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Autore: two_ell    29/01/2012    4 recensioni
E se fosse Caspian ad andare a Londra??? Ecco come la vediamo noi^.^(fan fiction a quattro mani^-^)
-OS IN REVISIONE-
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caspian, Susan Pevensie
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Londra, 3 giugno

Piangeva; Susan non faceva altro da almeno quattro mesi ed i suoi fratelli cercavano, senza alcun risultato, di tirarle su il morale. Non sopportavano di vederla ridotta in quello stato, specialmente Peter, che se ne usciva ogni volta con una frase come: «Susan, vieni a fare una passeggiata con noi?» oppure «Che ne dici di andare…» ma lei, caparbiamente, si chiudeva in camera e continuava a dare sfogo alla sua tristezza. Lui non poteva capire quel che aveva provato in quei mesi, quel che infondo stava ancora provando: un dolore straziante che le lacerava il cuore e la privava dell’appetito, quasi come se i suoi sentimenti si stessero nutrendo di una piccola parte di lei. I ricordi e le immagini ancora vivide nella sua mente avrebbero dovuto lasciarle una strana sensazione di calore ed affetto, ma non facevano altro che contribuire a far sgorgare nuove lacrime dai suoi occhi. Inutili i tentativi di deviare i suoi pensieri, tutte le volte andavano a Caspian. Lo sguardo profondo dei suoi occhi color nocciola; i suoi lunghi capelli, che spesso aveva trovato strani per un uomo, ma allo stesso tempo così affascinanti; quell'uomo che sul campo di battaglia era invincibile e simile ad un Dio, ma che con lei si era dimostrato più di una volta essere così affettuoso e premuroso, tanto da non dover sembrare la stessa persona; alle sue labbra morbide e a quel loro primo ed ultimo bacio, delicato ma allo stesso disperato. Non sapeva quanto tempo fosse trascorso a Narnia, là il tempo scorreva in modo del tutto diverso, ed era praticamente impossibile riuscire ad afferrarlo. Per quanto ne sapeva Susan lui poteva essere anche già morto dopo aver vissuto una lunga vita accanto ad un'altra donna, magari si era anche dimenticato di lei. Erano proprio questi pensieri che la tormentavano e la facevano piangere come una fontana alla quale avevano appena aperto i rubinetti.
Lucy era sempre più preoccupata per la sorella e non poteva fare a meno di farlo notare ad Edmund, il quale sembrava non interessarsi più di tanto alla situazione. In realtà anche lui non sopportava vedere Susan in quel modo, ma odiava manifestare le sue emozioni in pubblico; aveva paura di essere giudicato a causa loro, era sempre stato così e gli altri lo sapevano bene.



Narnia, 6 settembre

Erano passati oramai tre anni da quando Caspian aveva visto per l’ultima volta la sua amata Susan, eppure i suoi ricordi di lei sembravano essere ancora così vividi. Sembrava quasi che il loro addio fosse avvenuto solo pochi giorni prima, o forse era il sentimento che lo legava alla ragazza che gli faceva percepire lo scorrere del tempo in modo non veritiero.
Tre anni, e non aveva ancora trovato una regina, cosa del tutto insolita per un sovrano; nonostante a corte continuassero a spronarlo nella ricerca di una moglie, lui continuava a rifiutarsi di accontentare i consiglieri, poiché non riteneva giusto nei confronti della possibile nuova regina sposarla quando ancora i suoi pensieri erano ancora rivolti a Susan. Inoltre una piccola parte di Caspian sperava di poter rivedere la sua amata in un domani non molto lontano, speranza che spesso soffocava, considerandola semplicemente un modo che aveva la sua mente per torturalo. Per questo motivo il sovrano decise di gettarsi con tutto se stesso nella sua “nuova” occupazione ed i giorni passavano tra monotone riunioni e discussioni di corte alle quali un tempo preferiva sfuggire, lasciando il suo lavoro a qualche suo delegato.

Quel giorno, tuttavia, per quanto avesse desiderato avere a che fare con qualche noiosa scartoffia, si era ritrovato seduto sul suo trono senza nulla da fare se non passarsi la sua corona tra le mani, osservando ogni suo particolare, nella speranza di poter alleggerire il peso che quest’ultima aveva sulla sua testa e cercando di non pensare per l’ennesima volta a lei.
Nonostante cercasse in tutti i modi di tenere la sua mente lontano da Susan, alla fine anche il giovane sovrano si ritrovò ricordare il loro ultimo incontro e quel breve bacio che avrebbe desiderato non finisse mai. Fu in quel momento che maledisse la sua posizione, che lo teneva relegato tra le mura del suo palazzo, quasi fosse una prigione; non che non desiderasse essere re, sia chiaro! In quegli istanti considerava semplicemente quel suo ruolo un impedimento al raggiungimento della sua felicità.
Ad un tratto, quando ancora la sua mente vagava libera tra mille pensieri, udì una voce a lui familiare. «Caspian, un buon re non si riconosce solo dal suo coraggio ma anche dalla purezza del suo cuore…»
Il sovrano alzò la testa di scatto, con la sorpresa dipinta sul volto; davanti al giovane vi era il saggio Aslan in tutto il suo splendore, il quale riprese il suo discorso aggiungendo: «Poiché un regno non può essere costruito sull’infelicità altrui, voglio darvi una possibilità…»



---------------dopo 5 minuti---------------
Caspian si ritrovò cadapultato in un regno che non conosceva,tra case e strani mezzi a 4 ruote,si guardò un attimo attorno e vide le persone vestite tutte uguali.
Guardandosi notò che anche lui era vestito come gli altri,troppo strano...non riusciva proprio a vedersi conciato in quel modo: era semplicemente ridicolo.
Perso in quei pensieri rischiò quasi di farsi investire da una "carrozza magica" (era una macchina nda).
Mentre camminava spaesato per le vie londinesi chiedendosi dove accidenti fosse capitato, a pochi metri di distanza, una ragazza si accorse di lui.
-Peter...Peter!!!!- disse Lucy a bassa voce ma lui non si girò.
-PETERRRR!!!!!!!!!!- urlò a squarciagola facendo cadere l'attenzione di tutti su di sè.
-Ma cosa hai da urlare così tanto?- disse Edmund.
-Chiedilo a quella testa vuota di nostro fratello... Sono ore che lo chiamo, ma lui è impegnato a sbavare dietro a quella ragazza!- disse irritata.
-Dici che se lo chiamo zucca vuota mi risponde... Ehi, Zucca!!!
-Cosa vuoi Edmund, non vedi che sono impegnato?-
Lucy si avvicina a Peter e con "molta delicatezza" gli assesta un bel calcio nello stinco(se si scrive così nda)
-Ahi Lucy mi hai fatto male, ma sei impazzita?- disse sconvolto
-Si mi sono impazzita a forza di chiamarti, ma mi vuoi stare a sentire, Zucca?- disse più che arrabbiata.
-Perche mi hai distatto?,e poi non mi hai mai chiamato-
-Ora stammi bene a sentire altrimenti quello era solo l'acconto-
-Va bene, va bene su ti stò a sentire dimmi tutto-
-Avete visto anche voi quello che ho visto io?-
-Gli orrendi calzini a pois rossi e rosa del prof di storia?- disse Edmund
-Per non parlare dei mutandoni a cuoricini del prof di ginnastica... Un dono della madre, a quanto sembra!- disse Peter tra il divertito ed il disgustato.
-Veramente parlavo di quel ragazzo che ci è appena passato vicino.
-Purtroppo Peter sbavava dietro alla mora, mentre io dietro alla bionda, naturale...-disse Edmund
-Caspian, io ho visto... Caspian!- disse Lucy
-Caspian a Londra?- dissero in coro per poi scoppiare a ridere- Impossibile... Anche tu ce l'hai con lui. Non ne bastava una in famiglia? Ora ti ci metti anche tu...-
-Ora ve lo dimostrerò...- disse voltandosi- CASPIANNNN!!!!!!!
Capian era ancora assorto nei sui pensieri e non diede ascolto alla ragazzina.
-CASPIANNNN!!!!!!!!- urlò nuovamente con tutta l'aria che aveva nei polmoni.
-Mi scusi, signiore, ma lei conoscere Caspian?- disse una signora tedesca ben piazzata.
Il ragazzo si girò e disse: -Si, sono io... Come posso aiutarla?- disse confuso.
-Esserci una ragazza pazza che cercare voi...- disse la donna.
-Pazza?- disse preoccupato.
-Si girì signiore-
Caspian si girò, preoccupato preparandosi al peggio e...
-Lucy!!!-
-Avete visto avevo ragione, si è girato ^-^ - disse saltellando lei.
Ma i due ragazzi erano rimasti senza parole( le loro mascelle toccavano praticamente terra XD nda)
-C..C..Caspian con la spartita?!?!?!- dissero in coro scioccati.
-E voi vi preoccupate per la spartita,ma non capite Caspian è a Londra!!!!!!!!!!-
-Sisi capiamo, ma la spartita no!!!!!!-dissero i due nuovamente.
Caspian si dirigeva verso Lucy, e notò che con lei c'erano anche i due fratelli.
-Salve cosa fate voi qui???-
-Noi ci viviamo!!!- disse Edmund con l'aria da "questo qui è scemo"- Piuttosto tu cosa ci fai a Londra?
-Londra? Allora è qui che mi trovo. Me ne stavo tutto tranquillo sul mio trono quando all'improvviso mi trovo catapultato in questo caos.
Dopo che ebbe raccontato loro tutta la storia tra gli sguardi diffidenti di Peter, Caspian chiese di Susan alla ragazzina, mentre Edmund continuava a fissare la povera ragazza.
-Cosa vuoi sapere che già non conosci? E' distrutta e passa tutto io suo tempo a piangere per colpa tua- rispose furioso Peter.
-Cosa credi; anche io sono stato malissimo in questi anni senza di lei. Credo sia questo il motivo per cui Aslan mi ha mandato a Londra: voleva che avessimo un'altra occasione.
Prima che Peter esprimesse tutto il suo disaccordo (temeva che facesse soffrire di nuovo la sorella nda), Lucy prese per mano Caspian lo trascinò verso casa loro seguita dai fratelli.
-Dove mi stai portando?- disse Caspian spaesato
-Lei rispose semplicemente: -Da Susan- e quelle poche parole fecero andare il ragazzo il tilt.
--------------a casa-------------
Toc toc.
La signora Pevensie andò ad aprire e si trovò davanti tre dei suoi figli, accompagnati da un ragazzo sconosciuto.
-Mi scusi, scusi signore, ma lei chi è? Come conosce i miei figli?
-Lui è Caspian Telmarin ed è un nuovo studente. E' un amico di Peter e Susan- disse Edmund guardando spaventato Peter.
Dopo aver lasciato la donna ai suoi lavori domestici, Lucy si avvicinò alla porta della camera che condivideva con la sorella e bussò
-Susan apri la porta! So che sei li dentro e non me ne vado finchè non non esci di lì...
-Abbiamo una sorpresa per te- disse Edmund- e credo che ti piacerà!
Pur contovoglia, Susan aprì la porta e ciò che vide fu Caspian che le sorrideva.
-Susan...
-Caspian...- esclamò sorpresa
Poi Caspian l' abbracciò e lei gli cinse la vita con un braccio.
-Cosa ci fai qui?- domandò con le lacrime agli occhi
-Sono qui per restare con te...
-Per sempre?
-Si- disse il ragazzo per poi prenderle il volto tra le mani e baciarla dolcemente.

  
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