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Autore: kagomechan16    30/01/2012    2 recensioni
Nessuno o in pochi hanno parlato del padre di Kagome. Io con questa piccola One-shot volevo descrivere questo bel legame che ogni figlia dovrebbe avere con il proprio padre.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un sospiro...due...quella sensazione di già vissuto che l'attraversava ogni volta che oltrepassava quella porta entrando nella stanza buia,sempre chiusa,sempre uguale a come era stata lasciata l'ultima volta.
L'odore di chiuso e di passato si mescolavano nelle sue narici e un passo dopo l'altro giunse dinnanzi l'oggetto che più di altri Lui usava.. era ciò che lo calmava..era il suo modo per esprimersi..
Con delicatezza scostò il telo protettivo che ostacolava il contatto con il legno laccato della cassa a coda e si sedette sullo sgabellino ormai logoro dal tempo.
Guardò con un misto di tristezza e dolcezza quei tasti che ancora mantenevano l'impronta della Sua mano..del suo papà...
Quanto tempo era passato? Ah già...tre anni.. tre anni da quando le disse addio per sempre..le sembrava strano pensare di come nella sua famiglia lei era stata quella più in difficoltà ad andare avanti..lei che fra tutti era stata la più impegnata fra i demoni da uccidere la scuola e..il suo Inuyasha..
Senza nemmeno accorgersene inarcuò gli angoli della sua bocca minuta in un sorriso..
"Chissà cosa penseresti di lui papà...cosa gli avresti urlato contro ogni volta che tornando a casa avresti notato le mie lacrime.."
Altro sospiro...i ricordi raffiorano...non era solo un padre era molto di più..era la persona che non le aveva mai detto "Ci sono passato anche io, tranquilla sono solo i dolori dell'adolescenza" come faceva sua madre anche se in buona fede ,lui era la persona che la lasciava parlare per ore cercando di comprendere il suo momentaneo dolore perchè,un giorno le disse "Kagome potremmo avere esperienze simili ma ognuno di noi ne soffre in maniera differente.Non ti portò dire che ti capisco..ma posso provare a farlo."
Era la persona che la seguiva silenziosamente passo passo ovunque lei andasse e quando non poteva ,appena rientrava in casa l'accoglieva con un sorriso ed un abbraccio sussurrandole sempre la stessa cosa "Piccola mia  ben tornata! Questa casa senza te non ha la stessa luce" e prendendola per mano la portava sempre davanti a quel pianoforte a suonare  la stessa canzone..
Ed ora lì da sola davanti a quel piccolo foglio ingiallito e a quei tasti le veniva da piangere..era l'anniversario della sua morte e tutta la casa era muta, tutti erano andati ad onorare la sua tomba ma lei no,non voleva ricordarlo attraverso una lastra di marmo..lei voleva vivere la sua impalpabile presenza nel suo studio..fra le sue cose..con quella melodia così triste e così vera che aveva scritto e le aveva insegnato..
Un tasto spinto con la mano leggermente tremante..poi un altro.. e nel silenzio surreale che aleggiava per tutta la struttura del tempio Higurashi iniziò a cantare..

Con un balzo agile uscì dal pozzo e annusò l'aria per torvare una traccia di lei,di fatti era giunto il tempo che tornasse nella sua epoca per aiutarlo con la ricerca dei frammenti.
Annusò meglio e trovò la sua dolce scia quindi senza pensarci due volte balzò fino alla finestra della sua camera ma lei non c'era..
*E adesso dove sarà fin..."
Le sue orecchie canine captarono un flebile suono...come...un canto..
*Deve essere lei..ma che sta facendo?*


La melodia riecheggiava in quella stanza..ma ancora non trovara la forza di far uscire del tutto la voce..ricominciò l'accordo per tre volte prima che la voce le uscisse da sola...
(Tiziano Ferro La fine -è per rispettare il copyright- ovviamente l'ho modificata per la ff  ^^)

"Ti racconto un pò di tuo padre,
e lascio stare ogni fatica
Che io vinca o che io perda
è sempre stata la stessa vita


La voce della ragazza che piano piano le era entrata nel cuore si faceva sempre più vicina fino a quando non arrivò davanti ad una porta socchiusa..la scostò un pò di più senza far rumore e la vide..tremante..a suonare uno strano aggeggio e ad intonare una melodia che lui non aveva mai udito per giunta scritta , da quel che era riuscito a capire, dal padre della ragazza che non aveva mai visto nè tantomento sentito parlare da Kagome..


"E non importa quanta gente ho visto, quanta ne ho conosciuta
Questa vita ha conquistato me e io l'ho conquistata
'Questa vita' te lo dico all'orecchio 'figlia mia va vissuta,
Questa vita non guarda in faccia
e in faccia al massimo sputa"
Io mi  son sempre pulito e basta con la manica della mia giacca
E quando qualcuno ti schiaccia
devi essere il primo che attacca.
Non ce l'ho mai fatta, ho sempre incassato,
E sempre arrabbiato, fino a perdere il fiato"

Non seppe spiegarne il motivo ma il suo cuore di mezzo demone perdeva un battito ad ogni strofa di quella canzone..perchè gli ricordava che anche lui l'aveva sempre pensata così..quelle parole erano così reali che gli facevano male come un pugno nello stomaco..


"Arriverà la fine, ma non sarà la fine
E come ogni volta ad aspettare e fare mille file
Con il tuo numero in mano
e su di te un primo piano
Come un bel film che purtroppo non guarderà nessuno"

Quanto le faceva male e quanto la rendeva felice cantarla nuovamente dopo anni..la canzone che l'aveva sempre legata a lui, quella canzone che non conosceva nessuno della sua famiglia se non suo padre e lei..quella scritta per lei e lei sola..simbolo del profondo amore che le dimostrava da ogni sguardo,testimone della sofferenza di un uomo che ha dato il cuore in mano a molta gente ricevendone solo calci..un racconto che ha mille sfaccettature che convergono in un solo punto: la nascita della sua bambina.
 
"Io non lo so chi sono e mi spaventa scoprirlo,
Guardo il mio volto allo specchio
ma non saprei disegnarlo
Come ti parlo, parlo da sempre della mia stessa vita,
Solo per te lo faccio ma raccontarlo è una gran fatica.."

Una scia umida e salata solcò il viso sempre burbero di Inuyasha..si sentiva inappropriato lì ma anche stranamente a casa..sentiva che quella canzone in qualche modo gli appartenesse e lo capisse come mai nemmeno Kikyo era riuscita a farlo..tutta la sofferenza vissuta in quasi 150 di vita si stavano plasmando nelle parole di un altra persona..questo lo traumatizzava quasi..chi era il padre di quella ragazza così particolare ed unica? Cosa lo ha spinto a raccontare a lei cose che un padre non avrebbe mai detto così ad un figlio? Lo invidiava? Si Inuyasha invidiava questo uomo perchè lui ha fatto un gesto piccolo ma straordinariamente umile che lui non è mai riuscito a fare neanche con la mente visto che ha sempre cercado disperatamente di dimenticare tutto.Invece lui con coraggio ha raccontato  alla pesrona migliore che potesse ascoltare tutto il suo vissuto..la stessa persona a cui lui voleva donare il cuore ma non ci riusciva..

"Vorrei che fosse oggi, in un attimo già domani
Per reiniziare, per stravolgere tutti i miei piani,
Perchè sarà migliore e io sarò migliore
Come un bel film che lascia tutti senza parole.

Non mi sembra vero e non lo è mai sembrato
Facile, dolce perchè amaro come il passato
Solo tu mi hai cambiato
Anche se mi son fatto rubare forse gli anni migliori
Dalle mie paranoie e dai mille errori
Sono strano lo ammetto, e conto più di un difetto
Ma qualcuno lassù ti ha donata a me e mi ha detto:
'Io ti salvo stavolta, come l'ultima volta'. "

 Non seppe mai raccontare a nessuno di suo padre perchè non riusciva ad esprimere a parole quello che ha sempre rappresentato.Non si tratta solo di amore fra un padre ed una figlia ma qualcosa di più..era ed è ancora oggi nonostante la sua scomparsa una devozione ed una fiducia reciproca  rara...Il suo pensiero volò come una piuma ad una persona che invece non riesce a dargliene.Quel cocciuto mezzo demone...come vorrebbe condividere con lui tutto questo..perchè se lei era stata la salvezza per suo padre ,il mezzo demone lo era stato per quella ragazza..

"Quante ne vorrei fare ma poi rimango fermo,
Ti guardo negli occhi e già è arrivato un altro inverno,
Non cambio mai su questo mai, io vivo solo per te sempre,
Se ti ho deluso chieder scusa non servirà a niente. "

Quante volte ha cercato di dirle quanto le voleva bene?Troppe da poter contare con le dita..ma c'era sempre la paura a bloccarlo..si, paura, non orgoglio ma una tremenda paura di essere vulnerabile..solo questo, perchè sapeva di essere corrisposto e sarebbe stato impossibile un due di picche. Un moto di frustrazione lo percosse! Come poteva dubitare di lei dopo che gli aveva dimostrato la sua fedeltà in tutti i modi? Quanto altro doveva farla soffrire prima di essere sicuro che non se ne sarebbe andata nemmeno se l'avesse rivisto stretto a Kikyo altre 100 volte? Quanto era ingiusto lui...lo sapeva...si era e si sta tutt'ora comportando come un bastardo approfittatore anche se in realtà non lo era...

"Vorrei che fosse oggi, in un attimo già domani
Per reiniziare, per stravolgere tutti i miei piani,
Perchè sarai migliore ed io  sarò migliore
Come un bel film che lascia tutti senza parole.."

Tutto quel che ha vissuto e sta vivendo non è sembrato mai così forte..ogni dolore,ogni gioia..ogni cosa solo grazie all'insegnamento dell'uomo più importante della sua vita era così chiara...non poteva essere più brutale come verità ma proprio per questo si poteva definire vita. Kikyo..Inuyasha..Lei...per quanto sarebbe durata?Per quanto anche lei si sarebbe asciugata con la manica della giacca senza reagire?Era giunto il tempo di riprendersi gli anni persi a causa della sua immobilità..se era lui che voleva doveva lottare fino in fondo e prenderselo come suo padre fece con la vita prima di morire


"Vorrei che fosse oggi, in un attimo già domani
Per reiniziare, per stravolgere tutti i miei piani,
Perchè sarai migliore e io sarò migliore
Come un bel film che lascia tutti senza parole

...In un attimo già domani
Per reiniziare, per stravolgere tutti i miei piani,
Perchè sarai migliore ed io sarò migliore
Solo per te Kagome lascerò tutti senza parole.."

Le mani si scostarono dai tasti con lentezza..era l'ora di salutarlo e rimandare quell'intimo
 ri-incontro al prossimo anno ma come ogni volta che finiva quel loro tacito dialogo Kagome sarebbe uscita da quella stanza con una forza rinnovata,,questo in fin dei conti è la più dolce eredità che un padre portà mai lasciare ad una figlia..
Si girò con il capo incontrando gli occhi di un Inuyasha stravolto..aveva scoltato tutto? Porbabilmente si...con un sospiro richiuse la protezione per i tasti e risistemò il telo come lo aveva sempre trovato..si alzò dallo sgabello e si diresse verso di lui..
Senza dire una parola ma guardandolo dritto negli occhi lo prese per mano allontanandolo da quella stanza e richiudendo la prota dietro di loro..
"Kagome...io.."
"Shh...non ora Inuyasha...adesso devi solo stringermi la mano come sto facendo io con la tua e dopo..qualsiasi cosa succeda..dopo Inuyasha io voglio parlarti di me.. voglio parlarti di te stesso..voglio raccontarti un pò della nostra vita.."
E con un sorriso la mora rafforzò la stretta corrisposta da un mezzo demone felice e mentre si incamminarono verso il pozzo in quella stanza si materializzò l'immagine di una bambina felice imbraccio ad il suo papà...e l'ultima nota suonò come in un film che lascia tutti senza parole..





  
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