29/01/2012
3 recensioni‘’Vi sono suicidi invisibili. Si rimane in vita per pura diplomazia.Gli altri non se ne accorgono, ma noi sappiamo,con un riso dentro,che si sbagliano,che siamo morti.’’
Damon Salvatore era uno di quei casi,forse solo da prendere un po’ più alla lettera.
Lui sapeva di essere morto;la sua pelle era fredda e il suo cuore non batteva. Il suo unico scopo era uccidere. In fondo era un vampiro.
Un vampiro incredibilmente assetato,e non si preoccupava di dover uccidere persone innocenti,anzi. I momenti in cui beveva,prosciugando la linfa vitale della vittima di turno,erano gli unici in cui si sentiva vivo,almeno in parte.
Era davvero attraente,infatti non aveva nessuna difficoltà a relazionarsi con l’altro sesso,eppure le uniche due donne che aveva veramente amato lo avevano rifiutato,e per di più,entrambe per suo fratello.
Il suo primo amore fu Katherine, colei che nel 1864 lo trasformò. Vampira splendida,intelligente e incredibilmente scaltra. Ma lei probabilmente non lo aveva mai amato,aveva solo giocato con lui. Peccato che lui lo capì solo dopo aver passato 145 anni a cercarla.
L’altra invece era Elena,una umana,copia esatta di Kath,ma solo esteticamente. Infatti Elena era dolce e incredibilmente protettiva nei confronti dei propri cari. Ma lei aveva sempre amato Stefan,sempre e solo lui.
Così,deluso da tutto,era tornato ad essere il solito bastardo sarcastico,che non si curava di niente e nessuno. O almeno questo è ciò che dava a vedere.
Era una notte di settembre,una serata come tante.Dopo aver ucciso una ragazza abbordata al Grill, Damon era andato nel bosco,aveva sotterrato il cadavere,e ora era in macchina,sulla strada di ritorno verso la cittadina. Inutile dire che vedendo una figura,alta e slanciata,sul ciglio della strada si stupì,e non poco.
Per un attimo intravide una ragazza dai lunghi capelli mossi dal vento. Subito fermò la macchina e si guardò indietro,ma non vide nessuno. Pensò ad una svista,o una semplice illusione causata dalla sua immaginazione,o più probabilmente da qualche bourbon di troppo.
＾〜＾〜＾〜＾〜＾〜＾
La troppa luce mi dava fastidio,quando aprii gli occhi mi ritrovai vicino al bosco. Indossavo solo la mia camicia da notte,sporca di terra e.. sangue? Per un attimo mi stupii,ma a causa del bruciore mi accorsi presto di alcune ferite. Quando me le ero procurate? Ma soprattutto.. come?
*continua..*
(≧▽≦)
Ciao a tutti! ^^
premessa importante! questa è la mia prima fanfiction D:
Sono certa che pian piano migliorerò,ma comunque spero che
questo prologo non vi abbia fatto troppo schifo,e che magari
vi abbia incuriosito almeno un pò (￣∀￣)
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(≧▽≦)ゞ Rhae