per sostenerti. Oggi li avresti finalmente rivisti dopo tutto questo tempo. Li avresti salutati con un inchino e baciato le mani alle signore, facendole arrossire o facendole infuriare. Ti sistemi divertito la maschera nera che ti copre il viso. Questa sera Fenir avrebbe mostrato al mondo la sua immensa bellezza e la sua figura autoritaria.
Avresti passato una serena serata nonostante i tormentosi dubbi.
Ti avvicini sicuro al portone, Fenir è accanto a te.
Nonostante siate due corpi distinti, insieme sembrate un unico elemento.

La prima serata di gala. Un sogno che ritorna realtà. Una serata indimenticabile. La giovane rappresentante del Quebec viene accompagnata dallo zio Alfred. Vuole mostrare a tutti quanti la propria forza e quella del proprio paese. Vuole che smettano di giudicare il comportamento del padre, ma solo la realtà. Non le importava trovare marito, per il bene del paese avrebbe rinunciato a tutto quanto, persino alla vita. Che si sbagliassero tutti e due riguardo la loro vita? Uno chiede vendetta, l'altra solo riconoscenza.. E se, si incontrassero?