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Autore: Harriet    09/09/2006    7 recensioni
Rem, la shinigami arrivata nel mondo dei viventi per capire come siano veramente gli esseri umani. Le sue riflessioni in tre momenti del suo "percorso terrestre". SPOILER volume 7!
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rem
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note: SPOILER VOLUME 7! Spoiler parecchio grosso! Davvero! Non rovinatevi la lettura! Andate e tornate solo dopo aver superato il capitolo 58!

Grazie di cuore a Shu per avermi infuso fiducia riguardo a questa storia (e per avermi concesso l’onore di aver scritto non solo la prima, ma anche la seconda fic in italiano su DN! Ma ora arriveranno le sue, e dovrete leggerle perché sono splendide!) Dedicata a...Misa! (Rina).

Il titolo viene dal ritornello di “Feather Moon”, di Vienna Teng. Perché se mai questa storia dovesse avere una soundtrack, sarebbe quella canzone. E perché il respirare è la caratteristica basilare degli umani...


Breathe in breathe out

I – Nessuna illusione

Non ti accorgi di cosa possiedi, e vai avanti finché non hai consumato tutto, sentimenti, energie e volontà, e rimani solo con uno sterile desiderio tra le mani, senza che si possa fare più nulla per vederlo realizzato. Per essere felice.
Non sai dove sia meglio mettere i piedi, per non inciampare, e non lo sai mai, che tu sia una persona che riflette prima di compiere ogni passo (come lui) o una persona che corre e basta (lei).
Ti getti in imprese senza senso e lasci che le tue mete illusorie prendano il possesso della tua vita e ti conducano dove non vorresti. Travolgi chi ti sta accanto e chi ti segue nella tua corsa, e il più delle volte non te ne rendi nemmeno conto.
Giochi la tua vita per un ideale, un sogno, una convinzione, dai tutto te stesso, pronto a perdere tutto per acquistare anche una minima parte di quello che intravedi nella tua visione, e poi sopraggiunge l’ostacolo, la persona o l’imprevisto che infrange ogni cosa, e che a volte ti costa veramente tutto.

Ecco, questo è quello che ho imparato dagli esseri umani.
Osservarli, seguire le loro mosse, tentare di capire cosa pensano, cosa provano...Alla fine mi rende solo sconcertata, stupita, triste.
Io non li trovo interessanti come qualcun altro, no.
Li trovo molto tristi.
Forse mi sbaglio, forse non li ho capiti bene. In fin dei conti sono solo un’osservatrice esterna, arrivata qui per caso e coinvolta altrettanto per caso in una faccenda che mi dà da pensare. Forse hanno qualcosa che mi sfugge, forse non ho compreso appieno la loro anima, il modo in cui la loro mente ragiona o il loro cuore batte.
In ogni modo, continuano a farmi provare tanta tristezza, e basta.

Mi chiedo...
Davvero qualcuno di noi può arrivare al punto di amarli?


II – Una differenza

Mentre aspetto qui, in quest’ombra, di sentire le prossime parole, stupide parole, insensate parole, di quest’uomo, stupido e insensato, mi rendo conto di sentire quasi la mancanza degli sciocchi dietro ai quali passavo il mio tempo prima.
Come si può tenere ad una creatura che passa così leggermente sulla vita dei suoi simili, provando un senso di potere e superiorità nel dispensare la morte?
Ma lo sai, stupido uomo, cosa significa il dono di dispensare la morte?
No, tu non ne hai idea. Ma lo scoprirai, vedrai. Ti rivolgerà la sua faccia più oscura, questo dono, e allora comprenderai la maledizione degli dei della morte.
Io lo so.
E...non vedo l’ora che quel momento arrivi.
Mentre aspetto qui penso ad altri esseri umani, quelle creature così sciocche e immature che ho lasciato. Kira, con la sua mania di diventare un dio. Un obiettivo raggiungibile, come no. E Misa.
Misa, che ho costretto io stessa a dimenticare tutto del periodo in cui è stata padrona di questo potere oscuro.
Non so perché l’ho fatto, so solo che non volevo vederla soffrire.
Sì, non vedo l’ora di vedere il nome di questo folle scritto sullo strumento di morte degli Shinigami. Allora magari rivedrò anche quelle persone così immature. Soprattutto Misa. Sono...sono curiosa di sapere come sta, ora.
Lo so, è solo un essere umano.
Ma quest’uomo e lei...non sono la stessa cosa.


III – Morire per...?

Gli esseri umani sono bravi a giocarsi tutto per un’idea o un desiderio, questa è la prima cosa che ho capito di loro.
No, a dire il vero non l’avevo capita affatto. L’avevo notata, sì, ma era solo il prendere atto di una tendenza. Non mi rendevo conto del perché fossero così pronti a fare una cosa tanto stupida e rischiosa.
Oh, beh, suppongo che se non mi fossi lasciata coinvolgere avrei passato il resto della mia vita di Shinigami in tranquillità, portandomi appresso questo dubbio.
Invece ci ho voluto provare, a capire.
Il risultato è che ho fatto esattamente come loro.
Già. E, come loro, dopo aver giocato tutto, perderò tutto.

Il primo nome è scritto.

Yagami Raito, in questo momento mi sembra di essere più umana di te. Anche tu stai giocando il tutto per tutto nella tua folle corsa alla divinità. Adesso mi sembri irraggiungibile e potente, sì...
Probabilmente anche tu finirai, e presto.
Ora però, dal mio punto di vista che è diventato così stupidamente umano, mi fai paura. Hai avuto il coraggio di sfidare un dio della morte!
Ed hai anche vinto. Non l’avrei mai creduto possibile.
Non avrei mai creduto possibile nemmeno di arrivare io stessa a questo punto, al punto di accettare la fine per...
Per un essere umano.
Non so come sia successo. Sarà stata l’abitudine...Starle dietro, rimproverarle le azioni avventate, ascoltarla quando parlava dei suoi progetti così irrealizzabili e così sciocchi, che mi riempivano di tenerezza.
Ad un certo punto mi sono accorta che mi importava della sua sorte, ecco. Non volevo che morisse per favorire i tuoi giochi, Yagami Raito. Anzi, non volevo che morisse e basta.
Non lo voglio nemmeno ora, ed è per questo che continuo a scrivere nomi.

L’ultimo nome è quasi tracciato.
Anche la persona di cui sto scrivendo il nome adesso ha giocato il tutto per tutto. Per la giustizia, o per essere superiore a te, Yagami Raito, io questo non lo. Forse per entrambi i motivi.
E ora è arrivato l’imprevisto che distruggerà i suoi piani, e questo imprevisto sono io.

L’ultimo nome è scritto.
La tua storia va avanti, Yagami Raito.
Anche la storia di Misa.

La mia no, ma va bene così.


Owari.
   
 
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