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Autore: shelovesrock    27/01/2012    2 recensioni
Questa one-shot si focalizza sugli ultimi pensieri del Principe Rhaegar Targaryen e di Lady Lyanna Stark, prima di morire, ognuno preoccupandosi più dell'altro che di loro stessi.
[SPOILER]
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E' pronto. Lo vedo, da lontano, con la sua mazza ferrata nella mano... è pronto ad uccidermi, vuole spaccarmi il cranio, vuole ridurre in briciole le mie ossa, vuole strapparmi il cuore dal petto.

E' quello che gli ho fatto io, quando ho rapito Lyanna... o almeno, questo è quello che crede lui.

Il mio cavallo si agita sotto di me, lo calmo passandogli una mano sul collo. Lui sbuffa e agita la criniera... anche lui ha visto Robert Baratheon.

L'uomo a cui ho ′rubato′ la cosa più preziosa che avesse, la più bella che potesse mai esistere... l'ho presa, l'ho portata via contro la sua volontà, l'ho stuprata... è questo che pensa lui.

La realtà è un'altra. La realtà è che io ′amo′ Lyanna, amo quella donna di appena quindici anni, la amo come non ho mai amato mia moglie Elia. La amo, déi, e se dovrò morire per questo lo farò.

La amo, e proprio per questo l'avevo pregata, anzi no, l'avevo ′supplicata′, di scrivere a Robert, di dirle la verità riguardo quel giorno, dopo il Torneo di Harrenhal. Ma lei ha risposto che era inutile, Robert credeva io l'avessi rapita e stuprata, e niente gli avrebbe fatto cambiare idea.

E dopo che mio padre aveva messo a morte Rickard e Brandon, sarebbe stato del tutto vano. Ricordo ancora le lacrime di Lyanna come se fosse successo ieri... non volevo avvicinarmi a lei, credevo che mi avrebbe allontanato da sé, che mi avrebbe picchiato il petto con i suoi piccoli pugni. Invece, lei si era gettata al mio collo, l'aveva stretto così tanto che temevo mi soffocasse, e aveva pianto per tutta la notte sulla mia spalla.

Eccolo, il segnale dell'attacco. Mi piego sul mio cavallo, e mi dirigo verso l'uomo che è il mio obiettivo, come io sono il suo. Lo vedo, alza la sua mazza, la cala. Io mi difendo con la mia spada, ma la mia armatura diventa sempre più pesante e mi sfianca, mentre Robert Baratheon sembra non sentire la fatica.

Un attimo di distrazione, un secondo di troppo nell'alzare la spada... e la mazza del mio avversario mi colpisce al petto. Vedo i rubini della mia corazza che volano nel fiume, scintille rosse come il sangue che mi cola dalla bocca, ma non riesco a seguirli con lo sguardo... non ce la faccio.

Cado da cavallo, mentre il mio avversario esulta per la vittoria e sento il mio esercito crollare, disperdersi, come un gregge senza padrone.

Ma non m'importa, non in quel momento. Mentre cado, davanti ai miei occhi appare il viso di Lyanna, i magnifici occhi grigi che mi sorridono, e i capelli neri come l'ala di un corvo mossi dal vento.

“Lyanna” riesco a dire, con un fil di voce, proprio mentre sento la vita abbandonarmi.

 

“Promettimelo, Ned” ripeto a mio fratello. “Promettimelo”. Non m'importa di me, so che sto morendo. Ho perso troppo sangue per pensare di poter sopravvivere. Anche la madre di Catelyn Tully, la moglie di Ned, è morta di parto. E, poco dopo di lei, il bambino che aveva partorito.

Ma a me non succederà la stessa cosa... il mio bambino non morirà. No, mio fratello Ned lo porterà con sé a Winterfell, lo farà crescere fra i suoi figli, come se fosse ′suo′ figlio, il suo figlio bastardo.

Ma lui è il ′mio′ bambino, mio e di Rhaegar. Il ′nostro′ bambino, la cosa più bella della mia vita. L'ho visto, solo per un secondo: ha i capelli neri come i miei, e spero che abbia anche i miei occhi. Spero che somigli agli Stark, perché se avesse gli occhi di Rhaegar... i bellissimo occhi viola di Rhaegar Targaryen... allora, Robert lo ucciderebbe subito, come ha già ucciso Rhaenys e Aegon, i fratelli di mio figlio.

Ed io non voglio che il mio bambino muoia, non posso e non voglio accettare la sua morte nemmeno come una remota possibilità. L'ho sentito crescere dentro di me, scalciare contro il mio ventre, ho dato la mia vita per la sua, e gli uomini fuori dalla Tower of Joy sono morti per proteggerci. Le vite di quattro persone per quella di un bambino... mi sembra un prezzo ragionevole.

“Promettimelo, Ned” dico, non ricordo neanche quante altre volte l'ho già ripetuto.

“Te lo prometto” risponde lui, sussurrando, e sorrido. Gli stringo una mano, quella libera dal reggere mio figlio, la stringo così forte che credo di potergli rompere qualche osso.

Ma nessun dolore che lui potrà provare sarà mai paragonabile al mio. Non il dolore fisico del parto, no... quello ormai lo sento appena, anche se la camera è ancora satura dell'odore del sangue e delle rose azzurre, le rose che più adoro. No, il dolore più grande viene dalla sofferenza nel sapere che sto per perdere tutto, e non solo la vita. Ho perso Rhaegar, l'uomo che amo, e non vedrò mai mio figlio crescere. Non lo vedrò mai camminare, non lo sentirò mai parlare... non correrà mai verso di me, chiamandomi ′mamma′.

Sento una lacrima scendemi su una guancia, e getto un ultimo sguardo al bambino in braccio a Ned. Prego che sua moglie non lo odi, ma so che è impossibile. Catelyn ha sposato Ned solo perché Brandon è morto, non lo conosceva prima di sposarlo nel Tempio di Baelor. Io, invece, ho amato Rhaegar, l'ho amato nonostante tutto. Stringo la mano di Ned un'ultima volta, ancora più forte di prima, e lo guardo: ha gli occhi lucidi di pianto, mio fratello Eddard.

Un attimo prima di chiudere gli occhi, sento il pianto disperato di un bambino.

  
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