DUE NUOVE STUDENTESSE

 

Era un giorno come tanti alla Shibusen. Dopo la sconfitta del kishin tutto procedeva come al solito. Gli studenti erano tutti nelle aule a seguire (diciamo così) le lezioni. Tutto normale. A un certo punto nell'aula della Luna Crescente entro la Falce della Morte seguita da due ragazze. Tutta la classe le osservò curiosa. Una aveva circa quindici anni, e sembrava un'indiano d'America. Non molto alta, aveva la pelle leggermente scura, gli occhi un po' obliqui e i capelli neri e lunghi raccolti in una treccia. Sugli zigomi aveva dei tatuaggi sottoforma di strisce rosse. Indossava una maglietta rosso fuoco con un gilè in pelle marroncino che le lasciavano scoperte le braccia, dei pantaloni neri e aveva una collana che sembrava fatta di zanne di un qualche animale. L'altra era di poco più giovane, la pelle chiara, i capelli corti e biondi e gli occhi azzurri cerchiati da delle enormi occhiaie. Indossava un chiodo di pelle, una maglietta verde acido e dei jeans. Tutte e due avevano uno sguardo fiero e determinato.

-Allora ragazzi queste due simpatiche ragazze sono due nuove studentesse. La bionda si chiama Sigrùn ed è islandese, l'altra si chiama Luna ed è una nativa americana. Siate gentili e comportatevi bene con loro- disse Spirit prima di rivolgere uno sguardo amorevole alla figlia Maka (che si voltò dall'altra parte) e uscire. Per un attimo ci fu un silenzio di tomba. Poi...

-Yahooooo! Piacere sono il grande Black Star e sono colui che sorpasserà gli dei!- urlò l'assassino dal suo posto, guadagnandosi un'occhiataccia da metà della classe.

-Allora potete sedervi laggiù- disse il professore indicando due posti vicini. Le due subito si diressero al loro banco.

-Bene, bene... vi presenterete dopo agli altri, ora continuiamo la lezione che stavo tenendo. Stavamo per vivisezionare un piccione, quindi prego tornate a prendere appunti...- disse il prof. Mentre si accingeva a terminare il lavoro iniziato sull'impotente uccello. Luna fece un'espressione vagamente disgustata.

-Dovrai abituarti fa solo lezioni di vivisezione- disse una voce di fianco a Luna. Si girò e vide una ragazza che le sorrideva.

-Piacere sono Tsubaki e sono l'arma del ragazzo che vi ha salutate prima- disse. Luna sorrise.

-Piacere Luna sono l'arma della tizia seduta di fianco a me- si presentò, mentre la tizia seduta di fianco a lei si sentì chiamata in causa e tirò su la testa dalla mano dove l'aveva appoggiata.

-Hallò, sono Sigrùn- disse la ragazzina prima di ripiombare con la testa sulla mano. Al contrario di Luna, sembrava quasi affascinata dallo spettacolo gentilmente offerto dall'insegnante.

-Senti Luna dopo vorresti che vi facessi fare un giro della scuola per vedere com'è?- chiese Tsubaki. Luna sorrise.

-Sì grazie-

-Vengo anch'io con Tsubaki! Ritenetevi fortunate ad avere come guida un Big come me!- esclamò Black Star da dietro la figura della sua buki.

-Silenzio- disse pigramente Stein mentre continuava a sbudellare l'inerme piccione.

 

Note della coiddetta autrice:

Sì è un po' cortino questo capitolo ma dal prossimo si allungheranno un po'. Il nome “Sigrùn” esiste davvero e “Hallò” sarebbe “ciao” (sperando che il traduttore italiano-islandese funzioni correttamente). Potreste trovare in giro altre parole improbabili ma non preoccupatevi, scriverò la traduzione nelle note. Bye!