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Autore: A g n e    30/01/2012    3 recensioni
Uno hobbit alla vigilia della partenza.
Primo tentativo nel fandom, enjoy.
Forse avrebbe dovuto dire a Gandalf che non se la sentiva affatto di affrontare quel viaggio e tutte quelle incognite; d’altra parte, che c’entrano gli hobbit con il mondo della Gente Alta, con guerre, mostri, pericoli?
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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-One is yet company-

 

 

“Ho bisogno di rivedere le zone selvagge e le montagne prima di morire;
lui è ancora innamorato della Contea, dei boschi, dei campi e dei ruscelli.
È qui che si sente a suo agio.”
 



Lo hobbit rimane in silenzio, seduto su uno sgabello, con lo sguardo perso nel vuoto.

Nell’angolo è appoggiato lo zaino; i Valar soli sanno quante volte l’ha svuotato e riempito ancora, prima di convincersi che andasse bene così.
Sospira.

Forse avrebbe dovuto dire a Gandalf che non se la sentiva affatto di affrontare quel viaggio e tutte quelle incognite; d’altra parte, che c’entrano gli hobbit con il mondo della Gente Alta, con guerre, mostri, pericoli?
I rumori della sera non sono mai sembrati così tentatori; tutto, nella luce dorata del tardo pomeriggio, invita a rimanere nella Contea. Se allunga un po’ il collo riesce a vedere, attraverso la finestra, un pezzetto del giardino di Casa Baggins. Si concede un altro sospiro, mentre pensa che per chissà quanto tempo non si troverà più in un posto che è in grado di chiamare casa.

Eppure, capisce che deve andare, che non può rifiutarsi. 
C’è qualcosa, nella sua vita, che lo spinge a partire; forse desiderio di avventura, forse dovere.
O forse, semplicemente, fedeltà.

L’unica cosa di cui è certo è che non può lasciare una delle persone a cui tiene di più al mondo ad affrontare questo viaggio da solo; qualsiasi posto occupi padron Frodo nella sua vita, Sam è certo che valga abbastanza da abbandonare qualsiasi sua remora sui rischi ai quali di certo andrà incontro.

Si concede, però, un’ultima occhiata nostalgica alle spalle, poi raccoglie lo zaino ed esce di casa. 

 


 

Note noiose.
Il titolo. E' un calco da Three is company, capitolo III della Compagnia dell'Anello.
L'italiano traduce con un'orrendo 'In tre si è in compagnia', che fa perdere tutto il doppio senso di company-fellowship. Ma pazienza. E' chiaro che, se questi sono i patti, in italiano 'Uno è in compagnia' non vuol dire nulla. Il senso è: il buon Sam è già compagnia, è già IL compagno per eccellenza.
Poi. Questa storia è stata scritta per la Maritombola, prompt 18 (Un viaggio è l'occasione per X per mettere ordine nella propria vita).

   
 
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