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Autore: Zhalia94    26/01/2012    5 recensioni
" ti voglio bene ".
È brutto non ricordare di averlo detto a una persona che non c'è più; piano piano tutto quello che era rimasto di lui va ad appassirsi, e l'unica cosa che ti rimane sono i ricordi, ormai vaghi, ma sempre presenti.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lacrime silenziose, lacrime in secreto.

Mamma si deve concentrare a guidare, non può ricordare in questo momento, non può intristirsi, non a causa mia.
Io, che non sono ancora riuscita ad accettare quanto è accaduto circa 10 anni fa.

Una bambina che esce da scuola, una bambina con i capelli corti e uno zaino più grande di lei sulle spalle va dai genitori; c'è qualcosa di strano nel loro modo di stare in piedi, ma lei non lo percepisce, << Valentina... nonno Antonio è morto... >> le dicono.
La bambina con i capelli corti sembra come paralizzata, con gli occhi aperti e lucidi e le labbra pendenti: piange come non farà mai più in vita sua.


Lacrime silenziose, lacrime in segreto.

Sono passati circa 10 anni, quella bambina con i capelli corti è seduta sul sedile posteriore della macchina.
Piange in silenzio.
Piange perchè non ricorda la sua voce, piange perchè non ricorda il colore dei suoi occhi e, soprattutto, piange perchè non ricorda di avergli detto << ti voglio bene >>.
Avrebbe tanto voluto dirglielo in tutti questi anni.
Se il destino doveva toglierle a qualunque costo una persona, se non c'era proprio alternativa, nessuna via di uscita, avrebbe preferito che fosse qualcun altro, le ormai decrepite bisnonne di 90 anni, ad esempio.
<< perchè? perchè? perchè?... >> si chiede trattenendo i singhiozzi per non farsi sentire.
Avrebbe voluto che le insegnasse a potare le piante, a scegliere il posto migliore in cui piantarle...

Una bambina con i capelli corti gioca a ridosso di una parete di piante, un uomo con i capelli bianchi passa davanti a lei con un innaffiatoio pieno d'acqua, passa in silenzi, scavalca un solco e, con l'innaffiatoio in mano,sparisce dietro il verde delle piante.
La bambina si avvicina anche lei al solco per seguirlo, << vieni quì, figlia, che cadi >> la richiama la nonna vicino a lei, seduta a capare le fave; ma lei ci riproverà ogni volta, ci riproverà finchè non riuscirà ad entrare nel suo regno.


Lacrime silenziose, lacrime in segreto.

Sono passati circa 10 anni, quella bambina con i capelli corti è tornata ancora una volta in quel luogo pieno di ricordi, questa volta, però, molte cose rimarranno solo nei suoi ricordi, ricordi che dovrà conservare come tesori.
Del regno di suo nonno, quel regno che la incuriosiva tanto da bambina, deserto.
Le ci viene il magone.
Non accetta quello che ha davanti agli occhi, non lo può accettare.
Se ne va via con una decisione: ora quello sarà il suo regno.






Angolo autrice:

Nonno, ti voglio bene.
   
 
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