28/01/2012
1 recensioniFandom: Eyeshield 21
Personaggi: Rui Habashira
Genere: Introspettivo
Rating: Verde
Avvertimenti: Flashfic, Missing Moment
Conteggio Parole: 325 (FiumiDiParole)
Note: 1. Fanfiction partecipante alla seconda edizione del CoW-T indetto da maridichallenge. Squadra Magic Stick. Scritta per la seconda missione con il prompt: Neve
2. Ambientata poco prima del Christmas Bowl, alla fine del capitolo 280 :3
3. Dedicata alla mia dolce metà, perché tutto quello che scrivo e faccio è per te<3
{ Per il gusto di farlo ~
“ Solo per il gusto di farlo.”
Aveva detto così ai suoi compagni per farli andare fino al Tokyo Stadium per costruire, in risposta alla statua di neve della mascotte della Teikoku, un Devil Bat per i Deimon.
Ovviamente era una menzogna.
Rui Habashira era lì sotto la neve a fare quella scultura con i suoi compagni perché… perché i Deimon Devil Bats non erano una squadretta inferiore – Hiruma non era un giocatore di seconda categoria. Lo faceva per quello.
Perché non poteva permettere che al Christmas Bowl - il sogno che anche lui aveva inseguito per così tanto tempo - la squadra di quel maledetto demone facesse una figuraccia.
Dovevano entrare in quel campo a testa alta e dovevano soprattutto vincere.
Non voleva neanche considerare la sconfitta come una possibile opzione.
I Deimon sarebbero entrati nella storia. Se lo sentiva.
E anche se lui non avrebbe sentito sulla pelle quell’onore, voleva almeno dare un suo piccolo apporto alla squadra.
Compattò per l’ultima volta la neve con le mani e, facendo un passo indietro, si concesse di osservare il Devil Bat che avevano costruito.
Lui e i suoi compagni avevano lavorato per più di due ore ma, alla fine, il risultato era ottimo. “ Ottimo lavoro!”, riconobbe soddisfatto.
Si congratularono tra di loro per l’opera e, durante i saluti, si diedero appuntamento al giorno dopo per sostenere i Deimon.
Rui rimase indietro ad osservarli, scoprendo come quel lavoro sembrava aver avvicinato ulteriormente la squadra.
Quei risultati erano arrivati sfortunatamente troppo tardi…
Si concesse un sospiro che, nell’aria gelida, si condensò in una nuvoletta bianca.
Salì sulla sua moto e, concedendosi un’altra occhiata alla scultura di neve si chiede distrattamente se Hiruma, guardando quella scultura, l’avrebbe ricollegata a lui e, sorridendo, si diede anche una risposta: quel bastardo scopriva sempre tutto, in un modo o nell’altro.
Sapeva che quel demone non l’avrebbe mai ringraziato, né l’avrebbe degnato di uno sguardo, ma in un certo qual modo gli piaceva sapere di aver fatto un qualcosa per Hiruma senza ricatti o richieste indirette o meno.