Dentro
ognuno di noi esiste un lato oscuro…
… anche
nell’essere più giusto si annidano le tenebre
più fitte…
… basta poco
per far sì che si impossessino del suo cuore…
… e a volte,
è proprio nelle anime più pure e buone che si
cela il male più grande…
Tutto
ebbe inizio in una
tranquilla mattinata di maggio, nella vasta ed elegante sala da pranzo
della
villa Thorndyke:
-Buongiorno
a tutti!-
-Buongiorno
signorino
Chris, desidera qualcosa per colazione?- chiese con cortesia Tanaka, il
maggiordomo.
-No,
grazie lo stesso.
Prendo qualcosa da mangiare per strada, altrimenti faccio tardi a
scuola.-
-Oggi
devi andare in gita,
vero Chris?- chiese Tails.
-Sì!
Il signor Stewart ci porta
a visitare l’antica torre di River Town!- rispose con
entusiasmo.
-River
Town?!-
-Cha-chao?!-
-È
una piccola città poco
più a nord di qui, non è molto distante.-
spiegò a Cream e Cheese
-Se
questa gita è così
importante per te sarà meglio che ti sbrighi, altrimenti
perderai l’autobus!-
sentenziò nonno Chuck.
-Aaah!
è
vero!! sono in ritardo!! Devo andare!-
disse, uscendo di corsa dall’ingresso principale.
Appena
fuori si voltò e
volse lo sguardo al tetto tegolato della casa -Buona giornata, Sonic!!-
-Ciao
Chris, divertiti in
gita!- esclamò il riccio blu muovendo un braccio in segno di
saluto.
Con
un balzo scese dal
tetto ed entrò da una finestra della sala da pranzo, facendo
quasi venire ad
Ella un colpo dallo spavento. Il porcospino si sedette comodamente al
tavolo
accavallando le gambe, prese una mela dal portafrutta e si mise a
sgranocchiarla, ma subito dopo il primo morso venne assalito da Tanaka
-Le
consiglierei di usare un coltello da frutta.-
Sonic
gli lanciò
un’occhiataccia.
-Oggi
hai da fare, Sonic?-
domandò il volpino.
-Sì,
devo gareggiare con
Sam… non si arrende mai, è ancora convinto di
potermi battere!- disse, dando un
altro morso al frutto.
-Sarà
meglio che cominci a
lavorare anche io, Tails, mi daresti una mano in laboratorio?- chiese
Chuck
alzandosi, sicuro della risposta della volpe.
-Certamente!!-
-Invece
io preparerò una
torta squisita! Chi mi vuole dare una mano?!- disse con entusiasmo Ella.
-Io!!-
-Cha-chao!!-
risposero
animatamente Cream e Cheese.
-Posso
preparare qualcosa
anche io?- domandò un po’ incerta Amy.
-Certo
cara, cosa vorresti
fare?-
-Visto
che siamo in tema
di dolci…- Amy assunse un’espressione pensierosa
-Una crostata di mele!!-
esclamò infine entusiasta.
A
tutti fu chiaro il
grande interesse della ragazza, compreso Sonic che alzò gli
occhi al cielo.
-Sarà
meglio che mi
sbrighi, non mi perderei questa sfida per nulla al mondo!!-
così dicendo, Sonic
lasciò in tutta fretta la tenuta Thorndyke per raggiungere
Speed.
Finalmente
Chris raggiunse
la scuola, dove tutti i suoi compagni di classe aspettavano di salire
sull’autobus giallo.
-Era
ora! Mancavi solo
tu!- lo rimproverò Danny.
-Eheheh…
ho fatto tardi,
scusa!- sorrise nervosamente riprendendo fiato per la lunga corsa.
-Ciao
Chris!- salutarono
all’unisono Helen e Francis raggiungendo i loro amici.
-Ciao
ragazze!-
-Ci
siete tutti?!- chiese
a gran voce il Sig. Stewart interrompendo le chiacchiere dei bambini.
-Sììì!!!-
esclamò l’intera
classe.
-Bene,
allora salite tutti
sul pullman!-
Gli
studenti salirono
ordinatamente, disponendosi a coppie sui sedili di destra e di
sinistra. Chris
e i suoi amici si misero nei primi posti a destra, dove c’era
lo spazio per la
sedia a rotelle di Helen.
-Possiamo
andare!- disse
l’insegnante all’autista.
Le
porte si chiusero con
un fischio e un gran rombo annunciò la partenza del veicolo,
che si diresse a
nord, verso il piccolo centro di River Town.
Francis
si sporse in
avanti, abbracciando la testa del sedile di Danny -Secondo voi ci
divertiremo?-
-Sicuro!!-
esclamò il
ragazzo.
-Sarà
una gita stupenda!-
-Ci
divertiremo
senz’altro!- concluse Chris.
Sam
Speed aspettava nella
sua officina. Per ingannare il tempo si era messo a fare gli ultimi
controlli
al suo nuovo bolide, poi cominciò a passeggiare avanti e
indietro continuando a
guardare l’orologio da polso -Possibile che è
sempre in ritardo!?-
Una
scia blu spazzò
dall’ingresso qualche pezzo di ricambio e strumento
abbandonati a se stessi;
Sonic si fermò davanti a Sam sorridendo -Salve, tutto bene?!-
-Alla
buon’ora!!- rispose
seccato, poi guardò l’ora -È da nove
secondi e trentadue decimi che ti sto
aspettando!!-
-Scusa,
ho trovato
traffico. Che percorso dobbiamo fare?-
Sam
stese su un basso
tavolino una cartina stradale della zona e mostrò a Sonic il
percorso -Noi
partiremo da qui!- indicò con l’indice guantato un
pallino nero che riportava
accanto la scritta “Station
Square”
-Proseguiremo lungo la strada a nord per sei chilometri e mezzo,-
seguì la
linea sulla carta -e arriveremo a River Town!-
Sonic
osservava pensieroso
-River Town…-
-Attraverseremo
tutto il
paese e torneremo indietro sulla stessa strada, chi arriverà
per primo in
centro città sarà il vincitore! È
tutto chiaro?- il corridore si voltò verso
Sonic, ma il riccio non c’era già più.
-Allora,
vuoi giocare alla
guida turistica tutto il giorno o preferisci perdere miseramente contro
di
me?!- Sonic era contro la macchina fiammante di Speed, poggiato alla
fiancata.
-Di
sicuro non sarò io a
perdere!- disse con un tono di sfida, infilandosi il casco e
raggiungendo il
riccio.
-C’è
solo un modo per
scoprirlo!-
Nel
frattempo, l’autobus
della gita scolastica percorreva tranquillamente la strada nord fuori
città.
-Ehi
Chris, hai sentito il
telegiornale ieri sera?- chiese Danny trepidante.
-No,
perché?-
-Hanno
detto che il Dr.
Eggman si sta preparando per colpire!!-
-Davvero?!
Be’, non mi
preoccupo più di tanto; se Eggman attacca saremo pronti a
riceverlo!!-
-Sembri
molto sicuro…-
Danny non era molto convinto, al contrario delle ragazze.
-Chris
ha ragione! Lo
abbiamo battuto svariate volte in passato, questa non sarà
diversa!- affermò
convinta Francis.
-Già,
con Sonic dalla
nostra non potremo mai perdere!-
Danny
si voltò e fuori da
finestrino intravide qualcosa che si avvicinava molto rapidamente -A
proposito
di Sonic, guardate là!- disse indicando la strada.
Tutti
si voltarono, ma
riuscirono solo a vedere che qualcosa aveva sfrecciato su entrambi i
lati del
bus,superandolo ad una velocità impressionante.
-Era
Sonic!!-
-E
tuo zio…-
-L’ennesima
gara, eh?-
-Ehi
Sam, non mi pare che
te la stia cavando bene!-
-È
ancora tutto da
vedere!!-
Sonic
e Sam Speed
saettavano a gran velocità verso il piccolo paese.
-Toglimi
una curiosità…-
iniziò Sonic mettendosi a correre all’incontrario,
tenendo le mani dietro la
testa, affiancando il bolide senza il minimo problema
-perché la città ha
questo nome?-
-Ahahahah!!
Secondo te?-
Sonic
lo guardò male
-Illuminami…-
-È
ovvio, mio ingenuo
amico. River Town ha questo nome perché è
interamente attraversata da un
fiume!- Speed indicò davanti a sé e
sterzò bruscamente.
-…
eh?- Sonic si voltò e
proprio all’ultimo si accorse che correva dritto
verso… -Il fiume!!!- si
impuntò cercando di frenare, ma lo spazio restante era breve
e…
Speed
riuscì ad evitare il
corso d’acqua, ma perse per un istante il controllo
dell’auto e andò a
schiantarsi contro un piccolo ponte in pietra, arrecando qualche danno
alla
macchina -Tsk! Ci mancava anche questa!-
L’autobus
giunse nel
piccolo paese giusto in tempo per assistere allo schianto di Speed.
Tutti
scesero in fretta e
raggiunsero il corridore uscito incolume da bolide -Come si sente?!-
intervenne
Stewart.
-Zio
Sam!! Stai bene?-
-Sì,
tutto a posto. È la
macchina che non può muoversi.-
-E
Sonic? Stava
gareggiando con te!-
-Sì,
ma…- il corridore si
guardò intorno -Non so dove sia finito. L’ho perso
di vista quando ho sterzato
per evitare il fiume…-
-Che
per poco non centravo
in pieno!!- esclamò il porcospino, ritto in piedi sul bordo
dell’argine.
-Sonic!!-
-Allora
stai bene!- esordì
Sam.
-Potevi
avvisarmi qualche
metro prima!- disse raggiungendo il gruppo.
Speed
sorrise nervosamente
-Ahahah… ma l’hai evitato!!-
-No,
ci sono finito
dentro!- rispose di tutto tono -Ma per mia fortuna questi argini
artificiali
sono fatti di pietra e mi sono aggrappato ad una sporgenza.-
raccontò quasi con
orgoglio.
-Grande
Sonic!- esultarono
Chris e Danny.
-Visto
che nessuno si è
fatto male direi di proseguire la gita.- disse Stewart.
-Direi
che la nostra gara
è annullata, Sam. Ci sfideremo un’altra volta!-
disse Sonic rivolgendo al
rivale di strada un sorriso e un pollice alzato.
-Ci
puoi contare!-
-Sonic,
zio, potete unirvi
a noi se vi va!-
-Grazie
della proposta
nipote, ma devo riparare questo rottame!- rispose ironicamente.
-Io
ci sto!!- Sonic fece
l’occhiolino al giovane amico.
La
classe, guidata dal
Sig. Stewart, e con l’aggiunta del simpatico riccio blu,
entrò nell’antica
torre, simbolo della cittadina.
-Wow!
Com’è alta!- Chris
era estasiato.
-Dobbiamo
salirla tutta…?-
-Fino
in cima?- Danny e
Francis un po’ meno.
-Proprio
così ragazzi! Su,
cominciate a salire!!- incitò Stewart, poi si rivolse alla
ragazzina -Helen, se
per te non è un problema lasciamo la sedia qua fuori e ti
porto io in spalla.-
propose gentilmente.
-D’accordo!-
assentì lei
con un sorriso.
-Be’,
ci vediamo in cima!-
salutò Sonic partendo come un fulmine sulle scale.
Arrivato
all’ultimo
gradino in pochi secondi aprì una piccola porta in ferro
arrugginito ed uscì,
ritrovandosi sul tetto della torre. I raggi del sole mattutino si
irradiavano
sulla città, facendola splendere agli occhi del riccio.
Avanzò di qualche passo
con fare tranquillo e si appoggiò al parapetto per guardare
il paesaggio
sottostante. Fischiò sonoramente -Una vista davvero niente
male!- poi volse lo
sguardo ai piedi della struttura -Peccato che sono sopra al
fiume…- appurò contrariato.
D’un tratto lo Smeraldo che portava sempre con sé
cominciò a brillare -Nh? Ma
che…?- lo prese in mano -Ci sarà un altro
Smeraldo del Chaos nelle vicinanze.-
La
torre cominciò a
tremare. Tutti, presi di sorpresa, ridiscesero la scalinata pietrosa il
più in
fretta possibile, sotto incitamento del maestro -Dannazione,
non ne va una giusta oggi!-
Ovviamente
Sonic non si
preoccupò di questo e rimase in cima
alla torre, ma la forte scossa fece incrinare pericolosamente il
parapetto e
oltre a perdere l’equilibrio perse anche lo Smeraldo, che
finì nel corso
d’acqua -No, lo Smeraldo!- cercò di riprenderlo,
ma la ringhiera si piegò del
tutto in avanti staccandosi dalla base di pietra e cemento, facendo
precipitare
il riccio nel vuoto.
-Aiutoooo!!!-
Prontamente
Chris allungò
le braccia fuori dalla finestrella rettangolare, afferrando
l’amico e
riportandolo dentro la costruzione.
-Fiuu…
grazie Chris!-
disse tirando un gran sospiro di sollievo.
-Di
nulla, ma ora
muoviamoci o ci crolla tutto addosso!!-
Erano
arrivati
all’ingresso quando iniziò ad aprirsi una frattura
nella base della torre,
dalla quale emerse un’insolita scavatrice con
un’evidente scritta sulla
fiancata: E-111 Θ
Si
aprì uno sportello e ne
uscì il famigerato Dr. Eggman.
-Guarda
chi si fa vedere!-
Sonic non era affatto sorpreso.
-Sonic!?
Che ci fai qui?!-
Eggman, al contrario, sì.
-Partecipo
ad una gita
scolastica, e tu? Improvvisa voglia di imparare?- disse ironico.
Eggman
fece una risata
-Ah-ah-ah, spiritoso come una spina nel fianco! Piuttosto…
ti dice nulla
questo?- concluse mostrando un frammento scuro, nero intenso, come la
notte più
cupa senza luna; emanava una luce tetra e violacea che lo rendeva
più
misterioso e inquietante.
-No!
Aspetta…- Sonic lo
osservò meglio -No nulla, mi dispiace. Che
cos’è?-
-È
un frammento dello
Smeraldo Gigante Oscuro.- ghignò lo scienziato.
-Lo
Smeraldo Gigante
Oscuro?!- ripeté ancora più confuso
-Be’, non mi interessa. Non mi piace il
fatto che sei comparso qui rovinando l’escursione a tutti,
quindi adesso ne pagherai
le conseguenze!- si mise in posizione di combattimento.
-Oh,
ma davvero?- ghignò
Eggman sempre più divertito.
-Uscite
tutti. Qui ci
penso io.-
-Non
credo proprio!-
dicendo così il Dr. Eggman lanciò il frammento
verso gli studenti che stavano
frettolosamente uscendo dall’antica torre, spaventati e
agitati. Stava per
colpire Chris, ma Sonic gli si parò di fronte spingendolo a
terra e il
frammento entrò in contatto con la pelle del riccio blu.
Un’intensa luce
purpurea si diffuse in tutta la costruzione, un’immensa
esplosione, l’aria si
fece elettrica e si respirava una strana atmosfera. Così
com’era iniziato,
tutto cessò. Di colpo.
Sonic
era disteso a terra
e non accennava a muoversi.
Chris
si rialzò, cercando
l’amico che l’aveva nuovamente salvato -Sonic?!
Sonic…- avanzò tremante verso
di lui, temendo il peggio, ma dopo aver fatto pochi passi si
fermò, stupito ma
felice di vedere l’amico porcospino reggersi sulle proprie
gambe.
Eggman
non si mosse dalla
sua scavatrice. Era rimasto attonito, non riusciva ancora a spiegarsi
cosa
fosse successo al suo acerrimo rivale.
-Sei
vivo!!- il ragazzo
gli corse incontro aiutandolo ad alzarsi, poi sorreggendolo lo
accompagnò fuori
dalla torre.
Sam
Speed, ancora nei
paraggi a riparare il suo bolide, dopo tutto quel trambusto accorse dal
gruppo
scolastico per capire che stava succedendo -Chris! Sonic!-
-Sono
salvi per fortuna!-
anche Stewart fu sollevato nel vedere i due uscire dalla costruzione.
-Sonic,
come ti senti?-
domandò Danny avvicinandosi -Tieni, ho raccolto lo Smeraldo
che ti era caduto!-
gli porse la pietra preziosa.
Muovendo
debolmente il
braccio la prese -Grazie ragazzi…- un ghigno di perfidia gli
apparve sul volto
-Adesso mi sento meglio!!- si
alzò di
scatto colpendo violentemente i due ragazzi che incespicarono
all’indietro,
pericolosamente vicino all’argine del fiume.
Un’ombra li afferrò prima che
finissero in acqua, per poi svanire con loro alla vista dei presenti.
Tutti
erano spaventati e
attoniti di fronte allo scatto del riccio blu. Era diverso da prima, a
cominciare dall’espressione del viso: il suo sorriso aveva
qualcosa di maligno,
il suo sguardo infondeva paura e timore. I suoi occhi non erano
più verdi
smeraldo, ma scuri, spenti e opachi. Era circondato da
un’aura viola e nera che
si sprigionava dal suo corpo.
Un
improvviso lampo di
luce si diresse verso Sonic, ma questi, accortosi
dell’attacco, si scansò
evitando il colpo.
-Non
riesco mai a
sorprenderti.- questa voce attirò l’attenzione
generale. Videro Chris e Danny
affiancati da colui che aveva parlato, colui che si pensava fosse morto
tempo
fa, salvando la Terra.
-Shadow…
come mai da
queste parti?-
-Sorpreso
di vedermi,
Sonic?-
-Allora,
si può sapere che
sta succeden…- il Dr. Eggman uscì dalla edificio
che ormai era prossimo a
cadere a pezzi e rimase sbalordito da ciò che vide
-… Tu!- inveì verso Shadow
-Non eri morto!?-
-Mpf!
Dr. Eggman, sei
stato tu a ridurlo così?-
Lo
scienziato si voltò
verso Sonic. Ancora non riusciva a spiegarsi cosa gli fosse successo,
ma a poco
a poco un’idea si fece largo nella sua mente -Sonic
deve aver assorbito il frammento oscuro e il suo immenso potere
ha avuto il sopravvento su di lui, questo vuol dire che…-
-Consegnami
lo Smeraldo!-
Shadow, visto il suo silenzio, ignorò del tutto Eggman.
-Tzè!
Te lo puoi scordare,
Shadow. Non prendo ordini da te!- disse spezzante Sonic, e mentre
parlava lo
Smeraldo del Chaos che stringeva nella mano destra cominciò
a perdere
luminosità. Proprio com’era accaduto ai suoi occhi.
-Sonic,
sbarazzati di quel
rompiscatole!- ordinò Eggman con un gran ghigno.
-Con
molto piacere!- si
lanciò in direzione di Shadow, ma questi, dopo aver scansato
i due ragazzi,
balzò in aria evitandolo.
-Sonic,
no! Fermo!!- lo
implorò Chris, ma il riccio non gli diede retta.
Non
si diresse nuovamente
da Shadow, ma gli rivolse un sorrisetto tutt’altro che
rassicurante -Ci
rivedremo!- poi scattò verso Eggman e una volta davanti a
lui, con un ghigno
perfido alzò la mano con la quale teneva lo Smeraldo del
Chaos e pronunciò due
semplici parole -Chaos Control!-
Sonic
e il Dr. Eggman
sparirono di scena, lasciando tutti attoniti e increduli.
-Se…
se ne è andato con
Eggman…??- Speed non sapeva come reagire.
-Shadow, tu…- Chris si voltò verso l’istrice nera per avere spiegazioni, ma Shadow non c’era più.
to be continued...