Stars

Se l'era trovato sotto gli occhi per caso, mentre cercava la spazzola. Vietnam osservò meglio la stella attaccata all'elastico per capelli; dopo averla tolta dal pacchetto regalo le aveva dato solo un'occhiata veloce, nient'altro.

Era davvero una bella stella di stoffa imbottita, dipinta di giallo e oro. I bordi erano decorati con una striscia di brillantini, e rifletteva i colori dell'arcobaleno appena si avvicinava ai raggi del sole.

La prese con la mano destra, indietreggiando verso il letto, dove si sedette.

Ricordava ancora la sorpresa che aveva sentito quando si era trovata davanti Alfred che le porgeva un pacchetto rosso, con un fiocco dorato tenuto fermo da una stellina.

“Happy B-day, Vietnam!” le aveva detto, con il solito tono acuto della voce e un enorme sorriso. “Questo è per te, tanti auguri! Non è il caso che mi ringrazi, da parte dell'eroe questo ed altro.” aveva aggiunto, senza darle il tempo di parlare, prima di girarsi ed andarsene. Fretta di trovarsi un McDonald o per nascondere il fatto che era lievemente arrossito?

Quando l'aveva riferito a Taiwan, l'amica si era dimostrata piuttosto favorevole alla seconda ipotesi.

Aveva addirittura aggiunto che l'americano si era preso una cotta per Vietnam.

“Che sciocchezza!” aveva ribattuto la Nazione; com'era possibile che proprio lui, l'occidentale con cui aveva combattuto per anni, che aveva giurato di odiare dopo la fine della guerra...si fosse innamorato di lei?

No, innamorato no. Al massimo con una cotta, come diceva Taiwan, ma in questi casi non si era mai troppo sicuri. Francia glielo ripeteva sempre, quando era una sua colonia, in amore si sapeva come iniziare, ma la conclusione è diversa per ciascuno di noi.

Però andava riconosciuto che era stato davvero un bel pensiero quello di America, la stella era un simbolo che ritornava nelle bandiere di entrambi. Sì, era stato davvero carino da parte sua.

E doveva ammettere che in fondo America era un ragazzo carino, sempre sorridente e con due occhi che ricordavano il cielo sereno.

Con un sorriso, iniziò a legarsi i capelli con il nastro, facendo ben attenzione a lasciar scoperta la stella.

“Forse quel ragazzo non è poi tanto male come pensavo.” pensò, alzandosi dal letto e prendendo il nòn là, il cappello tipico del suo popolo.

Aprì la porta, recuperando il fido remo, e iniziò a dirigersi verso la riunione dei paesi asiatici dov'era attesa, inviando col pensiero, per la prima volta da tanto tempo, un bel “Grazie” ad America.

Note dell'Autrice:

Ciao a tutte! Questa è la prima AmexViet che scrivo, spero di aver azzeccato bene i caratteri dei personaggi, soprattutto Vietnam che conosco molto poco.

Ho scoperto questa coppia da poco, ma è subito diventata la mia preferita, forse ne scriverò ancora di ff su di loro.

PS: qualcuno può suggerirmi un nome per Vietnam?

Baci,

Historygirl93